Calciopoli : per non dimenticare

Era maggio , Basso stravinceva il Giro e già c'erano le prime avvisaglie dello scandolo che si sarebbero abbattuto sul mondo dell'italica pedata.
Poi venne giugno: fra un ct colluso, un capitano che difendeva in conferenza stampa il sistema moggi , un portiere con il vizzietto delle scommesse la Patria si disperava e si indignava, i politici si stracciavano le vesti, i pennivendoli vomitavano veleno.
Siamo alla fine d'ottobre nonostante le miti giornate di sole ce lo dimenticano.
La giustizia sportiva ha fatto il suo corso: dopo l'indagine del 'ex pm Borrelli , il procuratore federale Palazzi chiese pene severe in parte confermate dalla sentenza di primo grado e poi mano a mano addolcite fino all'arbitrato di ier l'altro. Morale: a parte laddove l'illecito era talmente grande da non poter esser coperto , è finita a tarallucci&vino, anzi ci fosse un ulteriore di giudizio probabilemnte lo scudetto lo assegnerebbero d'ufficio a metà fra lazio e fiorentina, a risarcimento dei danni.
I sovracitati personaggi , ancora prima di Berlino, sono stati proclamati a gran voce santi subito, l'ex ferroviere fa l'opinionista, e vai col liscio.
C'è invece chi, in uno sport forse un pò più povero ma solo xchè sulle strade non si paga il biglietto d'ingresso, sta ancora portando la sua croce e qui si , si è dimostrata l'assoluta estraneità ai fatti contestati.
Così è, se vi pare..