Decoroso, me lo ripeto da quando ho letto le righe scritte da Ema, da giorni questo termine mi gira per la testa, cerco di trovare un raffronto pratico nella realtà, sono un tecnico e ho bisogno di certezze, devo diffondere certezze, devo, devo……….ma mi guardo intorno e non ho certezze.
Mi riferisco al ciclismo che sto vivendo e che ci sta intorno. Da un anno a questa parte mi sono dedicato più assiduamente alla bdc e immancabilmente mi sono spostato come interessi e come compagnie verso altre direzioni; tendenzialmente ho sempre fatto mtb in solitaria, mi piace molto andare in giro da solo, anche se so possa essere pericoloso. Le uscite in solitaria mi rendono molo felice, io solo con il mezzo e la natura, la mia fatica e il mio sudore i miei ritmi, mi rendo conto di essere tendenzialmente un solitario.
Ma torniamo in strada, giorno dopo giorno sento di aprire porte nuove, mi avvicino a stanze che non credevo esistessero, o meglio ne conoscevo l’esistenza ma non avendole mai viste non mi toccavano a fondo. Più frequenti, più ti rendi conto che allora tutte quelle storie, che tutte quelle leggende non erano poi tanto così leggende.
Parlo del doping, ma di quel doping da poveretti, si sono dei poveretti perché in definitiva non sanno quel che fanno o perché lo fanno veramente. Li conosco, mi capita di finirci in mezzo mentre si gira perché poi, gira che ti rigira le strade sono sempre quelle. In questi giorni mi chiedo perché, me lo richiedo…ma perché hanno bisogno di mascherarsi dietro a questo malcostume, per andare più forte, ma più forte di chi? Per portare a casa un mezzo prosciutto alla garetta del prete?
Non sopporto la cosa a livello professionistico, non ci sono scuse a livello amatoriale è un delitto a livello dilettantistico, ma più frequento e più mi rendo conto che non c’è scampo e non ci sono santi.
E allora? Per me una solo parola: Rispetto, si, non c’è rispetto. La nostra società è contaminata e non conosce più il valore del rispetto, mentre conosciamo benissimo come raggiungere un traguardo, non importa il mezzo per raggiungere l’obiettivo, l’importante è raggiungerlo a dispetto del Decoro! In più di una occasione durante delle gare di mtb ho visto persone tagliare solo per guadagnare qualche metro o passare qualche concorrente. Questa gente non ha dentro niente sono vuoti, magari forti ma vuoti, non hanno valori a cui credere.
Io vado a pane e salame e conosco ormai il mio fisico, più di così non potrei fare, vista poi l’età che avanza, potrei migliorare ancora un po se, meticolosamente, seguissi le tabelle di allenamento che più di una volta mi sono fatto fare e che mai ho seguito per più di un giorno perché a me in fondo piace girare e se devo perdere questo gusto per farmi ripetute su ripetute perderei la voglia che ho per le due ruote. Preferisco farmi una salita anche a tutta ma poi godermi un tramonto o un panorama. Adoro fare fatica, sentire il sudore che esce dal mio corpo, adoro soffrire in maniera controllata. Poi mi guardo intorno e tutti quei dopati sono li, non sono lontani anni luce e mi chiedo cosa possa servire tutto questo ingurgitare sostanze più o meno sospette e più o meno pericolose? Non lo so ma non è decoroso e non è rispettoso. Ormai è talmente mal costume che in qualsiasi occasione, allenamento, garetta del prete, gara semi seria o seria che sia, se per caso vai un pelo più forte dell’avversario vieni additato come dopato. Non è possibile, non si crede più a nessun valore. Se vai forte sei dopato e non allenato, se vai piano sembri uno sfigato! E allora da che parte mi schiero? Faccio lo sfigato o il dopato? Il confine è vicinissimo e se uno si fa prendere appena la mano, passare il fosso è un attimo anche perché i confini (per mio nonno che era un contadino i confini erano segnati dai fossi) sono sempre più sottili e l’acqua sempre più bassa.
Si, vorrei un ciclismo Decoroso e soprattutto Rispettoso in tutte le sue forme, non importa se un ciclismo fast oppure slow se un ciclismo race oppure cicloturistico, non importa se ho cento rapporti o uno solo quello che conta è farlo in maniera decorosa.
Io sono sempre stato fortunato e la mia fortuna continua ad accompagnarmi perché intorno a me ho tanti amici Decorosi.
6 commenti:
Evviva il Decoro, evviva Carletto...
Inizi dicendo che non hai certezze, svolgi un ragionamento e arrivi al solco del nonno. Ci sono le certezze ci sono, così come ci sono i dubbi, e pure i desideri. Potrebbe suonare come un fottuto discorso leghista, ma senza fare bene i conti con le proprie radici c'è il rischio di perdersi, e non mi mare il tuo caso, il nonno vigila attento.
Certo rimangono aperti dei problemi mica da poco: quelli di cui tui parli hanno età per cui sono o saranno presto padri, educatori, modelli, per dei figli, e questo è un problema per tutti.
Grazie Carlo per le tue riflessioni "Decorose".
ema
E sì !
Non si può avere tutto, ma negli ultimi 20 anni il messaggio è "puoi avere tutto, subito"
Devo dire che è una deviazione del pensiero anni 50-60 dove il messaggio era "c'è un futuro, puoi aspirare a fare tutto"
Comunque è bello che voi figli del benessere "accentuato" cominciate a ragionare così.
PS: Doria - sacchetto di biscotti spezzati, sapete cosa è ?
Io mi rifiuto di mangiare biscotti spezzati, federica mangia invece solo quelli, sul decoro la pensiamo uguale, é come l'onore e il rispetto, roba che non si vende al mercato....
Alex
Carletto a volte potrebbe sembrare materialista e superficiale, ma ha pensieri profondi
Carletto ha qualche annetto, ma sembra un ragazzino
Carletto non fa scena, ma va come un missile
Carletto si professa profondamente eerosessuale..... ooooo ma non è che...
(sorry for the joke)
grande Carletto , mi è piaciuto, anche io sono un solitario e mi piace gustare totalmente il contatto con il mezzo meccanico e la terra viva ,per il resto non metto parola , io ho smesso di gareggiare da tempo perche'non tutti vanno a salame e labrusco, ma per non essere sfigato o dopato , torna a fare dei sani "caghini" con me e SAVANA
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