29 settembre 2008
CENA!!! (Updated)
L'arma segreta
Isaac News 2
Last weekend I took off on a 130km bike race/ride. We didn't have to pay anything, the route wasn't even marked and of the 30 some people who signed up for the ride only 12 showed up.
We left at 6:30 in the morning and I crossed the "finish line" (we ended at a Restaurant) at 19:30. During the 14 hours on the bike I got very lost, lost all my water because my Camelback sprung a leak, got more lost. helped fix more than 4 flat tires, gave all my food to a person I had been riding with because he was on the edge of collapsing from exhaustion, I also gave him my light when I left him with still 40km to ride, and rode the hardest part of the trail with no light pounding down a rocky trail on my fully rigid bike practically breaking my wrists. It was quiet the experience.
Here's a picture of me I took in a more pleasant part of the ride; before getting lost for the second time.
CIAO!!!!!
LOS LOBOS FOR EVER!!!!!
26 settembre 2008
ITALIAN DO IT BETTER
Dopo l'ultimo post lanciato da quello che tutti voi insistete a chiamare Ed, (io so e ve l'ho detto, anzi scritto), penso che ogni prossima uscita dei Lobos ci dovrà vedere impegnati in Vigorose masticate.
In tal senso, Antonio, molti mesi fa fu profetico e noi non lo capimmo...
WEEK-END and beyond..
25 settembre 2008
Trovatemi uno che non sorride!
La riprendo paro paro dal bel post del Lattaio sul suo blog: http://singlespeedissimo.blogspot.com/2008/09/ssit08.html
24 settembre 2008
Sofferenza da rientro
Ahhh... che fatica.
Oggi ho ripreso la bicicletta per la prima volta dopo Piane.
Appena partita già ho caldo. E questo non è un buon segno, quando ho troppo caldo rispetto alla temperatura esterna significa che c'è qualcosa che mi turba. Incontro alle 12.30 circa con Andrea. Lui non ha caldo, cosa che già evidenzia un gap tra di noi.
Si parte, su asfalto, in salita, e all'inizio diciamo che mi sento abbastanza bene, tanto che decido che posso tenere il rapporto duro da singlespeeder incallito nonostante io possieda un cambio.
Purtroppo dura poco. Comincio ad ansimare come un'asmatico (altrochè enfisema Ema!!), non riesco assolutamente a spezzare il fiato e non vi dico le gambe. Tronchetti di marmorino veneziano. La bici sembra pesare una tonnellata! Guardo con invidia quella di Andrea, sottile, essenziale in confronto alla mia, che invece fa strani rumori dovuti alle torture subite per mano di Spiedo domenica mattina. Quando le ho tolto le fascette ho sentito chiaramente un sospiro di sollievo. Povera stella.
Devo cambiare rapporto per non rischiare di sputare un polmone sulla strada. E a quel punto... incredibile!! Faccio ancora più fatica!!! Mi viene da piangere.
Naturalmente Andrea pedala davanti a me manco fosse in pianura e soprattutto ride ai miei lamenti strazianti, non suda e rimane vestito. Ad un certo punto mi semina. Io trasudo gnocco fritto.
Maledetto gnocco fritto, birre, freddo, birre, fatica, birre. Devo allenarmi di più, tre giorni per recuperare mi sembrano veramente troppi. Lunedì avevo persino la febbre. Devo bere con più metodo. Credo che seguirò anch'io il metodo omeopatico suggerito da Ema.
Comunque, finita la salita ringrazio tutte le divinità dell'Olimpo e mi lancio nella discesa. Abbasso anche la sella per rilassarmi di più. Santa biammortizzata.
Però... mentre scivolo giù per il sentiero tra curve, sassi e scalinetti c'è qualcosa che mi disturba... mi diverto ma c'è qualcosa... un rumore... La catena sbatte, il deragliatore si muove, fa un casino insopportabile!!!
Arrivo in pianura e continuo a pedalare un 32x20 come se non ne avessi altri.
Credo di essere malata.
Sono pronta per una singlespeeed...
I've a couple of statements for you all..
It is only five kilos, and next year I MUST WIN!!!!!! Maintain the Erection
SCIENTIFIC PAPER
International Journal of Unreliable and Irreproducible Results
*Masseroni Massimiliano
*Bullshit University, Cayman Islands
FOLLETTI
“Bisogna mettere giù le regole in modo chiaro, ad esempio la bici che arriva al traguardo anche senza il suo naturale ciclopedalatore va considerata in gara”, questo ho sentito e devo dire che mi pare giusto anzi giustissimo. Ci sono dei nobilissimi precedenti che giustificano questa filosofia di fondo.
Lo Zio suggeriva questa regola, che io appoggio: in questo caso, trattandosi di Pixies la precendeza va data al mezzo, non a caso alcuni hanno offerto il loro mezzo altri neanche morti lo avrebbero ceduto.
Ma concentriamoci sull’evento.
Lo dico in modo semplice e lineare, un gruppo di adulti in gran parte over 30 (CatWoman a parte) sottraggono le biciclette dei loro figli, nipoti, fratelli/sorelle e si sfidano in una serie ripetuta di discese ad eliminazione. Vince chi arriva primo, tutti gli altri sono secondi.
Ma questo non basta perché il fenomeno regressivo si compia servono vari ingredienti.
Il luogo deve essere in quota, meglio se sopra i 1000m sul livello del mare. Ovviamente si spera che le condizioni climatiche siano favorevoli. In questo caso non lo sono state, visto che non ci sono state tormente di neve, né fenomeni sismici di una certa rilevanza né discesa dal profondo del bosco di lupi o altri mammiferi feroci.
Faceva solo freddo, temperatura stimata intorno ai 5°C percepita qualche cosa meno, soffiava una fastidiosissima brezzolina.
L’orario. In genere il ciclismo è un’attività diurna, almeno quello en plein air, quindi la gara ha avuto luogo allo scoccar della mezzanotte.
Altro fondamentale requisito medico salutista: dato che faceva freddo, si era di sera e si doveva fare un moderato sforzo fisico la cena è stata abbondante in fritti e proteine e si è protratta fino a pochi minuti prima della gara.
Un capitolo a parte andrebbe aperto sul consumo di bevande alcoliche: no comment. Il segreto sta, mi par di aver capito, nel bere poco ma con straordinaria continuità, si tratta di una tecnica omeopatica, dosi bassissime di alcool che ingannano il corpo e la mente.
I riders sono stati invitati a travestirsi. Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare…navi in fiamme…Orione…Porte di Tannoide…robetta, alle Piane è andato in scena un deliro organizzato. Si potrebbe scomodare Hakim Bey e le sue T.A.Z. ma non lo farò…
Ho visto uomini ormai maturi vestire virili kilt scozzesi…
Ho visto gambe pelose fasciate in minigonne mozzafiato,
Ho visto ghiandole mammarie esuberanti prorompere da tecniche magliette ciclopedalatorie…
Ho visto CatWoman prendere a sportellate uomini vestiti da donne e donne vestite da animale…
Ho visto uomini-uomini in maniche di camicia e occhiali scuri: era notte e faceva freddo, molto freddo…
Ho visto lo Zio dannarsi come pochi ma felice come la prima volta…
Ho visto uomini libellula imprecare come portuali turchi...
Ho visto alieni abbigliati con strani oggetti bianchi appuntiti parlare lingue sconosciute facendosi capire…
Ho visto odalische ed ho pensato, ma siamo sugli appennini a migliai a di km da Bisanzio…ed ho iniziato a capire ma ancora non potevo crederci.
Ho visto Angus Young…e allora ho creduto ho rivisto la luce, quella che brilla negli occhi acquosi di un bambino quando vede la sua mamma, la luce che illumina l’alba del radioso avvenire, la luce che esplode stancamente nel meriggio estivo, ho visto la luce di Capo Nord fredda e tagliente come una katana, ho visto la luce michelangiolesca della campagna senee, ho visto la luce di Cartier-Bresson e pure quella di Ansel Adams, e poi quella dell’arcobaleno che improvvisamente si dissolve dopo il diluvio, e poi la luce del deserto dei Gobi, accecante, bollente dal sapore di sabbia, e pure quella di saturno, che non è una luce, ma un suono basso di frequenze quasi invisibili e poi non ho visto più niente, un tramortente senso di quieta beatitudine mi ha colto rapido e ferino.
L’ultima immagine è quella dello Zio che ride come un pargolo…poi più nulla.
23 settembre 2008
NOBILI LIVREE
Visto che fino a prova contraria questo è un blog frequentato da cicloamanti vi mostro in anteprima galattica la nuova vita della mia vecchia Legnano.
Restauro in continuità con la tradizione: forse la serie sterzo della Campagnolo poteva essere più adeguata, ma...attendo critiche costruttive dallo Zio, sempre che non sia troppo impegnanto a progettare Pixies in berilio.
La pubblica ostensione avverrà all'Eroica!
Art Director: Spiedo
Paziente Meccanico: Bob
Pubblico Criticone: JD e LukeGPS
A pranzo con ED
DOVEROSO!
L'han detto nei forum, qua mai.
L'han fatto nei forum qua mai.
Andava forse fatto di persona, forse non tutti l'hanno fatto.
Ma non si può non tributare un enorme ringraziamento per la spettacolare accoglienza del Tribool team.... M I T I C I ! ! ! ! !
Per il Tribool Team
Hip Hip...
(chi non posta immediatamente un Hurrà peste lo colga)
A message for Us!
Sapevo cosa aspettarmi, settimane di lavoro ai fianchi da parte di Andrea e Mario avevano già disegnato nella mia mente un'idea chiara di quello che avrei trovato: l'atmosfera, la gente, la filosofia. Quello che non sapevo era come avrei reagito io, come mi sarei sentita tra persone che nella maggior parte dei casi conoscevo solo di nome.
Sono felice di avervi conosciuto e felice che l'equipaggio del mostro verde mi abbia convinto a seguirli e iscritto a tradimento, facendomi un bellissimo regalo.
Ilaria
(per voi per sempre Permaflex Tiger!!!)
22 settembre 2008
UMANO TROPPO UMANO
Ma allora pure Ed ha faticato come una bestia su quello strappo...
...è un po' come la cadura del Muro di Berlino, si apre una nuova era: più fatica per tutti.
Braccino!
LIMITI
Ieri eravamo tutti fuori, ma forse la tabella non contempla l'abbinamento alcool e crudo di Langhirano.
Secondo me il tasso alcolemico si abbatte in modo esponenziale con il numero di fette (certo va incluso pure lo spessore) consumate per unità di tempo.
Io personalmente con una media sto già al limite, fortunatamente guidava Spiedo, e poi il nostro mezzo di locomozione nonostante l'apparenza, viene (dalle forze dell'ordine) equiparato ad una singlespeed guidada da Carletto: che per Regio decreto non ha limiti!
19 settembre 2008
PER I PIGRI CURIOSI
...però i Caraibi sono un altro Mondo...
La situazione meteo a Piane di Lama Mocogno mi pare discreta. Sono previste pioggerelline per oggi, ma sabato e domenica il sole dovrebbe arridere ai ciclisti.
Temperature, poteva andare meglio, ma forse pure peggio: sabato 19°C e domenica 16,4°C. Ho aggregato la minima e la massima facendo la loro somma algebrica (metodologia tremontesca, manipolazione del numero per non rendere troppo infelice il popolo): tocca portarsi vestiti idonei e lasciare le infradito a casa.
Per sabato notte è previsto cielo sereno e minima intorno ai 4/5°C. Quindi pochi selezionati ciclopedalatori, tra cui lo scrivente, festeggeranno al coperto in compagnia dello sposo e della SPOSA il lieto evento, ballando e bevendo. Per gli altri consiglio mutandoni di flanella à la Superpippo e sleeping bag performante: rammento che il consumo di alcool invece che "scaldare" produce un più rapido abbassamento della temperatura corporera e se consumato in dose eccessive non è alleato di Venere. Consiglio quindi, in tenda, tisane calmanti: melissa, verbena...noi al coperto si può pure esagerare, tanto paga il padre dello sposo :-)
PALLE OVALI
Scopro oggi la notizia: l'Italia si è candidata per organizzare la Coppa del Mondo di Rugby nel 2015 o nel 2019.
Speriamo che jela faccia.
Per ora non ci resta che attendere l'inizio del Sei Nazioni.
17 settembre 2008
POESIA
Non so come mai ma la condizione atletica titubante porta a galla, dai recessi più nascosti della mia mente questa poesia:
Il sogno segreto
dei corvi di Orvieto
è di mettere a morte
i corvi di Orte
(Toti Scialoja)
Sento che sto slittando in un altro spazio tempo, forse incontrerò una qualche particella supersimmetrica, forse speriamo che abbia fattezze umane di genere femminile, altrimenti gracchierò il mio disappunto.
Have a dream
Prima lo schiudersi di Titanici Universi, poi la Dolente Rimermbranza del 1997 che per limiti anagrafici ho solo potuto seguire dal punto di vista culturale ed ora, l'ultimo degli affondi dello Zio: il post del Buon giorno.
Ho fatto un sogno questa notte.
Mi trovavo sulle montagne liguri quelle che delimitano il confine con la Francia.
Zaino in spalla ad arrancare verso una meta sconosciuta.
Guadagno un crinale sottile ed esposto a nord da lontano vedo avanzare, lungo il crinale scosceso e sassoso, un punto scuro.
Mi turbo, un turbamento cieco. Aspetto, poso lo zaino a terra, lo apro e prendo la borraccia: bevo avidamente.
Il punto nero si è fatto più grande e definito. Si tratta di una persona in bicicletta.
Lo seguo nelle sue evoluzioni. Il crinale digrada verso il punto dove sono io in modo abbastanza dolce, ma è molto sassoso.
Aspetto, poso la borraccia e prendo la piccozza, è un gesto insensato ma lo devo fare, sento un demone, si sta impadronendo della mia volontà.
Ormai posso vedere il ciclista, di taglia media, scruto meglio il viso, ma è coperto da una vistosa montatura adatta alla protezione degli occhi, che impedisce di capire dove guarda...io guardo lui negli occhi.
Mi raggiunge. Si ferma, mi saluta e si toglie gli occhiali, stringo la piccozza come fosse l'ultimo atto fisico che mi separa dalla caduta nell'Ade.
Senza occhiali capisco che ci conosciamo.
L'ho incontrato...ma dove?
Gli chiedo il nome, i suoi occhi mi guardano in modo interrogativo, aspettta qualche secondo e poi si manifesta il potere numinoso della parola: Tarantola.
Il suono articolato viaggia saettante nella mia corteccia cerebrale. Sono impietrito. La mano sinistra, quella della piccozza, ha un fremito inconsuto, forse lui non l'ha notato ma io si.
Sto in silenzio per alcuni secondi, il suo sguardo si fa senpre più perplesso.
Mi sento parlare, una Voce che non ho mai ascoltato, non è la mia: "me la devi dare!"
Tarantola abbozza un sorriso di circostanza, e si rimette gli occhiali.
La Voce riprende incurante: " me la devi dare, hai capito fottuto bastardo"
Lui scuote la testa, io ho completamente perso il controllo.
Sento la mano che si stringe sul manico metallico della piccozza, e poi la vedo sollevarsi sempre lei la Voce: "me la devi dare fottuto bastardo".
Un attimo di silenzio sul crinale si sente solo il sibilo granuloso del vento che batte violento la parete risalendo dalla valle.
Ormai Tarantola è risalito sulla bicicletta ha iniziato ha pedalare con vigore nella direzione da cui lo avevo visto arrivare.
Sono in trance. Non mi accorgo che ormai si è allontanato da me di parecchi metri.
Sento una voce, mi desto come dograto, non è più la Voce, si tratta di suoni che non conosco ma che comprendo; "ma che cazzo ti devo dare stronzo". Il Tarantola mi urla parole che fatico a decifrare e che il vento inghiotte all'istante.
Passano alcuni minuti lui ormai ha guadagnato la parte più sommitale del crinale lo vedo spingere sui pedali con scioltezza, ormai è solo un punto nero.
Mi scuoto dal mio torpore, la stretta della mano si allenta, la piccozza si libera dalla morsa e precipita...
Guardo il punto in lontananza ed inizio a piangere come un bambino, i singulti mi squassano il corpo, trovo la forza di rialzarmi ed urlare: "l'agenda fottuto bastardo l'agenda me la devi dareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee....hai capito, me la devi dareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee"
16 settembre 2008
Cerdopalooza Race Report
Boy do I ever miss the Los Lobos! You fellows don't know how unique you are as a group till you see the straight edge racing clubs that exist out here, only one word can be used to describe them, "BORING!" If you like talking about heart rates and power out puts then they are the clubs for you, but you'll never see any of them poring wine down a scuba mask.
Sorry I couldn't write this in Italiano but to end it of I'd like to say, SUBBAQUI, BELLA GAMBA, MAINTAIN THE ERECTION!!
CIAO LOS LOBOS!!
isaac"
15 settembre 2008
SPONSOR
Ieri ho visto la premiazione del MotoGp.
Sul podio è salito Lorenzo con in bocca il solito lecca lecca.
Ho sempre pensato che il ragazzetto fosse, nella circostanza, solo maleducato.
Poi oggi scopro che una fabbrica di lecca lecca lo sponsorizza.
Allora mi sono domandato e se il prossimo anno la famiglia Angelini (farmaceutici) volesse sponsorizzare la mitica Uniplus (supposta che ogni over 30 ha sicuramente conosciuto) che farà Lorenzo.
Già mi par di vederlo salire le scale del podio con lecca lecca in bocca e suppostone brandizzato in carbonio su per il c...
E magari nella fretta potrebbe pure accadere che il ragazzetto inverta gli sponsor e...va beh lasciamo perdere...
Potenza del denaro e avidità misera dell'umano!
FIACCHEZZE
Tenda? Ma de chèèèèèèèè. La mia condizione psico-fisica consiglierebbe weekend presso un centro elioterapico per ottuagenari. Valutati e benevolmente accettati i miei attuali limiti questa è la scelta (in regime di quasi monopolio, non avevo scelta).
E poi ci sono i Treppi per giocare al giuoco della Ruzzola!!!
...e udite udite sabato sera c'è un matrimonio con relativa orchestra, basta imbucarsi e si avrà l'accesso ad ogni ben di dio. A buon intenditor poche parole.
Nell'edificio principale potrete trovare 24 camere (con bagno), un' ampio bar, la sala ristorante che vi consentirà di gustare i saporiti piatti tradizionali emiliani e ogni possibile variante di pasta fatta in casa. La mattina vi attende un buffet della prima colazione energetico e salutare, con prodotti freschi e genuini. Un self-service e un salone per cerimonie, con annessa una veranda adibita a sala da ballo.
Il nostro complesso alberghiero (situato nel centro), è composto da una dependance immersa nel verde, con 22 camere, e a disposizione dei clienti un'ampia sala con al centro un camino dove è possibile rallegrarsi nelle fredde giornate invernali .
A lato dell'albergo è a disposizione un piccolo parco nel quale è possibile riposare all'ombra dei pini o abbronzarsi sotto al caldo sole di montagna.
Per i più sportivi è possibile fare una partita a tennis, a basket o a bocce.
Per gli amanti della natura ci sono numerose escursioni, seguendo i sentieri segnalati in mezzo ai boschi, ripercorrendo la storica via Vandelli o risalendo il monte Cantiere fino alla croce da dove si osserva un panorama stupendo e magari si possono incontrare animali selvatici come cervi, caprioli, lepri e scoiattoli.
A pochi chilometri é possibile trovare pista per gocart, treppi per il gioco della ruzzola, piscina, lago per pesca sportiva, maneggio e campi da calcio.
12 settembre 2008
Sono tentato...
teorie supersimmetriche
Secondo alcune teorie, dette supersimmetriche, per ogni particella esiste un partner supersimmetrico. In particolare per un fermione il partner supersimmetico è un bosone e viceversa. Esempi di queste particelle sono il fotino, il neutralino, il gravitino, oppure il selettrone, lo smuone, lo sneutrino e via dicendo. Tuttavia tali particelle sono solo speculazioni teoriche ed attualmente non esistono riscontri sperimentali.
Ora proporrei di aggiungere al nome Lobos di ognuno di noi, peraltro di sicuro effetto scenico, il nome di una particella a scelta cosicchè si possa trovarne il relativo partner supersimmetrico..
Abbiamo tutti bisogno di un partner supersimmetrico!
Io bramo un Bosone di Higgs sul comodino per farmi luce la sera..
11 settembre 2008
OGNI FRITTELLA VA BILANCIATA
Vedo che Spiedo ha preso al volo il mio suggerimento con un approccio di qualità
Al momento non so rispondere al quesito posto, ma mi preoccupo di ribilanciare il computo dei contenuti del blog con argomenti altrettanto ludici, ma meno perigliosi
Sotto vedete un nuovo piccolo produttore US con interessanti dettagli stilistici, andate su
http://www.blackcatbicycles.com/
E che frittella sia!
Zio ha chiesto una regressione allo stato primitivo del contenuto del post...... e io eseguo!
TEST
Il post di Ghido con le relative domande dello Zio e di Limoncino mi hanno spinto a segnalarvi che in commercio esistono degli oggettini che rispondono in modo "abbastanza" attendibile alla domanda: se mi ferma la polizia mi arresta?
L'unico limite è dato dal limite intrinseco dei test autosomministrati: tocca ricordarsi di somministrarselo dopo il bagordo. Ma dopo il bagordo spesso la memoria mostra dei vistosi buchi.
A voi la soluzine migliore. Se avete amici astemi invitarli a bere con voi può essere un bel gesto salutare.
Il fatto che io abbia il test contenuto nella sua integra confezione, da più anni, ed essendo io non astemio, tutto ciò rende quello che ho scritto sopra decisamente risibile.
10 settembre 2008
LIMONCINO NEWS
Il fine settimana scorso Angelo è stato a casa ed ha prodotto
Notevole come al solito
http://angelo24h.blogspot.com/
71 Classe di ferro!
SSIT 2008 -11
Gente non manca più molto e dato che ho visto che le serate utili sono veramente poche facciamo assieme mente locale sui mezzi da preparare?
09 settembre 2008
Il mio primo triathlon
Premessa
Come vi avevo preannunciato (anche per cercare di coinvolgervi, ma siete dei lavativi) domenica ho fatto il mio primo, e per ora unico, triathlon. Era un po’ che l’idea mi mulinava per la testa e mi sembrava la logica conclusione di un mio percorso sportivo che va dai lontani esordi nell’atletica leggera fino alla recente pratica ciclistica, passando per una parentesi da bagnino che mi ha lasciato una discreta passione per il nuoto. Già l’anno scorso pensavo di provare il triathlon di Cremona ma la distorsione della caviglia che mi sono procurato a primavera 2007 mi ha impedito di correre per molto tempo e la cosa è saltata. Quest’anno un po’ per disattenzione, un po’ per svogliatezza (badate non mi permetterei mai di dire per mancanza di tempo…) il proposito stava ancora scivolando via, fino a quando il clima olimpico non ha risvegliato in me la voglia di “impresa”.
Preparazione
Stavo uscendo abbastanza regolarmente in bici, ma pochissimo a correre e quasi nulla a nuotare, ma verso i primi di agosto, una volta deciso di partecipare al triathlon “sprint” di Cremona del 7 settembre ho iniziato una preparazione un po’ più mirata, ovvero ho cominciato ad andare a nuotare ed a correre. La bici è passata un po’ in secondo piano, perché nell’economia di gara (750m nuoto, 20km bici e 5 km corsa) mi sembrava la meno importante, soprattutto considerando che il percorso darebbe stato pianeggiante e le scie consentite. Tuttavia un paio di uscite settimanali sono rimaste.
Abbigliamento
Il triathlon è disciplina a sé, è un più della sommatoria delle tre specialità perché ci sono diversi aspetti da considerare, non ultimo l’abbigliamento che deve essere il più essenziale e pratico possibile dal momento che il tempo di cambio fa parte della gara stessa. La mia omofobia (e la quantità di peli che non volevo rimuovere) mi ha fatto scartare immediatamente l’opzione body specifico. Ho allora adottato un costume da bagno (tipo pantaloncini da ciclista) su cui mettere una mutanda con fondello al momento della bici (da togliere prima della corsa) ed una maglietta bici smanicata da indossare dopo il nuoto e da tenere fino alla fine. La soluzione non è essenziale come quella del body specifico e comporta la perdita di circa un minuto nei cambi, ma il mio target era la sopravvivenza ed a tal fine il minuto irrilevante.
The Day
Il giorno della gara si preannunciava da subito molto lungo, dal momento che era necessario registrarsi entro le 10 e che la prima batteria sarebbe partita alle 12. Considerando che alla registrazione ho scoperto che sarei stato nella settima batteria la partenza non avrebbe potuto essere prima delle 14 (forse non vi ho spiegato che la frazione di nuoto sarebbe stata percorsa in piscina che ovviamente non consente la partenza simultanea di più di 6 concorrenti per corsia per 8 corsie = 48). Fatta la registrazione si trattava di affrontare una delle cose più temibili per un distratto cronico come me: l’allestimento della zona cambio in parco chiuso. Questa è veramente un’emozione specie all’esordio perché bisogna allestire il proprio spazietto cambio con tutto il necessario per la gara (bici ed abbigliamento compresi), possibilmente senza troppo scassare gli zebedei ai vicini. Giuro che ho controllato almeno dieci o quindici volte di non aver dimenticato nulla, comunque appena uscito ho scoperto di aver lasciato la borraccia sulla bici vuota. Fortunatamente prima della chiusura del parco chiuso sono riuscito a rimediare. Altra procedura complessa (per me) l’apposizione del numero gara sulla cute: uno sulla faccia laterale dello stinco ed uno sulla spalla opposta. Tiro un sospiro di sollievo quando scopro che non si tratta di numero adesivo, ma di un marchio che una solerte signorina riesce ad apporre a pennarello tra i miei peli che così si salvano.
PS le vestigia del numero sono ancora sulla mia cute e mi fanno tuttora sentire un atleta vero. Purtroppo le convenzioni sociali vogliono che ogni tanto ci si deva lavare.
Alle 12 parte la prima batteria riservata alle donne: porcaccia se vanno! Meno di 50’’ a vasca… anche 45… tanto che dopo 10 minuti già cambiano e saltano in bici. Dopo poco più di mezz’ora rientrano dalla bici ed un’ora e 2 minuti la prima finisce: notevole!
Nel frattempo partono anche gli uomini più forti: 35’’ a vasca! meno di mezz’ora di bici (40km/h!) e meno di 15 minuti a piedi (3’ al km!!). 54’ in totale: disumano!!!
La gara
Alla fine arrivano le 14 e quindi il mio turno: le pulsazioni cominciano ad aumentare (già da un’ora prima). Ci mettono in 6 per corsia e prima di partire si dichiarano i tempi nel nuoto per stabilire una griglia di partenza . Io da buon esordiente non ho un tempo e partirò quarto dei sei dal momento che due si dichiarano pessimi nuotatori. So che devo combattere contro la mia natura che mi porta a partire costantemente al 110% delle mie possibilità, quindi penso che sia inizialmente saggio rimanere dove pattuito con i colleghi di corsia. Un paio di ciuffolotti! Le prime quattro vasche sono una bolgia: gente che ti prende contro i piedi e ti affonda ad ogni bracciata, per non parlare delle virate… e poi sto nuotando decisamente troppo sotto il mio ritmo e il secondo ed il terzo stanno lasciando scappare il primo…. E’ il momento delle decisioni irrevocabili! Alla quinta vasca parto a tutta e mi porto sui piedi del primo, mi serviranno due o tre vasche per recuperare lo sforzo, ma poi arrivo fino alla fine seguendo la scia del primo ed esco dalla vasca in meno di 15 minuti, secondo della mia corsia e nel gruppo dei primi della mia batteria: OTTIMO. La corsetta fino alla zona cambio (200m circa) è un po’ disorientante per il repentino cambio di ambiente, ma ci si adatta presto. Le scelte fatte e l’inesperienza nel cambio mi fanno perdere il gruppo dei primi (della mia batteria di pipponi, ricordo e sottolineo) e parto per la frazione di ciclismo praticamente da solo. Il passaggio nuoto-bici è comunque abbastanza privo di problemi e ci si trova da subito a pedalare abbastanza bene, inoltre non forzo perché ho visto due o tre a pochi secondi da me che spero mi aiuteranno tornare sui primi. Dopo un paio di km infatti mi riprendono, e propongo di andare a prendere il gruppo davanti. Udite Udite! contravvenendo ai miei principi di parassita succhiaruote comincio pure a tirare io, ma ho l’impressione che questi non capiscano nulla di bici perché non ci si danno cambi regolari ed il gruppo davanti si allontana inesorabilmente. Solo alla fine del primo giro da 10 km in cui spendo moltissimo capisco che i miei compagni di gruppo sono più parassiti di me e mirano a spendere il meno possibile. MA ALLORA DITELO! MA PORCA DI QUELLA SIGNORINA DI FACILISSIMI COSTUMI! Mi adatto e faccio l’inizio del secondo giro bello coperto e risparmioso fino a quando arrivano due o tre molto veloci e collaborativi da dietro che fanno aumentare l’andatura di brutto (non ho mai il computer sulla bici, ma arrivo a mettere il 53x14). L’unico inconveniente da qua alla fine della bici è che a circa 2 km dalla fine un pirlone che ho davanti mi fa il buco e devo sprintare per non perdere il gruppo (ma allora qualcuno che non ne sa di bici c’era davvero…). Finisco la frazione di bici sospettando di avere speso troppo per la resa ottenuta e appena parto per la corsa mi accorgo di avere tragicamente ragione: ho le gambe in condizioni pessime e la frazione di corsa su cui ero ottimista si rivela una sofferenza, tanto che più di una volta ho pensato di camminare. Lo sforzo della bici mi è costato qualche minuto, ma alla fine arrivo comunque in 1h23’12’’
Conclusioni
Sento fatica (ancora oggi) un po’ in tutti i muscoli del mio peloso corpo e questo mi conferma che il triathlon è veramente completo come sport. Proprio questo però lo rende molto, ma molto affascinante, tanto che penso che mi ci dedicherò un po’ di più, anche se non so ancora in che termini e con quale livello di impegno.
08 settembre 2008
VENTENNALE
Scrivendo il post precedente mi è sovvenuto che quest'anno ricorre il ventennale della tragica morte di Andrea Pazienza.
Per chi non lo conosce consiglio di leggere tutto quello che trovate in giro: da Penthotal a Pompeo passando per Zanardi ed Aficionados. Un gran gegnaccio...
Buone letture di fine estate a tutti i Lobos.
Spiedo's Show
Si approssima il genetliaco di Spiedo e così ho pensato di celebrarlo con alcune delle immagini più significative.
A prima vista potrebbe sembrare che la vacanza sia stata solo un lungo periodo di dormite, prove estreme di galleggiamento e sostanziose mangiate (l'Associazione di Salvaguardia del Muflone Riccio di Milos mi ha diffidato dal pubblicare qualsiasi immagine truculenta relativa a banchetti di carne del pregiato animale) di souvlaki, ma ad uno sguardo più attento non si può che confermare che la vacanza è stata un lungo periodo di dormite, mangiate e prove estreme di galleggiamento.
Sull'ultima attività poi ci sarebbe da aprire un simposio multidisciplinare: Spiedo e Namor due biografie a confronto.
05 settembre 2008
David Byrne - Bike racks in NY
Ma guarda un po' cos'ho trovato:
David Byrne, ve lo ricordate? ... Talking Heads...
Ha tapezzato New York di rastelliere per le bici.
http://it.youtube.com/watch?v=brCk1-AVvRk&eurl=http://www.newyorkesi.com/
http://www.davidbyrne.com/art/bike_racks/index.php
03 settembre 2008
Riunione!
Spiedo (of course)
JD Fuentes
Mario
Bruce
Mud
Anso