29 ottobre 2010
28 ottobre 2010
SERATANA!
Special Guest il BORZ1!
26 ottobre 2010
Giro d'Italia 2011
noooo... non ci posso credere!! Che il nostro Tour de Fidensa fosse importante è fuori di dubbio... ma che alla II tappa del Giro Alba-Parma dell'8 maggio (domenica) di ben 242 km, il GPM fosse piazziato a Tabiano Castello, questo proprio non me l'aspettavo!
2^ tappa
25 ottobre 2010
Primo Novembre XC Po e del Morbasco
Chi vuol partecipare me lo faccia sapere qui sotto che porto le iscrizioni a Page a metà settimana.
Scrivete anche se fate la Singlespeed o la Geared così mi regolo nel fare la lista.
Dopo la gara come ogni anni si va a pranzo all'Osteria delle Gerre con gli amici di Pro-M e KM fatemi sapere chi viene,
http://www.cccremonese1891.com/manifestazioni/GerreDeCaprioli/2010/XC_Po_Main.html
Immagine scattata stamattina sul percorso |
24 ottobre 2010
GUIDAMELO LENTO
-Spingi, cazzo, spingi che non è finita, cazzo!
-Apri bene vai fluido, fammi vedere che apri bene, cazzo!
-Vai bene brava credici, credici cazzo!
-Ma è una bici normale…ah si certo il cambio nel mozzo è molto più grosso!
Pedalo svagato e mi chiedo se sono nel set di un pornomovie di serie b.
La location è data un campo di erba verdolina, umidiccia, al bordo delle SS11, la mitica, per chi si vuol mutrire di epopee celtico-onanistiche, Padana Inferiore, che collega Torino a qualche triste plaga veneto romagnola. Inferiore a cosa? La Padana Superiore tange le mobili contade celtico-padane, luoghi animati da virili intenzioni, specchiate virtù, sobri linguaggi. Siamo nella bassa padana mantovana. C’è poco da ridere, è sabato, il cielo è coperto da un velo grigio che non promette nulla di buono e non fa neanche troppo freddo.
Una piccola truppa lobica invece di passare il desco in famiglia e il pomeriggio al centro commerciale decide di recarsi ad una gara di ciclocrossisti lombardo-veneti con alcuni validi rappresentanti delle lontane e straniere contrade emiliane, luoghi che nelle menti stralunate della piccola truppa lobica rimandano a pratiche estreme: orge di cibo e sesso libero e selvaggio.
Ma concentriamoci sull’evento.
Si tratta del circuito lombardo di ciclocross, le parole sono semplici: circuito, lombardo, ciclocross manca un tocco di glamour internazionale: singlespeed può andare. Lo porta la truppa lobica. Bici eroiche, egoiche e meravigliosamente obsolete. Mezzi adatti a ciclopedalatori romantici ed elitari.
La truppa arriva in moderato ritardo, rapidamente le bici vengono scaricate dai mezzi. Primo problema. Intorno è tutto un fiorir di carbonio in tutte le sue molteplici e scontate manifestazioni. Rulli, molti rullano, scaldano la gamba, portano il cuore un po’ in temperatura, preparano il corpo ad uno sporzo molto intenso. La truppa lobica ha ben altre preoccupazioni: come ci vestiamo? Intimo tecnico a mezze maniche da inzio autunno, intimo tecnico a maniche lunghe da mezzo autunno, intimo normale da tarda primavera, intimo di carizia, che l’homo ha da puzzzà, ma se puzza troppo poi fa schif ’ocaz’. Intimo invernale con canotta retata che fa tanto porno tedesco espressionista, intimo estivo, che ci sono alcuni che sono possessori di fisico appropriato. Pantalone lungo, corto, semi-lungo, corto-medio, corto-corto, short da downhill, short da spiaggia, short Reef, ah! Dolore inguinale, subito scartati gli short Reef. Mentre il ronzio dei rulli aumenta di intensità, la truppa si prepara, divisa Lobos e basta. Solo Mud osa dire che desidererebbe, mettere un paio di pantaloni di lunghezza intermedia, riceve pesantissimi apprezzamenti rivolti alla sua virilità, desiste avvilito.
Da segnalare che lo Zio arriva con una bici montata di tutto punto, con una sola forcella, un solo movimento centrale, una sola serie sterzo. Due gomme due cerchi. Una presenza minimal.
Alla partenza intrattengo un vivacissimo dialogo con una mamma over 40. Scopro che sta pedalando la bici del figlio (una Storck! Deutschland Uber Alles!!!) che non ha mai fatto una gara di ciclocross e che ha paura di farsi male. Mentre parla la vedo che con lo sguardo inizia a danzare nervosamente dalla mia spalla sinista ai miei occhi e ritorno, il giro della morte le fa roteare le pupille sempre più dilatate, non riesce a staccare lo sguardo dalla spalla sinistra ormai è avvinta.
–Certo dico io, sono gare tirate, piene di agonsiti dotati di autentico spirito guerriero, qualche incidente ci può scappare, ma in genere, dico con falsa autorevolezza, molto raramente si tratta di ingiurie mortali. La vedo distrarre lo sguardo, cercare il contatto visivo con la sua amica…comumque se vuoi, dico io, posso metterti in contatto con la ditta Brun…..non riesco a terminare la frase, vedo che la signora over quaranta scappa furibonda: la gara ha inizio. Dopo pochissimi secondi sono fra gli ultimi.
Gara, dico io, siamo nella triste plaga padana, la giornata è la classica triste giornata grigiasta da triste plaga padana, provare ad inventarsi almeno un percorso non dico scenografico, ma almeno interessante, spiritoso. No, siamo nel campo dell’agonismo, quello serio, federato, tesserato, controllato, scadenzato, categorizzato. Risultato, la gara si svolte su due tristi pratoni a bordo strada connessi da un ponticello articifiale. Unici ostacoli due/tre fossi e un ponte artificiale di tubi.
A volte resto sconcertato dalla totale assenza di senso estetico, testa bassa e pedalare. Punto!
La gara è una gara e come tale ha le sue ritualità da rispettare.
Parto e mi metto dietro allo Zio, gli copro le spalle da dietro arrivano certi siluri a velocità piuttosto elevate.
Il circuito è piuttosto breve, pensato per questo tipo di gare, a bordo campo, si posizionano i vari amici, motivatori, alleantori, parenti vari che intrattengono monologhi assurdi con i loro assistiti.
-Guidamelo lento. Mentre il mentecatto dice questa frase l’interlocutore al quale è indirizzata si trova introflesso nel telaio carbonchico, con il rumore assordante del miocardio nelle orecchie che batte a 180-190bpm: è come se uno volesse far ascoltare un madrigale di Monteverdi ad un operario addetto alle presse alla Marcegaglia.
Guidamelo? Ma cosa ti devo guidare, penserà il ciclopedalatore esausto, cosa!
Credici! Invocazione mistico-fascista. Obbediscici! Combattici!
-Apri bene vai fluido, fammi vedere che apri bene.
Ma che è… siamo ad un master per aspiranti porno divi.
-Tu qua non ci devi stare testa di cazzo, hai capito, non ci devi stare vai via!
Orpo ma come non ci devo stare, dirà il ciclopedaltore agonista, ho pagato, ho il numero, faccio degli allenamenti da cui mi aspetto dei risultati, ho i cerchi in carbonio alto profilo, mi alleno, ho pagato, faccio le ripetute, ho i rulli, non mi rollo…
Tranquillo ciclopedalatore agonistra, la stolida frase non era rivolta a te; a bordo campo, come in ogni campo che si rispetti si sta consumando il più scontato e trito rito agonico: la parodia della forza violenta.
Al secondo giro lo Zio ed io veniamo doppiati una coppia agonica ci raggiunge, supera me agevolmente e lo Zio invece non da SUBITO la strada come gli viene richiesto. Parte la salva di madonne, santi, santini, insulti, urli urletti urloni urlacci; un classico agonico.
Ma lo Zio che è uomo tutto d’un pezzo non ci sta e risponde per le rime: - ma dai che starete lottando per il trentesimo posto (forse ha esagerato diciamo che si stavano giocando una posizione intorno al 15°, 20° posto).
L’agonista punto sull’onore si gira e urla: -e tu che sei ultimo… (che non era vero, ma l’agonista punto sull’orgoglio dice cose che non pensa, che non sente, che non capisce, si tratta di animalità allo stato puro, stadio appena superiore a quello del cercopiteco). Sembra di stare all’asilo. Fantastico, bastava farsi una risata, e l’agonista sarebbe stato salvato, nulla si è pricipitato nell’abisso, l’agonista. Basta una parola e tu sarai salvato…molto meno, bastava un sorriso, anche una vaff allegro ed esplosivo ed invece è arrivata la replica. Peccato sarà per la prossima volta.
Va dato atto alle femmine agoniche di un superiore livello di gestione della gara. Chiedere strada, ringraziare pure, scusarsi per l’invito a farle passare, mi sembra che ci sia la speranza di una redenzione…dimmi una parola ed io sarò salvato.
Va registrata la caduta pochi metri dopo la partenza del solito cugino di JD che ha comunque coronato con una buona prova la sua manche.
Luke, invece da tritato l’ennesima bici.
A circa metà gara si da per vinto la catena non sta più in sede, si ferma ejetta la bici in mezzo al campo ed inveisce contro il movimento singlespeed. Non si riesce a calmarlo.
Ad un certo punto sembra tranquillizzarsi, poi improvvisamente scappa verso la bici abbandonata inzia a prenderla a calci ci sputa sopra, poi allibiti lo vediamo tirar fuori la vispa verga ed iniziare a pisciare copiosamente sulla bicicletta spiaggiata. Lo stupore degli astanti da principio è dato dal gesto inatteso, poi lentamente lo stupore si trasforma in orrore imbarazzato. L’urina esce copiosa ma il colore, osti il colore un verde smeraldo screziato di fuxia. Sembra non finire mai, tocca il telaio e lo scioglie come burro, cambia poi colore, diventa iridescente grigio acciaio, incendia una gomma, la terra intorno alla bicicletta si apre ed con un mostruso boato inghiotte il mezzo: è la fine del movimento singlespeed!
Vigorosa sgrullata, urlo animalesco, rinfoderamento dell’attrezzo sguardo rilassato e sereno.
Gli astanti si guardano perplessi…non fanno tempo a riprendersi dallo shock che in lontananza si sentono voci alterate che urlano. Il manipolo lobico assiste ad un violento alterco fra il Perse (che spingeva un 53x11, tipico rapporto da ciclocross) ed un simpatico e sportivo agonista che, avendo poca dimestichezza con la mentalizzazione delle emozioni stava cercando di spiegare il suo perché. Al quinto porcod.., porcam.., cazzo di sù, cazzo di già, orco di qua orco di là, si è capito che stava passando un difficile periodo evolutivo che non riusciva a maneggiare con il suo rudimentale vocabolario. Si è ritenuto utile fornire alcuni indirizzi di importanti centri di spiritualità interconfessionale dove poter trovare la propria realizzazione.
Mentre mi dirigo verso la macchina, dopo aver finito la gara, mi avvicina un signore che si informa se la bici è una bici normale. Io rispondo che penso che lo sia, almeno per quanto mi è dato sapere. Però il seme del bubbio si è insinuato, cosa avrà di anormale la mia bicicletta? Cosa?
Passeggio verso la macchina e vedo due ragazzetti che svogliatamente pedalano sui rulli, stanno facendo un po’ di scarico e mi domando ma è tutto a posto, c’è qualche cosa di anormale in tutto ciò?
Verso la fine della sua vita Tadeusz Kantor, geniale e sulfureo drammaturgo polacco, confezionò un magnifico spettacolo teatrale che riassumeva e condensava in un racconto muto la sua vicenda umana ed artistica lunga mezzo secolo. Titolo: Qui non ci torno più!
Consiglio la visione, la rete conserverà qualche traccia.
22 ottobre 2010
CX Marcaria gli orari!
RITROVO AUTOSTRADA CREMONA ore 12:30
Perse, Ema ed eventualmente Cene potrebbero venire a casa mia per le 12:15 per andare con una macchina sola....
21 ottobre 2010
20 ottobre 2010
Entriamo nel clima...
Cross Crusade #3 Sherwood from Eric Moody on Vimeo.
Cross Crusade Race #3 Sherwood Forest from Burk Webb on Vimeo.
Sabato Cross
Ci troviamo alle 11:30 a Cremona al parcheggio dell'Autostrada poi proseguiamo via statale verso Ospitaletto di Marcaria.
18 ottobre 2010
Degustazione Birre rimandata a data da destinarsi!!!
Domenica a pranzo degustazione birre in osteria a pescantina. Si comincia con una menabrea da 3,5 ° come aperitivo poi si va di birre belge,teutoniche ecc ecc... ogni birra un piatto associato (pesce, carne , formaggio ecc ecc). menu a 30 euro circa. che dite??? prima si pedala poi si mangia/beve???
mercoledì prenoto. Posti limitati a 25.
16 ottobre 2010
aspirante scambista
La mia nuova cavalcatura (che vedete pochi post sotto) ha bisogno di essere adattata alle mie misure. La suddetta allo stato attuale monta uno stem Thomson 100mm 10° rise ed un seatpost sempre Thomson 27,2 per 410mm. Io ho bisogno (penso) di uno stem 80/90mm 0° rise e di un seatpost 27.2 per 330mm (ovviamente Thomson... WHAT ELSE?). Ora, prima di tagliare il seatpost o di acquistare uno stem, qualcuno di voi scambierebbe i sopraddetti componenti con quelli di cui "necessito" (ovviamente Thomson... WHAT ELSE?)? LET ME KNOW
PS ALL BLACK
15 ottobre 2010
Si va a vedere una po di Kose Kustom?
Roxy Rose Diva del burlesque, terrà un workshop e si esibirà in spettacoli di questa antica e riscoperta arte durante i due giorni della manifestazione. |
13 ottobre 2010
Giovedì Sera (14 Ottobre) in Tana
Vi aspetto dalle 21 in poi per sistemare un po di bici e fare 4 chiacchiere.
12 ottobre 2010
ALIENATA!
11 ottobre 2010
Domenica 17 ottobre: giro road con finale "Sincero".
08 ottobre 2010
07 ottobre 2010
PERDIMENTI
So che affronto un tema troppo narcisistico ma non posso non farlo.
Parto da Finale Ligure: Campionato Italiano Single Speed.
"Tira su la testa mi sono detto respira" e poi riprende sempre la stessa voce, quasi parlasse fra sé e sé: "sembrava che stessi a guardare solo i sassi, la testa bassa...".
Ascolto defilano questa voce, è di uno del gruppo dei matacchioni singlespeedistici, uno che so avere fiato, gamba e testa buona (e mi riferisco alla parte ciclopedalante), uno che ama fare fatica, e penso anche gareggiare, misurarsi con se stesso attraverso la sfida con l'altro.
Le parole osti le parole, le ha dette solo all'arrivo, solo dopo si possono dire.
A me accade di dirmele durante a volte pure prima; cambia tutto, si esce dal mondo, si rischia il fischio, è un rischio il fischio? Boh!?
Ho fatto il primo giro pedalando con forza, con la testa bassa potremmo dire.
Poi iniziando il secondo non ce l'ho più fatta a tenere la testa bassa l'ho alzata e ho visto dei cespugli di un verde ancora smeraldino, adornati da bacche rosse. Mi sono fermato, erano corbezzoli, frutti della mia infanzia.
Da piccolo, nella gelateria vicino al negozio della mia famiglia prendevo spesso il gelato al corbezzolo: era di un bel colore arancione e mi piaceva moltissimo: dolce di una dolcezza che la lontananza nel tempo e l'aleatorietà del ricordo rendono mitico. La gelateria ancora esiste ma il gelato al corbezzolo no, come gli albi della Marvel che la mia mamma gettò nella spazzatura...ma questa è un'altra storia.
Inizio a guardarmi intorno, risalgo in bici e riprendo a pedalare, testa alta, occhi aperti andatura notevolmente più lenta.
Cambia la prospettiva.
Ho poche occasioni di pedalare in luoghi tanto belli e consumarne una delle poche per inanellare un tot di giri nel minor tempo possibile mi pare cosa brutta e ingiusta.
Lo spreco sta nel non riuscire a seguire il proprio sentire, nel tentare di stare dentro ad un gioco anche quando non lo senti tuo.
Fortunatamente le manifestazioni lobiche permettono molte vie di fuga. Concludo il primo giro mi appresto ad iniziare il secondo e vedo Ghido platealmente stravaccato sul prato, in panciolle, tipico atteggiamento catedrattico: lo insulto e mi rigetto nel tour.
Scoprirò che il secondo giro sarà più lungo e vario del primo, e conterrà anche una parte del terzo.
Dopo aver osservato il corbezzolo, ad una svolta sempre percorsa verso sinistra decido di prendere verso destra. Si apre un nuovo scenario, arrivo all'inizio di una discesa abbastanza ripida introdotta da una di quelle passerelle di legno artatamente costruite per produrre la sferzatina di adrenalina che tanto piace a certi biker smolleggiati.
Mi fermo percorro una piccola parte della discesa, la strada piega abbastanza decisa verso sinistra e si butta nel blu.
Rientro in me e riprendo il sentiero e mi metto a pedalare pensieroso. Ho la prima ed unica esperienza atletica della giornata: riesco a pedalare in sella tutta la fottuta porca salita fino in cima, compreso l'ultimo fottuto porco tornantinobastardo. Sono contento, così inutilmente contento, ho fatto una cosa che molti avranno fatto, più volte nello stesso giorno, ma averla fatta,la porca salita, a onor del vero, porchissima, ma di una bellezza straordinaria, mi mette di buon umore.
Riprendo, passo dal via e mi rigetto nella mischia. Nella breve discesa prima del boschetto che poi porta alla lunga ascesa mi trovo davanti una Panda, strano dico, ma mi dico anche che sarebbe stato più strano trovarsi un panda davanti. Passano alcuni minuti di discussioni interne di una certa rilevanza epistemologica e poi decido di seguire il mezzo. Ad un certo punto, la macchina, taglia la fettuccia e prosegue per una stradina io dietro, mi rendo conto che ci siamo immessi nella porca salita porca e allora mi dico è destino cazzo è destino: me la ripedalo (quasi tutta, visto che la riprendo da una quota leggermente superiore rispetto al giro classico) tutta fino in cima ed ho la seconda esperienza atletica della giornata, i piedi rimangono saldamente sui pedali e la Spot progredisce lentamente ma progredisce, sono quasi interdetto. Si apre un dialogo interno a più voci per cercare di capire come possa essere accaduta una simile esperienza.
Il simposio interno si chiude sancendo che il mio sistema nervoso centrale è ancora intossicato dai metaboliti sprigionatisi dalla rollata estrema de "Il ciclofondista" consumata durante la GF Colnago.
Sono però soddisfatto ho fatto un "mio giro", ho avuto ben due esperienze atletiche forse irripetibili, e ho iniziato a maturare alcune idee su come si possa usare la bicicletta. Quest'anno per me è stato un anno di pedalate quasi solo su asfalto.
Finale ha aperto alcune linee di fuga, vediamo se avrò la costanza di dar loro voce.
Ad onor di cronaca nel secondo giro ho avuto una lunga conversazione con JD: per un attimo ho pure pensato, e gliel'ho anche proposto, di dargli la mia bici, ma fortunatamente i pedali non andavano bene (uno standard unico no! mannaggia ha da tornà baffone!!!) e quindi...mi sono goduto il mio giro autarchico.
05 ottobre 2010
EROICA AMAZED
ERTZUI Picture Eroica 2010 |
04 ottobre 2010
01 ottobre 2010
Eroica 42x28 o 39x22
Lo zio ha provato a spiegarmelo, ma io sono zuccone....
(nelle ore di matematica inventavo pattern con la bic nel retro copertina del libro)
Un 42x28 corrisponde perfettamente ad un 39x22?
Eroica arriviamo!
Premiazione Tour da Sincero??
Quand'è che ripercorriamo l'ultima tappa del Tour e andiamo a mangiare da Sincero? Io e Perse siamo a credito di una premiazione... guardate che non ci tengo.