La sala d’attesa è quasi vuota: 30 sedie rosse di plastica da poco prezzo attendono silenziose il loro carico di sofferenza. L’unico rumore è dato dal soffio caldo del compressore di un distributore automatico di bevande.
Ora post vespertina: l’ospedale, con i suoi ritmi innaturali, dorme ormai da ore. L’orologio alla parete segna le ore 20,15.
Aspetto il mio turno, mi sono portato un piccolo libro eroico su Luigi Masetti, uno che nel 1893 si faceva Milano Chicago e ritorno sul bicicletto.
Leggo e aspetto: non scorreranno molte pagine.
Mi chiamano per la visita anamnestica e per l’esame obiettivo.
Lui il medico mi riceve gentile. Mi chiede cosa è successo e glielo dico: “sa lo Zio…la mtb…si, le discese, i boschi, e poi le salite…beh diciamo che mi è partita la ruota anteriore…e bum volo e appoggio violento sulla nuda terra!”. Mi guarda perplesso e divertito e mi chiede: “ma dove stava?”…casso penso ma cos’è l’esame di geografia di quarta elementare. Ci penso un attimo e poi dico: Castell’Arquato…ribatte pronto “Ah ma allora è la Val d’Arda”…si bene prossiamo proseguire con le palpazioni.
Sono passati pochissimi minuti è potere dell’ospedale, potere potentissimo, io sono un paziente.
Caduta, con escoriazione, bene la procedura richiede:
- valutazione dei parametri vitali: pressione e varie palpazioni
- ECG
- ECO-CARDIOGRAMMA
- VACCINO ANTITETANICO
- ECO ADDOME COMPLETO
- DENTE DELL’EPISTROFEO
- TORACE RX-EMICOSTATO-COLONNA CERVICALE
In un attimo mi ritrovo sul lettino con l’infermiere che mi fa un prelievo, e mi lascia in vena un catetere. Poi mi fa l’elettrocardiogramma e vengo riconsegnato alla sala d’attesa, che nel frattempo si è popolata.
Mi consegnano anche due fogli molto importanti nei quali mi si rende edotto circa i rischi a cui vado in contro se accetto di fare le immunogobuline. Si perché essendomi escoriato ed essendo venuto a contatto con “terreno contaminato” (così si esprime il medico) devo fare un richiamo antitetanico, che però mi coprirà solo fra 3/4 settimane. E allora ci sono le immunoglobuline, che sono emoderivati: ci sono dei rischi. Deciderò di non correrli. Il medio mi ha comunque informato.
Un signore si lamenta, lo stendono su di una barella, lui dice che ora si alza subito e torna a casa in macchina: nessuno gli crede. Risulterà avere un’alcolemia di 1,84!
Bene attendo fiducioso e piuttosto dolorante. Ora il dolore al costato si fa sentire ma aspetto fiducioso.
Il personale medico ed infermieristico si mostrano professionali ed umani (l’infermiere dopo il prelievo mi regala pure una bottiglia d’acqua).
Aspetto e poi vengo chiamato. Sostanzialmente il medico con il quale ho parlato è il regista che chiede ai vari specialisti dei reparti di fare specifici esami.
Vengo accompagnato da un’infermiera nei vari reparti: prima radiologia. Spettrale, tutto chiuso, un silenzio tombale. Solo la lucina della studio del radiologo sfarfalla fredda e distante.
E poi a cardiologia, lì si sente qualche palpito umano, oltre agli ambulatori ci sono anche le stanze con i degenti. Ci muoviamo con lentezza, mi facco guidare.
Ogni volta che ho fatto un’esame vengo portato alla sala d’attesa e invitato ad aspettare.
Ultimo consulto medico: quello definitivo, diagnosi e prognosi.
La milza c’è e non è spappolata: hurrà!
Il fegato pure sta bene ed è integro: hurrà!
Pancreas, idem come sopra: hurrà!
Reni in sede, nella norma per dimensioni e morfologia senza dilatazioni delle vie escretrici: Hurrà!
Non ci sono versamenti addomminali: triplo hurrà!
E questo è tutto.
Scheletro.
RX cervicale edente epistrofeo: non presentano fratture: hurrà!
RX torace: non lesioni pleuroparenchimanli: hurra!
Ombra cardiovasale nei limiti: hurrà!
RX emicostato: frattura dell’arco anteriore della IX costola sin; sospetta infrazionecomposta anche della VIII: cazzo!
Ero andato benissimo, tutto nella norma, pure l’ematocrito aveva segnato un bel 39,60% (dal che si evince che non mi drogo e sono leggermente anemico), e poi casso, le costole non hanno retto allo schianto.
Storicamente è la prima frattura se si esclude la rottura del menisco sempre del lato sinistro, il mio preferito per dormire.
Il medico mi comunica laconicamente il risultato: poteva andare peggio, lui era preoccupato per la mia milza e per eventulai infezioni. Io solo per le mie costole.
Mi prescrive 6 giorni di antibiotico e di ritornare il giorno seguente dal pneumologo.
Saluto grato per il lavoro fatto, prendo il mio libro e mi incammino verso il parcheggio dell’ospedale: guardo l’orologio che segna le 22,36. L’ospedale dorme e penso perplesso: quest’anno niente Giradur!
03 giugno 2009
CRA(N)K
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12 commenti:
Nooooooooooooooooooooooo....... Momento di doloroso raccoglimento per Ema. Al Giradur ti vogliamo lo stesso, con le bandierine a fare il tifo. Senza di te non è lo stesso!! Coraggio!!
Poteva andare peggio...poteva piovere.
Adesso sei un vero Mountain Biker!
PS 39 di ematocrito? anemico! solo di bistecche ti devi cibare!
PS2 6 gg di antibiotico alla cieca tanto per gradire? Ma che tagli ti sei fatto? I medici sono dei deficenti
PS 3 confessa! non sopportavi l'idea del giraduur senza di me
PS 4 il menisco è cartilagine ergo si frattura non si rompe
Il Giradur senza Ghido è solo una triste pedalata!
PS: e vada per le bistecche di bovino, spinaci, e limatura di ferro con olio e aceto e poco poco limone, che aiuta sempre!
ema
accidenti ema, le costole fanno un male boia, mi ricordo quando ho sbattuto contro un albero e le mie non erano neanche rotte...
molto dolore, molto onore.
in bocca al lupo
E' tutta colpa dello Zio che ci ha condotto per discese impervie!!!
Mrtn
Siamo partiti da Castellì'Arquato, ma poi un salto spaziotemporale ci ha condotto direttamente nella foresta del Borneo!!! Ahia...
Un augurio di pronta guarigioen x ema
Adesso che ha bafnato la terra con il proprio sangue è un vero biker
Dobbiamo assolutamente regalargli uno sgancio rapido per la sella
Circa la jungla è stata una sorpresa anche per me, una vegetazione così rigliosa ad inizio giugno mai vista e tante frane e tanti alberi caduti mai visti
Alla prossima
Mud gli ha regalato un quick seduta stante! Comunque Ema stai su poteva in effetti piovere!
Bravo EMA, queste sono le tipiche ferite di guerra di un vero pedalatore in fuoristrada. Sono necessarie e ci devono essere perchè così ci ricordano quanto è dura la terra e quanto influisca la gravità!
Per gli antibiotici mi unisco a Ghido, sono dei matti e per l'ema-tocrito mi aspettavo qualcosa in più visto che gioca in casa. Un maschio dovrebbe avere almeno un valore di 41, io fossi in te sentirei da Ghido per qualche soluzione più diretta, la limatura di ferro alla lunga appesantisce.
In bocca al lupo e spero di vederti presto in sella.
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