Bruges 2 aprile, arrivo verso le 7 del mattino parcheggio e penso: manca poco.... Scarico la bici, a stento trattengo il sorriso... Saluto con un cenno le decine di ciclisti che incrocio con lo sguardo, lentamente ci avviamo verso il Markt per la partenza. Nella mia mente milioni di pensieri si susseguono, il tempo é buono anche se freddo forse siamo fortunati che non piove... ma un tizio mi dice subito che le previsioni danno vento e acqua! il meteo giusto da Fiandre penso io...
Qualche foto alla partenza, primo timbro al cartellino e poi via! Faccio 20 metri e subito qualcosa non funziona, il cambio fa un rumore strano... mi fermo e guardo: nooooooooo!!! stavo perdendo una rotellina del bilanciere! Panico, per fortuna che le viti erano ancora al loro posto e che ho seguito il consiglio del buon Tiziano Zullo: portate via le brugole che non se sa mai.... Grazie Tiziano!
Serro le viti ben bene e poi via, stavolta davvero mi aspettano 260 km di leggenda, fatica, vento pioggia. Esco dalla città seguendo un gruppo di una ventina di ciclisti che ben presto abbandono per tenermi sul mio ritmo, vanno troppo forte per me... Si va verso il mare controvento ovviamente una costante di tutto il giorno, il vento contro!
I primi 60 kilometri scorrono via tranquilli tutti su pista ciclabile attraverso la campagna diretti al mare verso Ostenda passando per Wenduine e De Haan, la riviera belga, vialoni e palazzoni non un granchè, però le casette fuori città mi colpiscono per le loro finestre giganti e l' assenza di tende, una goduria per i curiosi.... Passata Ostenda si vira verso l' interno proseguendo in ciclabile a lato di stradoni lunghissimi e drittissimi, l' unica variante é che ogni tanto ti fermi al semaforo rosso, perché pedali nel traffico e devi rispettare il codice della strada. Passo Gistel e dopo si arriva a Torhout al primo controllo e ristoro, non male il personale di servizio mi accoglie subito amichevole, per forza ho leoni ovunque.... mi parlano tutti in fiammingo, ma quando gli rispondo in inglese rimangono piacevolmente stupiti che sia italiano. Mangio, bevo, riempio la borraccia e via verso un bel temporale.. Eh sì come riparto inizia a piovere, accidenti e adesso mentre tutti si fermano a indossare la mantellina io penso: cazzo non ho la mantellina!! E allora mi dico vai Mario non fermarti pedala che ti tieni caldo, così facendo il temporale lo supero bene e non perdo tempo prezioso.
Si prosegue ancora per strade diritte più o meno grandi passando per cittadine dai nomi sempre più strani, Hoogelde, Roeselare, Ledegem, Lendelede, Desselgem, leggendo quei nomi coì strani rido e mi passa il tempo senza che me ne accorgo, e arrivo al secondo controllo ristoro. Spettacolo si entra in un capannone stile festa paesana con la musica e luci psichedeliche, questi belgi ci sanno fare con i ristori! Riparto e di nuovo acqua! Penso: ma allora ce l' hai con me!! Così si mette pure grandinare!! Osti, allora mi riparo sotto a un balcone insieme a qualche compagno di viaggio, si perché ormai nel tira molla alla fine ti trovi sempre con quei 6/7 compagni di viaggio, azzardando il gruppo ogni tanto.
Durante il tragitto ci sono le macchine che assistono i più organizzati, li vedi che si fermano ai lati si cambiano, si asciugano, io invece totale autosufficienza... manco la camera d' aria ho per dimenticanza se buco sono fottuto!!!
Ancora nomi strani Waregem, Kruishouten, pensando che non avendo il contachilometri e non essendo segnate le distanze ogni tanto mi chiedo dove sono... manco che ore sono mi chiedo, sono talmente perso nei miei pensieri, dovrebbe mancare poco al primo muro però, infatti eccolo il Den Ast tranquillo, lungo 450 m, l' aperetivo solo che arrivato in cima inizia un tratto di pavè!! Osti mancano poco più di 100 km ad arrivare é ancora lunga spero che il pavè sia poco..... Le vibrazioni sono fastidiose, per fortuna che il vento costante asciuga tutto in fretta.
Adesso si fa interessante la corsa, il paesaggio cambia é tutto un attraversare paesini pieni di gente a bordo strada che ti saluta e ti incita, molti aspettano i loro amici, specialmente sui muri. Si i muri inizia finalmente la fase interessante del giro si sale e si scende Kluisberg, Knoktemberg, Oude Kwaremont, Paterberg, si sale regolare cercando sempre di a distanza da quelli davanti che si possono piantare... perché questi ciclisti nordici sul piano andavano forte, ma sui muri si piantavano spesso....
Guardo il panorama e il sole ravviva le colline bagnate, il vento sempre contro mi tiene asciutto... così si arriva al mitico Koppenberg, la stradina scende leggermente e poi curva a 100 gradi! Ed eccolo papam,lo strappo più duro con punta del 22%! io esclamo ad alta voce "Oh my God!!" E un signore anziano mi incita, bene inizio a salire regolare ma il pavè bagnato é insidioso, faccio zig zag per superare chi si pianta la il meglio deve ancora arrivare, davanti a me cadono un paio di tipi, uno che scende a piedi scivola e quasi mi travolge! Accidenti ce l' avete con me osti, così scendo per qualche metro, aspetto che si liberi la via e poi risalgo per concludere la salita, stica!! Mi fermo per scattare qualche foto e li vedo tutti spingere la bici e rimango li un po a fare il tifo per i miei compagni d' avventura.
Riparto con calma e sono abbastanza tranquillo perché le gambe sono ancora ok, ritmo regolare, mangio e bevo sempre, ogni tanto uno scroscio d' acqua che non fa mai male... Così facendo superiamo altri muri, Steenbeekdries, Taaienberg, Eikenberg, Molenberg, Leberg, ognuno ha la sua particolarità ma non sono troppo duri a parte quelli col pavé bagnato dove devi stare attento a dosare la pedalata. Non manca molto ma ho perso il conto dei muri... meglio così tanto mi ricordo quali sono gli ultimi due...
Il tempo ormai sembra stabilizzato, le nuvole all' orizzonte danno tregua, inizia a calare il sole
e i toni rossastri del cielo danno un bel tocco a questa giornata, affronto gli ultimi muri aspettando impziente il Grammont... Intanto arrivo al Berendries, poi Tenbosse e poi la cittadina di Geraardsbergen entriamo e ho un vago sentore.... ci siamo inizia la salita sono ancora dentro il paese la strada volta a sinistra e su bel rampone.... poi vedo la freccia che indica a destra il pavé: Muur- Kapelmuur ci sono, continuo nella mia pedalata regolare, l' emozione sale insieme alla strada davanti tentennano, allora scatto e la folla si infiammma! Che batticuore, spiana un pelo ma non é finita, solo il tempo di dare un occhio al chiosco delle birre e salsicce a sinistra... quasi quasi mi fermo... e invece no destra e l' ultima parte della salita con l' arrivo alla chiesetta. Qualche minuto di sosta per vedere la gente che mi sta attorno, sono stanchi e felici come me, che bello.
Riparto talmente carico che se non sto attento faccio un dritto contro il muro in discesa.... pochi km ed ecco il Bosberg l' ultimo muro lo faccio a tutta anche se il pavé mi disturba, arrivo in cima, guardo ai lati e vedo tutte le facce amiche, Tiziano, Spiedo, lo Zio, Ema, Ghido, Ed , Marcello, Andrea, Martino, Bob, Luke, France, Carletto, Tarantola, Savana, Il Liutaio, Fabio, Mia sorella, Ilaria, Giuffrè, Zanna, Pigi, Ben, Alex, Turbo, Il Biffi, tutti I Lobos e tutti i miei amici e piango di gioia e ho la pelle d' oca... sono felice e ho due pensieri speciali in quel momento, uno per una ragazza speciale.... l' altro per Angelo che avrebbe voluto essere li con me... e un po mi mancava... magari la prossima volta!
Ma non é finita ultimi 10 km, metto il 53 e via a tutta, l' adrenalina scorre di brutto che le gambe girano da sole fino all' arrivo, eccolo!! Ce l' ho fatta mi ripeto, la gioia é grande i pensieri si susseguono assieme ai messaggi che arrivano senza sosta sul telefono... Sono arrivato in fondo al Giro delle Fiandre, che fantastica avventura! Rimango qualche minuto sotto l' arrivo per godermi il momento in santa pace, che bello, che bello mi ripeto.
Un Grazie di cuore a tutti gli amici che mi hanno sostenuto e pensato in quei momenti, siete stati la mia marcia in più!!
Mario
26 aprile 2010
De Ronde
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15 commenti:
Ci hai visti tutti e noi tutti ti abbiamo pensato...moltissimo!
ema
Pelle di oca siberiana!
mario è il nuovo RE LEONE
LUKEGPS
Viva Mario, Viva il Leone, Viva la bici e la biga!
grande Mario.
viva il leone! viva il leone!
Grazie mario per esserci andato e averci fatto venire voglia di andare..!
senza camere d'aria? Estremo.
sei il migliore, non c'è dubbio alcuno!
Grazie per averci portato con te...
:'(
.....grazie.....
Grande Mario!grazie per questo racconto che è davvero così emozionante..ha ragione France...ci hai proprio fatto venir la voglia di andarci!!
L E O N E ! ! !
PS guardando le nostre facce son certo che tu abbia anche capito chi avrebbe potuto scattarti in faccia a tradimento...
Ovvio! Mi sarei sorpreso del contrario.....
er gaiardo de le du roote !!!
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