30 maggio 2009

PAVIA-GENOVA 5 LUGLIO 2009

finalmente abbiamo definito la data (senza toccare giradur e MI-VE) e la prima bozza di percorso (Grazie Z)!!

che cosa è?

un giro con amici.
un giro in bici.
una birra bevuta dopo 150 km.
la mi-to è troppo grigia? la mi-ve è troppo lunga e piatta?
allora.....la pavia-genova. tutta in mezzoal verde delle montagne.
partenza da pavia, arrivo a genova (dove?), pranzo, bevuta ....e sorrisi.
e poi si torna a casa in treno.DOMENICA 5 LUGLIO 2009!!!!

percorso:pavia-broni-pometo-romagnese-pso brallo-ottore-montebruno-torriglia-pso scoffera-bargagi-genova

COSA PORTARE:
DA BERE E TUTTO IL NECESSARIO PER ESSERE AUTONOMI (camere aria, pompe,...soldi per il rientro)
ATTENZIONE:guardate il treno per il rientro!!!
CHE BICI POSSO USARE?fissa/singlespeed/strada
NON SARAì UNA CORSA...MA NEMMENO UN A PASSEGGIATA TRANQUILLA.SONO SMEPRE 150 KM!!!!
CON MOLTE SALITE...E DISCESE!!

29 maggio 2009

La poesia è nelle strade



Giovedì 4 giugno 2009 alle 19
Gian Luca Favetto legge le sue poesie, Marco Pastonesi introduce e commenta alla Stazione delle Biciclette di San Donato.

A seguire piccolo aperitivo e chiacchiere a ruota libera.


I mappamondi di Favetto
"Grimpa. Traduce liquido l'asfalto
in acqua che suda tossine
dai muscoli e sale
danzando a rumba la fatica
tornante dopo tornante.
Che cosa tiene avvinti all'aria?
Cosa nei suoi polmoni spira?
I pedali sono il cammino,
la vetta è nelle gambe,
le gambe conoscono il destino".
"En danseuse" di Gian Luca Favetto Mappamondi e corsari


Quindi la bicicletta è poesia. Quindi un libro di poesia può essere un mappamondo di città e di sguardi, se l'autore è un viaggiatore che crede che "Il tempo quieto della poesia / è cielo chilometri attimi, / infrange il ritmo in un solo punto / e a capo rinvia l'infinito".

Panil Day



Ci si organizza per un giro road + massacro alla Panil? Ghido prepara qualche cosa!

FINALE VIDEO PART 2

24h of Finale - from the dawn to the finish from 29pollici on Vimeo.

Figu..


Sono bello sulla Frau? (Guardate come si frena: con un dito solo!)

Questa mi fa entrare di diritto nel club della linguetta. Assieme a Britney Spears!

28 maggio 2009

Ciao nonnino!!

Dietro ad un cavallo c'è sempre un...

Quale è la vostra risposta?

27 maggio 2009

Emozioni in salsa al pesto.

E alla fine, Finale. Mesi di attesa, settimane di riflessioni e domande, e dopo Cremona una curiosità insostenibile.

L'arrivo, il venerdì, con la nebbia, poteva raffreddare i miei entusiasmi, ma voi sapete che non sono il tipo da farsi raffreddare... Come se non bastasse nei giorni precedenti una scarica di messaggi di Emanuele Bruno Gandolfo, ormai totalmente fuori giri e fuori controllo, avevano tenuto alta la mia tensione e dato vita ad un buon spirito di squadra. Eravamo carichi come sveglie, svegli come grilli, pronti a rotolarci nella terra rossa finalese senza ritegno, per diventare tanto brutti da essere degni del nostro nome di battaglia. I "veterani" stimolavano da tempo immemorabile la mia immaginazione con racconti di eventi straordinari, percorsi indimenticabili e panorami mozzafiato, che su di me, neofita, facevano l'effetto carota sul mulo. Questo posto deve essere straordinario...

Le aspettative erano talmente alte che avrei potuto rimanere fortemente delusa.

Invece è stata una rivelazione.

Arriva, scarica, monta la tenda e via ad aggirasi tra gli accampamenti. Giro di prova sul percorso. Stavo per fare un infarto. Ma vi pare possibile? Agitata come una bambinetta al primo giorno di scuola, coi battiti a mille e le gambe molle??? Il signor percorso mi ha messo un po' in soggezione. Poi, piano piano, me lo sono fatto amico, per finire sul toboga con il mio saggio capitano Mario, dispensatore di tranquillità, a guidare la discesa. Tornata alla base Lobos ho riflettuto sul destino del mondo ma soprattutto sul 18 e sul 20, problema complicatissimo che mi tormentava da giorni e giorni. Ho pensato alle salite, all'inesistente piano e ho deciso di seguire la via dell'umiltà. 20 per sempre!! E ascoltare chi ti ha preceduto!!

Nel mentre il già citato Emanuele Bruno Gandolfo seguitava a fracassare gli animi con messaggi deliranti, segno evidente della sua impazienza ormai arrivata a livelli cosmici. Poi tutti a cena. Un'ora per riunire la truppa che si disperdeva in mille pezzi. Un Limoncino di qua, i solitari innamorati di là, Marcello a passare l'aspirapolvere per tutto l'accampamento, Mario a fare public relation con i mmericani, sua occupazione prediletta, Carletto avvolto in chilometri di cavi elettrici che cercava una fonte di energia per il frigo in cui riposavano le preziose birre. Pota casso! Andiamo a mangiare!!!

Dopo una piacevole camminata tra il verde di Finale raggiungiamo l'agriturismo e diamo vita ad una tavolata varia e rumorosa, allietata dall'apparizione di Capo Lobo Spiedo Pancho Villa, assistito dai Fratelli Burleigh, da Sua Magrezza Emanuele Bruno Gandolfo e per la prima volta su questi teleschermi Claudio "Perse" Persegani, giovane pedalatore zen. Spiedo distribuisce livree arancioni come novello dio dell'abbondanza per la gioia dei commensali, in un tripudio di vanità e pance fasciate. Si mangia e si beve e si vince la sfida con la cuciniera che prova a stroncarci già con gli antipasti. Ma noi dobbiamo immagazzinare per la gara, cosa crede. Siamo come gli scoiattoli prima del letargo.

Quattro ciacole e tutti a nanna, domani ci aspetta la 24h. La piazzola lobica ospita un numero altissimo di tende, tra cui la tenda regina da 8, naturalmente di proprietà dello Zio, che come per le bici, dispone di "numerose" tende, nessuno conosce il numero effettivo. Qualche tenda da due/tre e la tenda onanista di Andrea che per tutto il giorno ci ha messo alla prova girovagando con delle braghette in sottile cotone senza mutande, evidenziando oscenamente i suoi attributi. Un immondo fauno coi baffi.

Risveglio felice. Per una qualche strana alchimia l'atteggiamento generale è di rilassatezza totale fin dal primo minuto di permanenza. Tensione pre-gara?? C'è una gara? Veramente???

Al gazebo Lobos Inga, dall'angolo, un po’ trascurata, lancia qualche occhiata verso la postazione dei Niner. I Lobos hanno sperato per qualche istante di godere anche quest'anno della disinibita compagnia della forte Rebecca... ma secondo me i Niner hanno temuto per lei e hanno pensato bene di portarla lontana, questi lobici la vogliono traviare, questa volta sono pronti, non rimarranno a guradare... e allora se ne stanno là in fondo, nel loro piccolo gazebino. Saranno forti, ma che dire... noi siamo molto ma molto più coreografici. Il nostro spazio è già nel caos dopo poche ore. Christoph smanetta sulle sue biciclette come uno stregone, con le mani sporche di grasso e gli occhi già stanchi. Intorno a lui Cécile si rolla una sigaretta ogni 5 minuti e parla con Bastian, da Ghido immediatamente ribattezzato Basaglia, che la notte prima ha dormito disteso per terra all'aperto, senza sacco a pelo. Nei suoi occhi c'è qualcosa di strano... i Lobi dopo discussioni sono giunti alla conclusione che nel suo frigorifero potrebbero trovarsi resti umani e hanno cercato di evitare di parlargli per tutto il tempo... Sulle gambe segni di ferite sicuramente autoinflitte. Sul tavolino si alternano torte, biscotti, pane e salami sudati.

E' quasi ora di partire. Ultimi preparativi. I Bad estraggono le armi segrete. Turbo si nutre di farro e verdurine biologiche che gli daranno lo sprint per il primo giro, Carletto dispensa massime e aforismi a sfondo sessuale mentre i Lobi prendono appunti, Luke tenta di restare lucido e si ripete come un mantra "non fare cazzate, non fare cazzate, non fare cazzate", ma non servirà.

Si parte! I nostri prodi si fanno largo fra nuvole di terra.

Il Niner partente viaggia ai millemila all'ora senza sfiorare nemmeno il suolo. Fluttua. Lui non alza la polvere, non suda, sta dritto come un fuso ed è molto bello da vedere. Dicono si chiami Tim. Dietro un caos apocalittico. Turbo passa tra i primissimi tra urla di incitamento (ma quanto va Turbo?!?!?!). Poi Ghido, fermo, e infine Mario, in stile jogging rilassato. Gli manca solo una birretta in mano.

A turno tutti fanno il proprio giro, e riappaiono all'entrata del gazebo con sguardo perso e innamorato... facce sabbiose e occhi rossi che dicono: "posso fare un altro giro, posso girare io solo io per tutta la gara????". I giorni successivi i Lobi più labili di mente erano già decisi a presentarsi come solitari il prossimo anno. Tutti solitari, alè. Perché su quel tracciato, tra la terra e gli alberi, a sudare sulle salite o a scivolare lungo la discesa, io mi sono sentita felice, e come me credo ogni biker. Guardavo le mie gambe spingere, le scarpe bianche ormai rosse (bianche!!! racer!!!), le mie braccia sudate ricoprirsi di polvere e contrarsi durante la salita, sentivo la schiena piegarsi sotto lo sforzo ed ero felice. Felice di essere in quel luogo, di riuscire ogni volta a fare un metro di salita in più, di arrivare sulla cima e godere della vista del mare e del sole che si specchiava in esso, di vedere attorno a me altri con dipinta sul viso la stessa gioia. E poi lasciare la bici, più bella e glitter che mai, correre tra gli alberi, con le braccia che alla fine non riuscivano più a sopportare gli scossoni, con un senso di paura misto ad esaltazione che mi drogava, nel vero senso della parola. E io, che ho paura in discesa persino con la biammortizzata, non ho mai messo piede a terra, nemmeno di notte, nemmeno quando non vedevo nulla e nel toboga scambiavo, strillando, frasi sconnesse con una forte tedesca alle mie spalle. Arrivate al cambio, una volta ferme, ci siamo abbracciate ridendo come due cretine. E' stata una delle cose più belle di tutta la gara.

Avrei voluto non dormire tutta la notte, stare appallottolata sotto il gazebo ad ascoltare i deliri di Ed e aspettare le prime luci dell'alba ma la stanchezza e il freddo hanno vinto. Fino alle 5, quando mi sono svegliata in preda all'impazienza. La rosina scalpitava, io pure. Volevo saldare i piedi ai pedali con la fiamma ossidrica e non sganciarli mai più. Ho lasciato Martino appisolato in tenda e sono corsa a gambe levate verso la partenza.

La mattina, intorno alle 6, sulla salita più dura, in un momento di pace, con nessuno attorno, sentivo quasi le lacrime riempirmi gli occhi. Volevo fermarmi e ululare verso il sole basso all'orizzonte tutta la contentezza di essere lì. Il secondo giro della mattina ero indemoniata. Mi sembrava di volare, non mi sarei più fermata. Ero a casa, circondata da persone a cui voglio bene, che in quei giorni ho sentito di amare ancora di più, li ho visti belli più che mai, grata al mio corpo di avermi fatto apprezzare il percorso, di avermi portato dove volevo arrivare, stanca, in pace.

E poi sulle spalle di Spiedo, là in alto, leggera, guardavo intorno e pensavo che sarei rimasta ancora un po'... almeno qualche giorno... almeno qualche ora ancora.

A girare per sentieri con Martino e la ghost bike, Mario capitano coraggioso, Andrea ormai stregato dalla Frau, lo Zio night rider, Ghido guidatore ignorante, Limoncino, France, Ema peso piuma, Marcello e l’aspirapolvere, Turbo e la sua parlata milanese (ma come cavolo parla Turbo?!?!?!), Luke e l’insegnante di sostegno che lo seguirà dalla prossima gara in poi, quelle due meraviglie di Katrina e Isaac, Bob the man, Carletto a braccetto del nonno in un tripudio di luci, Mike rockabilly e Kera coi suoi ferri da maglia, Christoph, Cécile e Bastian svizzeri pazzi, Ed, che mi ha assistito come un babbo quando ero sconvolta per aver perso Alex, che passava troppo veloce, non mi si è impresso sulla retina, gli occhi sereni di Perse, Spiedo sua immensità e magnificenza.

Un Lobos Village sulle Manie, ecco quello che ci vorrebbe.


P.s.: grazie a Perse per la foto... sembro persino veloce...

Smile you're on TV !

Grazie ai ragazzi di 29 pollici ! http://www.29pollici.com/

AUGURI!!!!!



Mel e John si sono sposati! Vi ricordate che lui gli ha chiesto la mano in Brugiana lo scorso anno?

http://www.flickr.com/photos/19879802@N00/sets/72157618734073619/

Ora sotto a chi tocca...

ZAMPA


Dai Cimpi so che non è bello, ma ce la puoi fare... durerà poco! Forse...

THE QUEEN OF FINALE



Certo WikiWiki è fortissima, Ausilia pure, ma Lei, ha stregato anche i SuperGalattici Niner: le donne Lobiche sono di una classe inarrivabile!
Tutti ai suoi piedi!
Nota di demerito: l'abbigliamento di Alex non consono all'occasione.
Nota a margine: lo Zio e Mud ci sono sempre e non fanno nulla per non farsi notare!

Lunga vita ai Lobos ed ai loro amici (e pure ai loro nemici, nel caso ce ne fossero, peste li colga!!!)

26 maggio 2009

IDEE PER IL FUTURO



Il prossimo anno ci presentiamo a Finale così: questi sono australiani. Noi potremmo fare di meglio.

25 maggio 2009

Fede nunziale


ho trovato questa..........
http://www.purelycustom.com/p-166-5mm-jeweled-spacer.aspx

Good Job Man!!

Un bravo a Spiedo per le maglie e a Mud per l'idea! E un bravi e grazie a tutta la crew... Awesome!

Ho un'ammirazione sconfinata per loro...






Ma come fanno?!?

Buoni, Brutti, Cattivi, LOBI!!!!









Ringraziamo sempre Antonino Giuffrè per le foto!

24 maggio 2009

Confusione

Ho un sacco di confusione in testa e probabilmente anche nelle gambe e nel fisico. Single Speed o cambio e poi 29 o 26? Forse è solo la stanchezza, ora mi appisolo un attimo e medito, magari la notte porta consiglio. L'unica certezza: il divertimento, per cui grazie mille a tutti voi Lobos per la calorosa ospitalità.

21 maggio 2009

io parto...

...ci vediamo a finale!!! BUON VIAGGIO!!!

MODELLO A CUI TENDERE

Prendo a prestito una foto di Erik Boschman (http://www.erikboschman.com/) che avevamo già pubblicato 2-3 anni fa
Questo è un progetto non realizzato, ma che con l'estate merita una rivalutazione
Poi visto le ultime prese per il culo

compensazione




dopo due loschi individui e una bella biga...bisogna ristabilire gli equilibri!...la mia preferita!


seggiovia?

dopo la 24 ore di Finale, vi aspettiamo in seggiovia. Mi raccomando.
Una giornata Lobos tutti assieme a Sestola?
da sabato 30 maggio aperta tutti i weekend, e agosto tutta settimana.
Fatemi sapere.

le considerazioni sulla prova di questa azzurrona fatta domenica scorsa alla Doganaccia (Pistoia)
http://ormetv.blogspot.com/2009/05/intense-m6.html

p.s. io lo zio lo vorrei vedere con un mezzo del genere.

20 maggio 2009

Soapy moment ...

New Ed's Mantra is

Messenger wannabe...

PIUME E PIUMINI - ROSA E ROSINI

CHE NE DITE DEI COPRICAPI (Andrea pensaci)
Altra questione, la ragazzotta vestita di nero chi è ?

??????


indovinello:
1 - a chi appartengono queste due "gambette"?
2 - notate qualcosa di strano? se si cosa?


colpa della FRAU...


forse non è il luogo giusto, ma se mi fate la cortesia di passare voce.
prezzo 500 eurini... poi ne parliamo :-)

Si, è tutta colpa della Frau Blücher.

Turbamenti Giovanili...


Ema secondo te cosa rimane nella giovane mente di una situazione del genere?
(La foto me l'ha mandata il timido Tarantola che si vergognava a metterla sui stesso....)

FRANCIACORTA

…si tratta pur sempre di un giro in bicicletta che sarà mai!
Certo concordo con l’amico ignaro. Certo si tratta pur sempre di un giro in bicicletta, ma…
Le uscite lobiche hanno sempre qualche cosa di imprevisto ed imprevedibile che le traforma da semplici attività fisiche a momenti di conoscenza e di stupore.
Lo scenario nel quale si rappresenta l’evento è la Franciacorta, territorio compreso fra Brescia e il Lago d’Iseo, particolarmente noto per le sue uve preziose che dopo alchemici trattamenti (che lo Zio ha provato a spiegarmi…ne sa una più del diavolo) si trasformano in un bianchetto frizzantino di un certo pregio.
Ecco ho scoperto che l’approccio al vino dello Zio è lo stesso che applica alla ricerca dei telaisti in titanio: piccoli produttori di nicchia. Lui li conosce tutti. Tutti! Nessuno escluso.
Ecco mi è scappato lo Zio dalla “penna”. Non volevo, ma sepete che sono un cultore estremo dello Zio medesimo.
La Franciacorta, il suo territorio, è chiuso a sud dall’A4. Ci diamo appuntamento al casello di Rovato e poi via tutti al parcheggio antistante il cimitero per gli ultimi preparativi.
Il colpo d’occhio ha qualche cosa di apocalittico.
Mentre ci sono persone che compunte e dolenti, si dirigono verso i loro cari estinti ormai putrescenti se non polverosi, noi ci aggiriamo semi-nudi festanti e garruli, come mocciosi insensibili ai dolori del mondo.
Il colpo d’occhio è stonante: ci fosse una biciletta normale, una di quelle che si vedono normalmente, durante un giro normale. Ce ne fosse una normale, di bicicletta. Ad onor del vero c’è il Quartetto Americano (QA) che sfoggia alcuni mezzi più mainstream: “non si può guardare…” questo è il commento che si eleva quando il QA cala le bici dal mostrusoso Ducato.
L’Erotica, La Legnano, La Baronchelli, Le Merlin, La De Rosa, La Pensare Fare (prego?, what?, scussa?, che stai aaadddìììì) ecco tutte robe così. E queste sono le bici.
I ciclisti, che dire forse meglio tacere. La varietà delle bici si trasforma in pura anarchia. I vestiti ecco mi colpiscono gli addobbi. Nulla è lasciato al caso. Ancora il QA evidenzia che nel gruppo ci sono stati degli eventi passati che hanno prodotto delle deviazioni.
Come ormai è acclarato le singlespeed su strada non ci vanno più da almeno un secolo. Ecco alcuni di questi bizzarri ciclisti insistono ad andare per strade con biciclette ormai estinte. Si tratta di un fenomeno da studiare: forse si tratta di atavismo biciclico?
Ormai da molti anni si è solidificata una prassi operativa che orienta e seleziona il modo di “stare” nel mondo biciclico.
Il camelbak, ecco il camelbak su strada non è stato selezionato dalla dura legge darwiniana: forse la strada, o meglio il ciclismo su strada viene troppo condizionao da quello che fanno i Pro. Loro usano le borracce, i nostri no. Loro usano delle bici con i cambi, i nostri no. Loro usano il carbonio (dio mi perdoni per aver scritto una simile parola) i nostri no, anzi lo schifano come la massima espressione della massificazione neo-globale. Loro i Pro usano aderenti pantaloncini i nostri no, braghette corte o lunghe, preferibilmente lunghe, assomiglianti a semplici ed ordinari bermuda ma costruite e progettate alla NASA secondo gli ultimi ritrovati delle nanotecnologie.
Tu li indossi e immediatamente il perineo si trova in paradiso, come se fosse titillato da cento vergini devote. I Pro no questo non lo sanno e non non glielo diremo. La conoscenza non è per tutti. Guardate cosa è successo al povero Edipo e alla sua sete di sapere…
I Pro hanno le scarpette bianche rigorosamente protette dalla sovrascarpa in lattice, perché sai la penetrazione…si certo immagino, capisco, loro no. Ognuno ha un tipo di scarpa differente, e va ben, ma la molteplicità degli attaccchi pedale copre l’intero panorama della produzione mondiale. Questo rende pressoche impossibile che uno prenda per sbaglio la bici di un altro.
Tutto questo mostrarsi di umane differenze si realizza nel triste parcheggio del cimitero, mentre compunte coppie ormai prossime al trapasso vanno a pregare i loro antenati ormai putridi e polverosi.
Il parcheggio dopo qualche ora sarà nuovamente preso d’assalto dal gruppo ciclopedalante. E purtroppo, si riproporrà il problema che già si era proposto in quel di Modena: uomini nudi di età indefinità, ma non certo giovani, ne adonici, che mostrano le loro vergogne in pubblico in luoghi non adatti a tale pratica esibizionistica.
L’altra volta si trattava del parcheggio antistante l’area giuoco per bimbi del Comune di Castelvetro Modenese, questa volta è riaccaduto, difronte al cimitero del Comune dI Rovato.
Ecco questo è accaduto.
Lo Zio in questi casi fa oscena mostra di sé, in un tripudio di bollicine, polveri deodoranti, e scrosci d’acqua, manco fosse la Venere del Botticelli. Oddio le morbidezze della carne ci sono tutte, ma è decisamente più peloso.
Proviamo ad immaginare la faccia della vecchietta che, dopo essersi raccolta, in silenzio, sulla tomba dell’amato marito, esce dal camposanto e si trova di fronte la seguente scena. Provo ad immaginare alcuni pensieri della incauta vecchina.
Uomo non più giovanissimo che semi nudo si friziona la testa e il corpo tutto, immerso in un tripudio di schiuma, colpisce come un calcio negli stinchi la vecchia ottuagenaria.
Si ferma la poverina, ancora nella bocca le semplici orazioni rivolte alla tomba del povero marito deceduto molti anni prima; guarda senza vedere, si avvicina curiosa e tremolante.
L’uomo intanto continua le sue oscene abluzioni. Testa, collo, viso, una coltre bianchiccia e profumanta lo avvolge, poi le spalle, le braccia, le ascelle pelose.
La vecchina procede a scatti: due tre passettini, sulla spianata secca e polverosa, poi un brevissimo stop, barcolla quasi, sembra ubriaca, ma non lo è. Le gambette secche e fragili si contraggono, leggermente divaricate sostengono il peso di una visione inattesa. La borsetta stretta al petto, lo sguardo che cerca di vedere, di cogliere i particolari della visione. Intorno a lei si muovono figure inquietanti: altri umani semi nudi si aggirano nel parcheggio ormai vuoto.
Ma lei non li scorge, il suo sguardo è attirato dalla visione.
Provo ad allargare la visuale e abbandono per un attimo la vecchina. Lo scenario si complessifica.
Guardando meglio si potrebbe vedere un altro maschio caucasico non più giovanissimo, ma dalla notevole peluria, che si aggira per il parcheggio con un kimono rosso fuoco. Pare un samurai al ritorno dall’ennesima battaglia…passeggia fiero nel suo colorato es esotico abbigliamento, in attesa che la sua gheisha si prenda cura del corpo martoriato da decine di insonsulti,quanto inutili scatti.
La vecchina forse intravede la macchia rossa, quasi indefinita, ma non se ne cura.
E poi c’è sempre lui: Terrence Gene Bollea Ma questa volta non è solo, ha portato con sé alcuni suoi amici ma di questo non voglio parlarvi: ma della sua amica, ohh si devo parlarvi, di lei si deve parlare, ma a tempo debito.
Uomini e donne in una promiscuità di odori sudori afrori candori pudori…vabbè pensate di avermi compreso. E invece no, il dramma, anzi i drammi (umani) si consumeranno da lì a poco, ma…tempo al tempo: il parcheggio è il uogo dell’Amore, della Resurrezione delle Carni.
La nostra vecchina, Maria? Jole? Dosolina? Franca? non lo sappiamo riprende la sua lenta manovra di avvicinamento.
Lui il maschio igienista si sta fregando vigorosamente le braccia pelose per passare poi alle gambe, quadricipiti, ginocchia, polpacci, piedi, le mani sfregano rapide ed ignare.
La vecchina lentamente si avvicina all’uomo. Ormai tre forse quattro metri li separano.
Lui con gli occhi chiusi per proteggere le congiuntive dall’acido del sapone, inizia a strofinarsi vigorosamente la zona pubica. Si che male c’è uno si è fatto 82km in bicicletta, sono le ore 20 e si trova in un parcheggio di un cimitero al bordo dell’autostrada. Se deve essere doccia doccia sia. Accurata pulizia della zona perineale e vigorosissima ravanata agli attributi.
La vecchina avanza, meno tremolante, ha preso fiducia, non riesce ben a distinguere l’immagine che gli si palesa a pochissimi metri.
Ormai l’uomo ha finito la meticolosa insaponatura ed è passato al tripudio festoso del rischiacquo.
Capienti taniche di acqua di fonte, purissima, vengono rovesciate sulla massa muscolosa (?) la vecchina non ci vede benissmo una fastidiosissima cataratta la tormenta da anni. Il profumo inebriante della schiuma cola via in tumultuosi rivoli.
La veccchia di ferma: sente che il piede, martoriato dall’artrosi deformante, ha toccato il terreno umido.
L’acqua abbondantemente versata sul corpo ormai roseo e profumanto, è arrivata fino al piede della vecchina.
Il piede a contatto con la terra bagnata sembra risvegliarisi. Passano solo pochi attimi, i neuroni sensoriali scaricano il loro contenuto di desiderio all’ipotalamo. La vecchia sembra accartocciarsi come per schiantarsi sotto il peso di una pressione insostenibile.
Avanza più spedita, troppo, forse, inizia ad ansimare, il respiro si fa più veloce, il cuore incrementa le già alte pulsazioni.
Si trova a meno di un metro dall’uomo nudo e profumanto.
Si ferma a questo punto realizza che l’uomo nudo e profumanto è un uomo nudo e profumanto.
Si avvicina, protende la sua mano, la sinistra quella con la fede nuziale, si ferma, ritira la mano, con la destra sfila l’anello e se lo mette nella borsetta, ritende la mano ossuta verso l’oscena tumescenza e con un fil di voce dice: “posso lavarti la schiena bel ragazzone?”…

Tutti gli altri fanno finta di nulla e si dirigono rapidi e spediti al ristorante.

Si mi dice il caro amico che mi tritura i maroni, ma cosa c’entra tutto ciò con un giro in bicicletta?
Dimmi qualche cosa del giro.
Caro Amico: la stada era erta, a volte, altre meno, poi in certi momenti si faceva più piana, poi tornava erta, per poi scendere, a volte rapidamente altre volte con maggiore dolcezza. E poi c’erano delle curve, alcune a destra, altre a sinistra, a volte non c’erano curve ma solo brevi rettifili….ecco caro Amico questo è stato il giro, e molto altro. Devi farti paziente, i Giri Lobici vanno gustati lentamente…ma non ti par di sentire come un urlo di uomo che fugge via da un pericolo incombete…no forse era il verso di un’aquila che germisce la sua preda…ma non dire stronzate, un’aquila in Franciacorta, se la sarebbero già venduta da quel pezzo…impagliata!
Allora aspetto?…si si aspetta che ti dirò del ristorante e di alcune disavventure occorse al giovane Shogun in Rosso.

Tutti al Mare!


- 2 to Finale!

19 maggio 2009

Wicked Fat Chance

Tarantola ed il Liutaio al tramonto, in una fabbrica smessa di piastrelle, con una Fat Chance e la macchina fotografica...

parole
foto

PUSSY OF A BROKEN WHALE!!!!!!!!

DAI POTA....il concetto è: siate un pochino organizzati, capisco che LOS LOBOS e ORGANIZZATI non sono tanto compatibili come concetti! fate in modo di non venire a rompere i maroni a me!...semplice eh?!

18 maggio 2009

queste le squadre definitive di Finale 2009:

"THE GOOD"
- mud
- spiedo
- bob
- ghido
- milk
- jd
- zio
- fabrizio
- cecille
- beppe

"THE UGLY"
- cochese
- andrea
- alex adrenalina
- martino
- p.tiger
- katrina
- ema
- m. cleveland

BICICLISTA 12H LUNIGIANA "THE BAD"
- luke
- limoncino
- ed
- isaac
- perse
- turbo
- carletto
- bastian

i capitani (mud, cochese e luke/limoncino) sono pregati di organizzare loro e le loro squadre: logistica, trasporto, cibo (le bevande saranno comunitarie), tabelle di marcia in gara etc. etc....
tenete presente che da venerdì sarà disponibile sia la nostra area nel campeggio ferrin sia l'area sul percorso. se possibile (ho scritto ...se possibile...) limitiamo il numero di autovetture, sapete tuttti che putiferio c'è alle manie in questi 3 giorni...qualcuno (tutti lavoratori...) sarà già a finale da giovedì pomeriggio/sera....qualcuno si ricordi di inga...l'evento si preannuncia stratosferico e affollato, I LOBOS TIRANO DA MATTI, quindi cerchiamo di essere un attimo organizzati...fottuti bastardi!!!!

bottle opener

di tante cose si è parlato sabato durante lo splendido tour organizzato da limo, una cosa solo però va subito fissata: VENERDI' 19 GIUGNO PROLOGO DEL "TOUR DE FIDENS"....sul come, quando e perchè ci saranno futuri aggiornamenti! voi intanto segnatevi la data!

Fiandracorta Pics


Ho caricato du Flickr alcune foto inviatemi dal sempre gentilissimo Antonio Giuffrè del bellissimo giro di Sabato.

16 maggio 2009

Tour des Trois


Christoph mi segnala questa bella manifestazione, ci si potrebbe pensare che dite?


"...Infrasettimanale? Fra sempre gola, ma in un periodo così, credo che lavorare molto sia una fortuna.Quindi smettiamo di andare in bici durante la settimana, e facciamo i grandi.(è un azione di autoconvincimento anche per me)...."
SE TARARNTOLA SCRIVE ANCORA UNA COSA DEL GENERE SU QUESTO BLOG...GIURO CHE LO PICCHIO!!!!

15 maggio 2009

Ronde Extreme Ronde!

Altro giro....

Che dire...


Domani non posso esserci....... chi da un passaggio a Katrina?

14 maggio 2009

manca poco! are you ready motherf***er!!!!!



SO', DAI, POTA, CASSO, OSTI, ORCO DIAOL, SCAADURI' E SCAADURISTI......