Sottacqua tutto è ovattato e rallentato. I suoni assumono una consistenza gelatinosa, i movimenti sono più armoniosi. Materia nella materia, vita nella vita. Un grembo primordiale e assoluto. Così è oggi. Pensiero rarefatto, pace assoluta e religioso stato di benessere. Pollice sulla leva del trigger e ultimo dente, 32x34. Terza salita. Wikipedia sostiene apertamente che le endorfine rilasciate dal nostro organismo in occasione di intense attività fisiche hanno proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina e dell'oppio, ma con portata anche più ampia di queste ultime. A questo punto capisco tutto. Il mio entusiastico desiderio non ha tenuto conto della mia forma fisica. E ora sono a piedi che cammino spingendo la bici su una francescana strada forestale delle foreste casentinesi. Il sole è di un nitidezza primaverile sconcertante. L'aria è frizzante. Il silenzio assoluto interrotto solo dalla cascata di acqua. Suono che nella mia testa pare prolungarsi in un pezzo degli Emerson, Lake & Palmer ascoltato ripetutamente all'alba durante la colazione. 1850 metri di dislivello in ascesa. E altrettanti negativi. Ora però devo arrivare in vetta all'ultima salita. Lo sforzo è blando ma continuo. Sorrido. Sono fuori di testa. E di nuovo sorrido. Si, sorrido dalla fatica. Dalla gioia di essermi svuotato. I quadricipiti sono indolenziti. La testa è leggera e penso di non dovermi fermare se non voglio cadere esausto e passare la notte sul posto. Non credo di aver più un oggettiva identità fisica ma essere anche io parte di questa montagna come le sue rocce, il suo muschio, i suoi alberi. La pendenza aumenta. Ultimo rettilineo. La pace mi pervade e la fatica è sparita. Il raggi di sole bassi del pomeriggio mi attraversano e mi riempiono di nuova energia. Sono arrivato, ultimo, spingendo per buona parte, ma per me è stata la fuga solitaria più bella della mia triste carriera ciclistica. Grazie endorfine. Vi devo una vittoria.
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5 commenti:
Bellissimo! P.S. Poi ci ha pensato Pietro ad abbatterti le endorfine...
in realtà le conseguenze di quella salita le hai viste benissimo, visto che la serata l'ho passata con te di fronte ad una birra...
Si e ho visto come Pietro faceva di te quello che voleva!
come consuetudine del buon Tarry ci sono delle bellissime foto!
ho smesso di scattare foto a metà giro perchè risparmiavo ogni granello di energia...
Non sono più quello di una volta :-)
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