Ormai è un classico: si è appena svolta in Texas la famosa "24 Ore di Le Mons" (no, non è un errore di battitura): la gara riservata ai bidoni da rottamare. Lemon Car infatti sta per "auto-bufala" e da questo singolare gioco di parole è nata una delle più incredibili competizioni di auto.
Le macchine infatti sono davvero rottami scampati allo sfasciacarrozze, brutte da morire, piene di ammaccature e rese ancora più repellenti dalla "cura" dei meccanici che le hanno adattate all'uso in pista: per motivi di sicurezza infatti sono stati aboliti fari, vetri e ogni altra finitura (che molto probabilmente visto lo stato di salute le auto avrebbero perso per strada). In ogni caso gli organizzatori hanno lasciato mano libera alla fantasia dei partecipanti: i rottami possono essere infatti personalizzati a piacere. C'è quindi l'auto sigaretta, la biga, l'auto suino e - naturalmente - il carro funebre. E si sprecano le auto vestite con tessuti e pellicce varie.
L'unica regola che i partecipanti devono rispettare è quella di portare in pista un rottame che valga al massimo 500 euro, secondo la quotazione di mercato negli Usa: questo, unito al fatto di veder correre auto trasformate in una specie di carri allegorici è una sicura garanzia di spettacolo. Si vuole evitare insomma che la voglia di vincere possa portare qualche pilota a strafare, mettendo in pericolo (le macchine sono quelle che sono) la propria e l'altrui incolumità...
In realtà in gara si corre eccome: sportellate, staccate all'ultimo centimetro e sorpassi mozzafiato sono all'ordine del giorno. Il tutto condito da un entusiasmo mai visto, che ha portato gli organizzatori ad effettuare una dura selezione per evitare di trasformare la pista in un parcheggio. Lo spettacolo però alla 24 Ore di Le Mons è assicurato: la Fia di Ecclestone e Mosley potrebbe prendere qualche spunto per ridurre i costi della F1.
http://www.repubblica.it/2008/10/motori/motori-ottobre4/notori-24ore-lemons/notori-24ore-lemons.html
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