31 agosto 2011

2 Ottobre , L'Eroica


Lo so , sono abbastanza in anticipo, ma gli amici di Gaiole in Chianti vorrebbero avere un'idea di quante persone parteciperanno alla "frugale" cena , che si potrebbe organizzare la sera prima, sabato 1 Ottobre. Se dovessimo essere in pochini...si va al ristorante.
Ergo dichiaratevi .
Aggiornamento...al momento siamo circa 12 persone.


30 agosto 2011

iperpluriaccessoriato a me !! ...non scherziamo



For Our iPod #9

Quando l'estate si fa lunga e gli anziani si annoiano succedono cose straordinarie (a volte), come farsi coinvolgere in ottima compagnia in un mitico cicloraduno finito a bottiglioni di tè freddo. Ma può capitare che i più estrosi si imbarchino in progetti, almeno nel loro intento, geniali.

E' il caso della proposta della settimana, niente di nuovo, anzi, questa volta ho scavato nel mio iPod per trovare questa che per me è una vera chicca.

Vediamo se mettendo in campo BOB DYLAN, GEORGE HARRISON, JEFF LYNNE, TOM PETTY e ROY ORBISON scuoto il vostro animo rock'n'roll. Questi meravigliosi 5 formano la band che tra gli anni 80 e i 90 era conosciuta come THE TRAVELING WILBURYS.

I TRAVELING rispecchiano in pieno il carattere delle 5 super stars, la loro musica è un mix perfetto tra rock'n'roll, blues, country e tutto quello che USA! Il video qui sotto è tratto dal terzo disco della band, VOL. III, pubblicato nel 1990. Il brano è il perfetto biglietto da visita della band, si intitola SHE'S MY BABY, buona visione.


Poi, per chi è di zona e ama la tipologia di show, stasera (MARTEDI' 30 AGOSTO 2011), in cortile Federico II° a Cremona, per DIALOGHI D'ESTATE: FEDEICO FIUMANI live.

CONTENIMENTI




Come si può rimanere insensibili difronte ad un simile prodotto?
Comeeeeeeeeeeeeee?!

29 agosto 2011

I Tuboni son sempre piaciuti a Ghido


ZIO! non provare a farla meno bella di questa




Darren è un artista!

27 agosto 2011

MONDIALI SINGLE SPEED IRLANDA 2011

oh.....non so come siano state le altre edizioni ma per ora la NOIA é MORTALE!!!! Speriamo che la cosa si animi dopo la gara (durata prevista 3 ore e mezza!!!). Se possiamo vi aggiorniamo!!!!

25 agosto 2011

For Our iPod #8

Fa caldo, il mondo va a rotoli e Bossi cade e si rompe solo una spalla.
Nonostante tutto non ci si può perdere in queste stupidaggini , prima di tutto bisogna pedalare, sudare e sbuffare ma bisogna riuscire a farlo con il sorriso e con la vibra giusta.
Proprio per questo che anche questa settimana non può mancare il video consiglio musicale per continuare la composizione della vostra sound track da pedalata in solitaria.

Chi ha detto che il Rock Italiano fa schifo!?
Se togliamo il nonno Vasco e lo Zio Ligabue il resto non è male, anzi.
All'inizio del 2011 un trio, di ancora Giovani musicisti italiani, pubblica il quinto LP della loro decennale carriera iniziata nel 1996. L'album schizza immediatamente al secondo posto delle classifiche di vendita del mercato italiano, subito alle spalle della monumentale mamma d'Italia GIANNA NANNINI, della quale non vi proporrò mai un video (almeno credo).

L'uscita di WOW è preceduta dal singolo RAZZI ARPIE INFERNO E FIAMME ed è subito chiaro che si tratta di un ritorno straordinario quello dei bergamaschi VERDENA.

I Verdena si ripresentano ai loro fans dopo importanti esperienze che li hanno portati a confrontarsi con realtà internazionali come gli MGMT e questo accelera incredibilmente il processo di maturazione artistica della band, che dopo lunghe sessioni di sala prove partoriscono un nuovo live e un doppio LP straordinario che sa coinvolgere anche un nuovo pubblico, più adulto e magari un po' distante dalla band.

Il pezzo che vi propongo lo vedo bene nelle vostre headphones mentre i pedali girano leggeri su un falso piano leggermente in discesa circondati da un paesaggio ipnotico. E' tratto ovviamente da WOW, edito da Black Out-Universal, buon ascolto!!!




mario....questa è sua nonna



SENILI DEMENZE

Mercoledì 17 agosto. Ore dieci del mattino, un mattino caldo ed umido di fine estate.
Alta Valle Argentina, un budello ancora largo che da lì a poco troverà la sua morte: l’orrido di Loreto. Da lì in poi la natura segnala al viaggiatore che la Liguria è una terra aspra e montagnosa. Il mare è solo un confuso ricordo.
Pochi metri prima di entrare nell’abitato di Molini di Triora, sulla sinistra, per chi giunge da Badalucco o se vi par più glamour, dal mare di Arma di Taggia, si trova una fontanella, meta abituale dei ciclisti di zona.
La fontanella presidia un incrocio magico. A chi arriva accaldato e intriso di salsedine, l’incrocio promette divagazioni montane di grande valore.
Basta procedere dritti e spediti, all’incrocio, senza farsi distrarre da difficili scelte e dopo una breve ascesa ci si trova a Triora, 700 m s.l.m. Di più non dico, ma da Triora ci su può inoltrare nei territori brigaschi e addirittura espatriare attraverso il severo valico di Sanson ad oltre 1700m sempre sul livello del mare.
Ma a volte la velocità non permette di capire cosa si sta lasciando.
La fontana allora diventa un luogo da sogno. Mentre rabbocchi le borracce, hai modo di guardarti intorno ed iniziare a sognare. Alla sinistra, per chi giunge dal mare si diparte una stradetta secondaria, in leggera discesa, condizione che dura pochi metri, che ti porta al Passo Langan sopra quota millle e da lì al Colle della Melosa montagna vera, il mare ormai un ricordo vaghissimo i metri più di millecinquecento non lasciano spazio a iodiche divagazioni. Sedici km di salita.
Alla destra invece la strada sale subito abbastanza decisa, prima stazione del dolore: Andagna, poi più oltre il nulla fino al Passo Teglia. I km in questo caso sono una quindicina o poco meno. Ma son quisquilie da annuari statistico.
Mi fermo e penso, anche se un’idea già ce l’ho, vengo distratto dalle voci di due ciclisti. Mi accosto attratto dalla parola infarto.
Uomini fra i sessanta e i sessantacinque anni: sovrappeso, uno in modo più marcato, l’altro sulla giusta strada. Dopo una certa età i maschi occidentali mostrano la tendenza ad accumulare materia sulla zona ventrale del corpo: si preparano all’ultima dipartita, viviamo in una società feroce ed individualista; dall’altra parte tocca andarci belli carichi.
Ascolto i loro discorsi: uno quello più “longilineo” parla, l’altro ascolta e poi ripete come un mantra: “ma quanti battiti?”.
“Nel 2007 ho fatto un infarto…poi un paio di anni fa mi è uscito un problema all’anca…”.
L’altro ascolta e beve, penso acqua, ma non mi stupirei se fosse vino bianco frizzante tenuto in fresco per l’occasione. Da come l’uno interagisce con l’altro intuisco che non sono amici o compagni di pedalate. Si sono incontrati poco prima sulla strada e si stanno salutando, di lì a poco ognuno andrà per la sua via.
L’infartuato cerca di elencare tutte le magagne che la vita avversa gli ha scaricato addosso.
Non son poche; all’appello manca il famigerato cancher per completare l’elenco dei modi che abbiamo, noi maschi ricchi e satolli, per arrivare dritti dritti al cimitero anzitempo sulla media nazionale.
L’altro giovinotto ascolta e ad ogni malattia, blatera fastidiosamente la sua domanda interessata: “..si ma quanti battiti!”.
L’infartuato nicchia, sembra quasi non voler dire, si nasconde, prova ad aprire altri fronti patologici. Ma il suo interlocutore è un bulldog non molla.
Prova la botta finale per far capitolare l’evasivo interlocutore: “si ma il dottore a quanti battiti ti ha detto di andare, si sai il cuore quanti battiti puoi fare?”.
Alla fine cede, alla richiesta esplicita e diretta non può più sottrarsi: “eh…ma… diciamo sui centosessanta…”.
Mi vien da sorridere, la curiosità di sentire la risposta del panciuto pedalatore over sessanta mi fa dimenticare la buona educazione e scoppio in un’allegra risata demente. Non riesco più a fermarmi, getto la testa sotto la fontanella e mi faccio un auto waterboarding speranzoso.
Mi riprendo e tendo l’orecchio.
“Il mio medico, invece mi ha detto che non devo superare i centoquaranta battiti, ma io ho tarato il cardio a 150!!! Anche se ci sono dei miei amici che mi dicono che anche sa vado a 180 non succede nulla!”. Mi riscappa la risata demente, ora oltre alla testa ho messo pure i piedi nella fontana, ci entro tutto dentro mi sembra di essere Anita Ekbert ne “La Dolce Vita”.
Canto a squarcia gola canzoni del Quartetto Cetra. Sono felice.
Ho quaranta cinque anni, sono tendenzialmente bradicardico, pressione massima raramente sopra i cento, minima sessanta…non bevo alcoolici, maggio poca carne, sono endemicamente sotto peso ma ho speranza.
Esco dalla fontana, come la mitica Wanda scendeva dalla scala, urlando festoso e sguaiato frasi senza senso, abbraccio gli increduli ciclopedalatori e tonico come una tinca mi arrampico sulle rampe ascetiche del Passo Teglia. Mando baci con la mano, rido, urlo frasi senza senso. Faccio gesti osceni…

Mentre pedalo assorto nel panorama sempre più lunare, sento che la Wanda mi ha abbandonato; definitivamente! Non ho più molta voglia di cantare. I due vecchi mi tornano in mente.
Il loro parlare mi sembra ora feroce e violento. Ferocia autocannibalica. Con un piede nella fossa ancora cerchi di gabbare la Comare Secca, tarando il cardio 10 tacche meno, e ti senti furbo, penso ansimando. Anzi la furbizia risplende a confronto del discorso palesemente evitante del tuo interlocutore che millanta frequenze esoteriche. Tu no, mi dico, prima il tuo interlocutore lo stani con una domanda secca e ineludibile e poi lo irridi dicendogli che tu la morte la fotti, basta programmare dieci tacche in più sul tuo cardio. Gli mostri che sei uomo di coraggio estremo. L’altro non può che balbettare qualche suono disarticolato e vago. E’ stato battuto. Cosa l’altro abbia vinto non è dato saperlo.

Sono pensieri fugaci, la quota si eleva lentamente, l’ossigeno dimiuisce, fatico a seguire i pensieri, poco prima del Passo Teglia, ultimo tornante, all’orizzonte si intravede il mare le case di Arma di Taggia, lo sguardo cede alla visione, si sposta verso ovest in lontananza, ma sembra quasi di poterlo toccare, si vede il Toraggio, severissima montana, i Balconi di Marta, le fortificazioni del Grai…mi faccio assorbire dal paesaggio, faccio l’ultimo tornante e sono quasi in cima al passo.
Mi prende un senso di scoramento: ma quante pulsazioni? Quanteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee……………………

24 agosto 2011

Novità!


23 agosto 2011

Che bei colori!.....

Insa

19 agosto 2011

For Our iPod #7

Il caldo tiene in scacco la voglia di pedalare ma non quella di scoprire cose nuove. Mentre molti di voi sono ancora in ferie, l'appuntamento settimanale con il video-consiglio-musicale resta qui a cercar di tenere alta l'attenzione.

Questa settimana torniamo a parlare di rock, seppur italiano. Mentre si discute se sia ora o no di ricoverare definitivamente Vasco, nell'Italia reale c'è un gruppo di giovanotti Milanesi giunti al loro quarto lavoro discografico, FUORI (pubblicato alla fine del 2010 su UNIVERSAL), sto parlando dei I MINISTRI. Un tipico power trio che produce un suono ricercato ma molto solido e compatto che ben sostiene una linea vocale piuttosto esasperata ma molto funzionale. I testi impegnati e la facilità nel riproporre immagini articolate, fanno dei I MINISTRI una delle realtà più interessanti del palcoscenico alternative rock italiano.

Il trio made in Milano si presenta al grande pubblico con un singolo molto interessante ed impegnato. Parole taglienti ed urlate, un pezzo da scatto in piedi sui pedali, DIRITTO AL TETTO, contenuto nella seconda fatica della band, LA PIAZZA un ep pubblicato da UNIVERSAL nel 2008. Buon ascolto.


Ma il brano che vorrei consigliarvi questa settimana è GLI ALBERI, estratto da FUORI. Una disperata e sincera difesa delle proprie radici. Un bel video, girato nel novarese. Stavolta il buon ascolto è definitivo.


Come usanza ormai tradizionale di questi appuntamenti estivi, anche questa volta vi lascio con un appuntamento live: 30 agosto 2011@festa provinciale del PD a Crema - I MINISTRI, ingrasso gratuito.

18 agosto 2011

Ghido..( fermo ! ) , ti serve questa...

Ghido non cercare cose pericolose e vecchie ...per fare velocità...ti serve questa !!
ha pure il paracadute di serie per rallentare . Velocità ? puoi raggiungere gli 80km/h in pianura ma se la butti giù dalle colline dalle tue parti... per fermarti ti serve la rete come i caccia sulle portaerei....








Slipstream master!

Holla At Ya BOI!!!!!



Yup yup! I'm still alive. Me and Katrina meeting up with the Mighty Ed tomorrow for a ride and we'll probably be talking a lot about ya'll! Much Love from the U S of A!

13 agosto 2011

Bello il Colorado!

Rapha Continental USA Pro Cycling Challenge Moots Factory Tour from RAPHA on Vimeo.

12 agosto 2011

ROC D'AZUR 2011 INTERESSA ?



Dal 5 al 9 Ottobre 2011
il programma www.rocazur.com

10 agosto 2011

Perse te le sei perse!






For Our iPod #6

Ad una settimanella dal Ferragosto voglio destare la vostra attenzione consigliandovi un Cantautore del quale, credo, ne sentirete parlare per tutto l'autunno prossimo. Si tratta di BRUNORI SAS, o Dario Brunori, cantautore italiano che incarna la tradizione evolvendola alla contemporaneità con i suoi due lavori: Vol. 1 e Vol. 2
Le due uscite discografiche hanno due anni di differenza, Brunori si presenta nel 2009 con il pluripremiamo Vol.1 dal quale è tratto il video consiglio musicale di questa settimana: "Guardia'82", un bel collage di ricordi di infanzia molto ben raccontati con leggerezza accompagnati da suoni semplici e, in qualche modo, accattivanti. Oltre al video, vi propongo anche di uno dei brani del nuovo disco di Brunori. Il brano si intitola "Il Suo Sorriso" e vanta la collaborazione di Dente ed è tratta da Vol.2, che potete trovare in tutti gli store digitali o nei negozi di dischi ma per ora non c'è ancora un video ufficiale.

Buona visione e buon ascolto!!!




Come nel precedente appuntamento, anche questa volta vi voglio lasciare qualche promemoria per le vostre serate estive:
Dal 11 al 27 agosto 2011, Festa di Radio Onda D'Urto, in particolare: giovedì 11 Subsonica, mercoledì 17 SICIDAL TENDENCIES, giovedì 18 VERDENA, martedì 23 NADA, giovedì 25 TOOTS and the MYTALS.

09 agosto 2011

Oggi e' San....


Secondo voi mi dona l'azzurro?




c'era anche la Amy..

08 agosto 2011

Una pedalatina!!

due pivelli al fiandre


06 agosto 2011

i Queen si che se ne intendevano...

cliccate sul titolo...

04 agosto 2011

Cruccio

CI STARANNO LE BICI?

02 agosto 2011

For Our iPod #5

Il quinto appuntamento con il video consiglio musicale è ancora dedicato ai rockers del blog. Infatti vorrei proporvi un duo romano che dal 2007 si presentano com BUD SPENCER BLUES EXPLOSION.
Il brano del video è una cover tratta dal loro primo album BSBE, prodotto da Yourspikus nel 2008. Il loro ultimo lavoro è un ep registrato live al Circolo degli Artisti di Roma, lo scorso 14 marzo.

Buon ascolto!!


Prima di lasciarvi definitivamente alla scoperta di questo sorprendente duo, vi vorrei segnalare la loro presenza alla Festa dell'Unità di Crema. Il loro live è veramente molto bello.

Colgo anche l'occasione per consigliarvi un paio di appuntamenti interessanti.

Dal 04 al 15 agosto presso il palazzo Due Miglia di Cremona: ARCI FEST 2010, in particolare la serata del 05 agosto con i LOSFUOCOS e quella del 10 Agosto con BEATRICE ANTOLINI;
Dal 24 agosto al 05 settembre, presso la festa provinciale dell'Unità di Crema: BIRROTECA ROCK. Un ricco calendario di concerti molto interessanti tra cui: 28/08 MARTA SUI TUBI, 30/08 MINISTRI, 31/08 BUD SPENCER BLUES EXPLOSION, 02/09 CASINOROYALE.
Da martedì 30 agosto, per altri due martedì, all'interno della manifestazione RESTATE 2010: DIALOGHI D'ESTATE, organizzato del Centro Musica di Cremona. Ospiti e date: 30/08 Federico Fiumani, 06/09 Andrea Cisi e 13/09 Marco Parente.

Buona musica.

Bergonzoni ti ammiro molto!

Siamo tutti in lutto. Un lutto inconscio subliminale, sconosciuto e ormai però profondo. Un lutto definitivo, dove non si intravede nessuna possibilità di resurrezione, ne per credenti ne per creduti, forse per i creduloni; un lutto atavico infinito:è morta l’intelligenza, è morto il senso del senso, è morto suo fratello il buon senso, suo cugino il sesto senso, è morto il silenzio di chi sapeva urlare, e l’urlo di chi sapeva tacere, è morto in me e spero sempre di più in tutti a quanto sento in giro dalla gente "normale", quel sano distacco che mi ha sempre tenuto fuori dallo sport parlato, patinato, specializzato, ospitato, e che oggi nel giorno del grande lutto esistenziale mi ha fatto uscire di senno, uscire dal"non ti immischiare, non centri niente, non hai niente da spartire…". Centro tristemente centro anch’io, centriamo tutti anche e soprattutto quelli che di sport di ciclismo di agonismo ne hanno sempre a buon diritto fatto a meno. In questo caso davvero "chi sta zitto ora solo uno sportivo è…". La morte del signor Pantani, il Pirata, con tutto il rispetto per ogni morte e per ogni morto, ha dato un altro e vigoroso colpo al concetto di lucidità mentale (cognata del senso, del buon senso e del sesto senso). Scrittori che parlano di arte del pedale e di filosofia della bandana, che dicono che un po’ di aiutini per tenersi su tra artisti e personaggi pubblici tutti prima o poi si è fatto uso ; psichiatri che stombano Pavese per parlare di depressione suicidi solitudini (come se Pavese mai fosse stato incoronato dai media, da corridoi di tifosi, da miliardi e giornaletti schiavi e schiavizzanti); inviati da tutto il mondo che fanno speciali per non riuscire a sopportare di essere solo e soltanto normali; parenti di quarto grado che subiscono interrogatori di terzo grado per non dir niente o poco sul mondo del ciclismo e il suo degrado; tifosini intercambiabili per tutti gli sport tutte le discipline tutte le morti tutti gli scandali tutti gli scoop; direttori di testate che ricordano le proprie memorie scambiandole per la storia degli italiani o di tutto l’universo unificato e parificato della scuola di pensiero "sport sincero sportivo vero"; paesi che si riconoscono in un uomo (ciclista, gollaro o sciista che sia) …Parole come dolore, eroi, sacrificio, dramma, malattia, solitudine usate non solo a sproposito ma svuotate di qualsiasi senso compiuto, scaturite solo dal bisogno di esserci, di dimostrare che scrivere e dire di sport deve pur avere un valore se no che valore ha? È proprio questo che mi piacerebbe chiedere ai funerali dell’intelligenza privata, dove accorrono le "intelligenze" pubbliche e viceversa:e se lo sport fosse solo e soprattutto una cosa che si fà, e la facesse solo chi la sa fare (e poi non per tutta la vita propria o peggio ancora altrui)? E se tutti quelli che non lo fanno smettessero di farci credere che c’èl’altro sport che si gioca in tv e sulla stampa, che sarà sempre in voga basta spararlo a caso a tappeto? E se chi non centra con tutto questo invece di lamentarsi come me della fine dell’intelligenza privata e non omologata, cominciasse a far sentire la sua voce spegnendo quelli voci sul nascere, così per una forma di sanità acustico estetico mentale? E se una risposta concreta fosse (e già in molti abbiamo partecipato), lo sciopero del telespettatore? Qualcuno di noi che non la pensa come loro, può cominciare a sperare che certe volgarità tipo abuso di giudizio, scarnificazione della notizia, presenzialismo onnipotente, intercambiabilità tematica, spruzzismo blaterante, ovunquismo, sete di religione da miti, possano un giorno lasciare spazio solo a chi gioca allo sport? Si può pensare anche di mandare in pensione certo sport e riparlarne la prossima vita, perché magari in questa si è già finito di correre? Ma è mai possibile che abbiamo bisogno di eroi solo perchè non sappiamo esserlo mai dentro le nostre mura mentali? Nessuno è mai riuscito a raccontare alle passate generazioni che non c’è vittoria o campione se prima non c’è una testa uno spirito un’intelligenza, che non si puo’ separare il successo, da quello che è la vita prima e dopo il successo? Come possiamo far capire ai prossimi campioni "fragili" che non ci basta più una coppa o il mito se dietro dentro e sopra non c’èanche qualcuno capace di leggere e tradurre i segnali, le metafore della vita da nababbo? Per essere diversi o superiori non basta esser stati solo tristi inferiori, o poveri o anonimi, altrimenti vincere può voler dire solo "vendicarsi" della gavetta,così come si vendicano certa stampa il pubblico e la tv appena arranchi un po’… È ancoracosì difficile spiegare che la fama di un comico che scoppia, di una subrettina da sabato di una presentatrice rotocalco o bon ton, di un amato beniamino, son fatti di un’alchimia spesso incontrollabile se non sei un eroe in testa, se non hai un’anima e un’energia che non si compra non si pompa non ti regala nessuno? Il ciclismo è dopato? Si ma anche gli altri sport? Certi atleti si aiutano? Ma anche certi altri però… Non ècosì da poco, ècosì da sempre… Davvero gran bei ragionamenti:se io picchio mio figlio, non mi passerebbe mai per l’anticamera del cervello di giustificarmi dicendo:È una vita che lo picchio e poi micca lo picchio solo io, lo picchia anche il postino… A quando quella bella vergogna fresca di giornata, nuova nuova, liscia e snella, che ci possa far dire che il problema non è come e dove andremo a finire ma quando e perchè cominceremo a cambiare!!!Una vergogna utile magari forse come dice qualcuno provata da chi non se l’è più sentita di andare avanticosì, contornato da yes men per tutte le stagioni pret a portè, scava bare e anche pero’ piangenti sulle stesse? Non diciamo che sono i soldi, è troppo facile e comodo se fossecosì: gli affari sbagliati basterebbe evitarli con la galera; non diciamo che ormai non si torna più indietro… Diciamo che piuttosto non siamo capaci di avere di meglio a cui pensare la domenica e tutti gli altri giorni sportivati… Diciamo che ci piace masochisticamente vedere gente dalle stelle e stalle, vendicarci delle nostre incapacitàcreative o alternative, che ci piace vedere i leoni dentro i colossei o per la strada; diciamo chè è più facile qualunquisticizzare su salite discese gregari podi, tripudi, sfoghi e litigatele, scaldaletti, bar, club, giudici, sponsor… Possibile che in nome di un qualsiasi idolo (fateci caso sempre unico e irripetibile) si venda la propria ragione alle tv ai giornali al gossip, si cacci nel cesso un pur che minimo senso del pudore del rispetto della testa, quella propria e quella altrui? Gli eroi li fanno i giornalicosì come li sfanno, e non puo’ essere altrimenti, perchè i veri eroi son quelli che non si vedono o li vedono solo alcuni; quegli altri sono solo gli specchi che la gente (per fortuna non tutti) mette davanti a se, al posto di se. Sono anni che il concetto si dovrebbe veder chiaro e nitido, fin troppo banale ma si vede che ècosì grosso che non si vede… Perchè non inventiamo uno sport dove uno non si deve sacrificare o soffrire ma dove se non mi riesce a divertire, torna al suo paese a fare quello che faceva prima del paradiso terrestre… Uno sport tipo tiro con l’arcobaleno, moto perpetuo, piton footbool per palla avvelenata, sci di sfondo, vuoto sincronizzato, pace libera guerra, calcio alla stupidità, secondo batte primo, corsa con le idee, o magari anche piùsport ma contemporaneamente :una partita di calcio ma con tutte le squadre del campionato in una volta,così ci son più domeniche libere. Oppure gare di cavalli, auto, bici e bob, insieme magari in spiaggia di notte solo se nevica… Questo forse sarebbe straordinario! Perchèla parola straordinario ormai vomita da sola tanto è mangiata, non ce la fa più ad essere se stessa. Difatti quando ci sono altri lutti e altri eroi, altri morti e altre sofferenze, il vecchio significato di straordinario non tiene più, non dice più, e si fa ‘fatica a crederci. E non parliamo dell’ironia, quella di quelli che con questa scusa defecano parodie e scenette più ruffiane dei ruffiani, ironia più venduta della realtà, più compera di quella affittata dai media, quella che appena un Pantani di turno sbaglia o si crede sbagli, lo disegna come una macchietta e ci fà gli editoriali al veleno e che magari oggi è commossa e accusa chi lo accusava…E non parliamo dei bravissimi giornalisti seri e onesti che fanno solo il loro lavoro:che lavoro èquello di inventar eroi salvapatria campioni per l’eternità quando loro stessi non riescono a scrivere che se ci credi davvero in questo alla fine ci stai male e ci puoi anche rimanere? Qualche amico che piange o ricorda gli sportivi declinati o allenatore sempre al loro fianco, ha mai fatto un corso di umiltà dove si insegni a chiedere aiuto quando non ce la si fà più, a non vergognarsi della vergogna se serve per capire chi si è veramente, a non aver paura della paura? O certa mentalità fà degli uomini leoni finche sono nell’arena, ma appena fuori se non sei all’altezza vieni considerato debole? Perchè non partecipare tutti insieme a qualche simposio su "Succeso insuccesso fattori umani prevedibili e loro effetti su giovani illusi che credono che venire dal niente significhi diventare Dio"? Se smettessimo di ringraziare per delle normali "emozioni" che ci dà chi vince o cominciassimo a ridimensionare il concetto del facce sognà (magari meno incubi pubblici più sogni veri)? Sarà il potere della superiorità ad ogni costo che farà pagare il conto di quel costo a sportivi e pubblico che non ha capito che l’eternità e la divinità con lo sport, con lo spettacolo, il business, la fama, non possono e per fortuna non riescono a centrare… Fa fatica l’arte a centrare col supremo l’immortale l’energia cosmica, figuriamoci, se quattro attorucoli, due cantanti, mezza presentatrice o una banda di primatisti o campioncini dal profumo svanibile ce la potranno mai fare… Cio’ non significa che le succitate categorie siano da buttare a fiume, ma significa che tutta questa verità in bocca in faccia e dentro di loro è esageratissima e violentissima e volgarissima. Forse ponendoci un po’ più di domande e drogandoci meno con sostanze come fede, eroe, mito, campione, fama, (di cui si fà colpevolmente lo spettatore) potremmo sperare che almeno per le prossime generazioni ci sia un pubblico più curioso’ in teatro al cinema, nella scuola, magari con altri desideri al potere, gente che sappia giocare a prescindere dallo sport, meno capitani di industrie è più capi intesi come teste (pensanti.)

Quanti funerali dobbiamo ancora vedere per capire che non abbiam capito che non possiam capire? Contro l’inquinamento da creduloni, beoti che bevon tutto e che voglion far bere, venditori di compratori, creatori di spillette per spillare, di bandiere che non riescono a bandire di sentimenti che mentono, di agonismo che è agonia fondiamo una fondazione contro le infondatezze!

Cominciamo ad allenarci ai colpi di testa, ad arredare diversamente le camere d’aria, a fare i presentatori che siano presentabili e non solo presenti,così andremo meno dentro la notizia e staremo fuori, all’aperto, lontano dalla sporcizia,così in amicizia

Alessandro Bergonzoni da Il Resto del Carlino 21 Aprile 2004

(Non l'avevo mai letto prima e mi ha molto colpito)

01 agosto 2011

TECHNOVIKING UN MITO!

Trovato... ma dopo questo, basta!

Casa Baffo 06-08-2011

Vediamo chi trova qualche cosa di più Hip-Eco di questo

Experiment No. 1 - Skateboard Shades from Shwood Eyewear on Vimeo.

Vediamo chi trova qualche cosa di piu trash!