29 dicembre 2008

ZAVAGLIO


Nessuna sfida, ma soltanto un nuovo giocattolone. Si chiama Zavaglio. Originariamente, lui lo Zavaglio, era un funzionario che procedeva all'inventario o alla spartizione di beni in caso di eredità o di una semplice vendita. Tutti gli oggetti venivano posti in questione, partendo da quelli di valore sino agli oggetti rotti e inutili. Proprio questi ultimi nella tradizione popolare emiliana vennero etichettati come "zavaj", ovvero zavagli. Da allora un oggetto di poco valore, considerato brutto e magari non perfettamente funzionale è lo zavaglio.

Quale migliore nomea poteva calzare la nostra avventura se non questa? Ruggine, serie sterzo da un pollice, incompatibilità tecniche che si contrappongono a nostalgiche passioni feticiste.
Biciclette abbandonate, brutte, danneggiate e dimenticate vedranno una nuova luce. Riletture, reinterpretazioni e sperimentazioni. Questo è il nostro zavaglio. Non solo vecchio e rotto, ma anche brutto e diverso. A metà tra un movimento di rinascita oltranzista della bicicletta dimenticata, e un circolo di artisti che cerca nella bicicletta un mezzo di sana espressione comunicativa.

Zavaglio e la sua azione debutteranno ufficialmente a RockVille, il 6 gennaio 2009.

28 dicembre 2008

Può andare?


26 dicembre 2008

Piccolo Spazio Pubblicità

Link: Fleg Master Tlpizza

24 dicembre 2008

Strange Little Girl

Le feste un po' ci deprimono. Oppure sono il freddo e la nebbia, qui giù in pianura.
Se Natale arrivasse in estate forse sarebbe meglio.
Vi dedico un video! E' una cover di una canzone del 1982, degli Stranglers, rifatta da Tori Amos, che sta al top delle mie preferenze musicali.
C'è il lupo!! Buon Natale, Buon Anno, quello che volete...

Buon Natale !?!


23 dicembre 2008

Demonio bicefalo

Non ho parole...

22 dicembre 2008

COMPITI PER LE VACANZE



Io in vacanza a rompermi i maroni dai parenti e voi in giro a pedalare arzilli e felici come lontre in amore.
Non mi resta che il lavoro teorico, in preparazione delle lezioni gravitazionali che il Tarantola mi ha promesso.

LE CURVE

di Daniel Naftali

Saper affrontare nel modo più corretto una curva non è utile solo ai corridori di DH. Anche un biker non agonista, che va in bici per divertirsi, sapendo affrontare correttamente una curva potrà scendere con maggiore sicurezza e con maggiore disinvoltura.

La tecnica base è sostanzialmente uguale per ogni tipo di curva condotta (in appoggio su sponde, in piega in piano e su contropendenze). Per altri tipi di curve su terreni smossi (curve trialistiche e curve da affrontare a velocità molto basse) ci sono delle tecniche molto diverse, che tratteremo in altri articoli.

Iniziamo quindi con le regole di base:
1) non si frena mai in curva. Al limite sono concesse delle correzioni col posteriore. La frenata va fatta in ingresso e poi la curva va condotta.

2) se c’è un appoggio tipo una canalina, una piccola sponda può essere utile sfruttarla. Imparare a studiare una linea è molto importante. Affrontare una curva in appoggio, anche se l’appoggio è minimo permette di affrontare la curva con più velocità e con maggiore sicurezza.

3) fondamentale è il corretto bilanciamento dei pesi. Il peso non va ne troppo avanti, ne tantomeno troppo indietro. Il corretto bilanciamento dipende da molti fattori (tipo di terreno, tipologia di bici, pendenza, ecc) ma tendenzialmente un peso al 60% sull’anteriore è il corretto bilanciamento per affrontare una curva.

Passiamo ora alla parte tecnica.

Come impostare la curva: la tecnica di piega.
Una piega corretta va impostata spostando il baricentro verso l’esterno (...)
Il bacino va spostato esternamente verso la perpendicolare del pedale. Questo per fare si che il baricentro si sposti verso il piano perpendicolare al terreno passante nel punto di appoggio ruote (il che tradotto in termici pratici significa maggiore carico sulle gomme e maggiore grip). Cosa molto importante da ricordare è che il peso sul pedale esterno gestisce il grip del posteriore.
Con il braccio interno bisogna esercitare una forte pressione sul manubrio. Questa spinta verso il basso ha la funzione di caricare la ruota anteriore (come sempre vale la regola maggiore carico=maggiore grip) e di controbilanciare la spinta sul pedale esterno. La bici si trova quindi in una posizione molto più inclinata rispetto al corpo del biker.
Il peso come possiamo vedere è piuttosto avanzato, per caricare il più possibile l’anteriore. Questo è molto importante. Infatti dobbiamo ricordarci della regola d’oro: “Se ti scappa la ruota anteriore, al 99% sei per terra. Se ti scappa il posteriore è invece più facile da riprendere (è molto più semplice controllare una derapata)”.
Una volta capito come impostare la curva, passiamo alla fase successiva: come affrontare la curva.
Il segreto per affrontare le curve in velocità consiste nel “pompare la bici“. Pompare la bici significa letteralmente schiacciare la bici verso il suolo mentre si affronta la curva. In questo modo le ruote avranno un carico piuttosto elevato (peso + spinta di braccia e gambe verso il basso) e quindi più grip.
Nella fase di uscita invece si sfrutta la riestensione delle sospensioni, che nella fase di spinta si erano compresse, per guadagnare energia cinetica e quindi velocità. Infatti l’energia che si trasmette nel comprimere la bici, viene rilasciata in fase di uscita dalle sospensioni. Grazie a questa tecnica è possibile uscire più forte della velocità con cui si è entrati, senza dover pedalare.
Facciamo un esempio pratico: prendiamo in considerazione una curva a sinistra. Avvicinandosi alla curva bisogna frenare e impostare la corretta velocità di entrata. Ormai la curva è davanti a pochi metri. Ci si deve schiacciare sulla bici, con gambe e braccia flesse. Una volta impostata la corretta posizione per affrontare la curva (piede esterno in basso, bacino in fuori, peso ben bilanciato), entrando in curva bisogna riestendere braccia e gambe in modo da comprimere la bici verso il terreno. Le sospensioni si comprimeranno. Nella seconda metà della curva, sarà quindi possibile sfruttare la riestensione delle sospensioni per acquisire velocità. E’ un movimento molto simile alla curva a sci paralleli, per intenderci.

Ovviamente la tecnica in teoria sembra molto semplice, ma in pratica imparare ad affrontare una curva nel modo ottimale richiede moltissima pratica. Il segreto è sempre quello di andare per gradi. Prima provare il movimento a velocità ridotta per poi man mano aumentare sempre più la velocità. Ricordiamoci che nessuno “nasce imparato”. Il segreto per migliorare è provare e riprovare, cercando di mettere in pratica la teoria.

Hors Categorie !

Le due foto sotto sono state scattate a pochissimi minuti di distanza ! (secondi!)





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LOBOS SUPER PRIDE

...non poteva che andare come è andata.
Mentre cercavo di pensare a cosa scrivere mi è tornata in mente un'immagine di qualche mese fa.
Era maggio e mi trovavo a Finale alla 24h.
In un momento di pausa mentre passeggio pensando ai fatti miei mi imbatto nel ritrovo del Team Nasa.
Tre bici appese, la quarta stava dando spettacolo in gara. Un ragazzo su di una brandina, l'altro, con una barba rabbinica inquietante, seduto con in braccio un bimbo di pochi mesi. Vicino a lui seduta una ragazza intenta a sistemarsi la maglietta: aveva appena finito di allattare.
Ecco il Toga Party di sabato mi ha fatto tornare alla mente questa visione.
Mi vien da dire che tutto si tiene.
I bambini che sciamo felici e gli adulti tornati bambini che se la sgodazzano con toghe, corone d'alloro e mirabolanti outing dello Zio.
Questo è uno spirito prezioso che non va perso, mi dico.
Mia figlia che felice come solo i bambini sanno esserlo, alle 23 sfinita, cerca Ilaria per salutarla, ecco a me pare che in questo in tutto questo ci sia una scheggia di felicità per la quale si possa dire che vale veramente la pena stare su questa cazzo di terra, nonostante tutto.
Lunga vita ai Lobos e ai loro cuccioli.

Togallery



Finalmente dopo ore di upload è pronta la gallery su Flickr: http://flickr.com/photos/13689476@N04/sets/72157611442452351/ enjoy!



Cari Lobos,
ancora una volta mi avete lasciato senza parole. Perché, a parte la meraviglia del mezzo, non so davvero esprimervi la gioia, la gratitudine, l'emozione che provo nel pensare che abbiate fatto questo per me.
E' stata una serata fantastica, per la felicità di ritrovarsi e divertirsi, stare insieme con quella allegria smisurata e un po' folle che solo voi, insieme, riuscite a darmi. Siete straordinari.
Grazie.

"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!" E rise ancora. "E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai: "Sì, le stelle mi fanno sempre ridere!" e ti crederanno pazzo. "T'avrò fatto un brutto scherzo..." E rise ancora. "Sarà come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere..."
Antoine de Saint-Exupéry

21 dicembre 2008

Shout !







20 dicembre 2008

PAROLA D'ORDINE

DA DOVE SEI?

Ciò da dove sei?
Ti, da dove sito, ti?
Da dove situ, ciò?
Ciò da 'ndove 'sè che te si?
Ciò 'ndove 'sè chel xè da 'ndove?
Lu 'ndo l'è ch'el'è lu, ciò?
Ciò, da 'ndo l'è lu?
Da 'ndè ch'el vien, ciò?
Da onde vienlo?
Ciò, da dove 'selo elo?
Da dove ti vien, ciò?
Ti 'sè da 'ndove, ciò?

Manca poco..

19 dicembre 2008

NATALE NOIR




Fra le tante cose che in tana ieri sera sono emerse, e di cui posso parlare, ci sono le letture.
Lo Zio mi ha fatto ricordare una passione sotterranea che negli anni si è andata consolidando: il noir.
Genere poco praticato in Italia, ma in grande crescita.
Per il Santissimo Natale avrei da proporvi due autori italiani di indubbio valore e classe: CARLOTTO e DE MICHELE.
Del primo consiglio di divorare al più presto magari il 24 sera prima della cena d'ordinanza, La verità dell'alligatore, per poi devastarsi definitivamente il 25 dopo pranzo con Nessuna cortesia all'uscita. Se poi resistete allora per il 26 Il mistero di mangiabarche vi sconquasserà definitivamente.
Del secondo invece consiglio di gustare con più lentezza, diciamo dal 27 tarda mattinata, al 5 sera, il monumentale Scirocco. Ecco sono certo che dopo queste letture non sarete più gli stessi. E garantisco un elevamento dello fight spirit per la prova del 6 genanio.
Vorrei dire altro ma il codice etico morale mi impedisce di rivelare esperienze che pochi umani hanno fatto, ma che molti sognano di fare e che Lui ha fatto.
Solo tre parole: Zio for President!

OCCHIO ALLA POMPA



Ieri ho visto con sommo piacere che il prezzo della benzina ormai si avvicina all'euro tondo tondo.
Nella mia beata bovina ingnoranza mi dico evvaiiiii cazzo, si fottessero emiri, sceicchi, boss russi e sudamericani.
Passano le ore e il destino marrano mi mostra il conto con le parole di Chicco Testa.
Scopro che la riduzione repentina ed imponente del prezzo del greggio è una iattura.
E ora vi svelo il perchè.
Punto primo: il prezzo relativamente alto del petrolio stimola gli investimenti per la ricerca di nuovi giacimenti e rende profittevoli, sì così dice Testa, giacimenti dai costi di estrazione troppo bassi. Tutto ciò stimola la crescita del PIL mondiale.
Punto secondo: il prezzo elevato del greggio rende interessante la ricerca e quindi l'investimento in fonti alternative.
Ergo prezzo basso, problemi per i produttori di pannelli solari, che hanno già rivisto al ribasso le loro proiezioni di fatturato per il 2009. Ma si pongono anche problemi di gestione e controllo dell'inquinamento.
Viviamo in un mondo molto complesso. Piccole gudurie locali alla pompa, possono trasformarsi in grandi problemi globali.
Anche eccedere con la bicicletta può alla lunga avere effetti nefasti in termini sistemici.
Sono perplesso e turbato.
Corro a baloccarmi con il gioco di Andrea.
Il post non ve lo volevo dire ma, ve lo dico, è stato ispirato da alcune dichiarazioni in tana dello Zio. Di altre ho promesso di non parlarne. Ma ci sono stati, ieri sera, outing dal peso specifico ELEVATISSIMO, E-L-E-V-A-T-I-S-S-I-M-O.

Venerdì, il giorno del Signore..



18 dicembre 2008

Gen. Perversion



I'm back!





Sono tornato..Vi lascio un pomeriggio e solo biciclette? Dai da bravi, queste sono due paia di Jimmy Choo!!
State seri.

17 dicembre 2008

400 !


Ma vi rendete conto? 400 post in un anno (che non è ancora finito tra l'altro) sono un'enormità!

Chi lo avrebbe mai detto 3 anni fa che il nostro forum sarebbe arrivato a una tale mole di movimento?

Certo alcune volte il contenuto dei post è evanescente a dir poco ma quanti argomenti interessanti, quanto curiosità e vivacità anima il nostro branco di lupi?

.... son soddisfazioni.

Quarta Elegia romana

Devoti siamo noi amanti, adoriamo in silenzio tutti i dèmoni,
ci auguriamo ogni dio, ogni dea a noi propizi.
Così siamo simili a voi, vincitori romani! Agli dèi
di ogni nazione del mondo voi offrite dimora.
Li abbia espressi l'Egizio, rigidi e neri, da basalto
antico, o il Greco, candidi, attraenti dal marmo.
Ma non cruccia gli eterni se noi preferiamo
spargere incenso pregiato a una delle divinità.
Sì, siamo lieti di dirvelo: consacriamo la nostra preghiera,
il nostro quotidiano servizio a una più che ad altre.
monelli, allegri e seri celebriamo feste segrete
e il silenzio si addice a tutti gli adepti.
Con imprese atroci vorremmo attirare le Erinni
sulle nostre tracce, senza temere la dura sentenza
di Zeus che ci forza alla ruota in moto o alla rupe,
ma non sottrarre l'animo al servizio di gioia.
Questa dea si chiama Occasione; imparate a conoscerla!
Spesso vi si rivela, sempre in figure diverse.
Sarà forse figlia di Proteo, generata con Teti,
la sua mutevole astuzia ha ingannato più di un eroe.
Così la figlia inganna l'inesperto, il timido:
deride chi è assopito, passa in volo accanto a chi è sveglio;
le piace darsi all'uomo rapido, attivo
questi la trova docile, giocosa, tenera e amabile.
Anche a me apparve un tempo, ragazza bruna, i capelli
le cadevano scuri e folti sopra la fronte,
riccioli corti s'inanellavano intorno al collo grazioso,
i capelli sciolti si attorcevano alla scriminatura.
Non potei disconoscerla, ghermii la fuggente, e subito
mi rese abbraccio e bacio con docile amore.
Come ne fui felice! - Ma silenzio, il tempo è passato,
e intricato io sono, trecce romane, da voi.

Johann Wolfgang Goethe

Nomi



Pomeriggio inutilmente consumato al lavoro.
Ho come un flash, non so spiegarlo, forse il post dello Zio, forse la noia che spinge il ricordo in lidi più caldi...
Tant'è che il flash incide sulla neocortex il nome ancillotti.
Vado e cosa trovo.
Moto d'altri tempi, i miei tempi (parecchi amici andavano a "pistonare" con le Ancillotti), bici del nostro tempo?
Il gorgo gravitazionale è ormai prossimo al delirio.
Abbiate pazienza, sono giornate tristi e faticose, a volte i ricordi assalgono la mente come irochesi incazzati!

PER EMA, SOLO PER EMA

In ordine casuale, un regalo ad EMA, visto che vuole sfidare la gravità, almeno che lo faccia alla grande
Chiedo venia a Ghido per averlo in qualche modo citato













SORBOLE




Oggi pausa pranzo consumata presso il self service "44 piatti" di Cremona.
Arrivo alla cassa e noto un avviso.
Carta intestata IDISU. Si tratta dell'ente che gestisce il diritto allo studio a Cremona.
Sull'avviso leggo: dal 22 dicembre al 6 gennaio il servizio mensa per gli studenti universitari è sospeso, i buoni mensa non sono più validi.
Ecco ho pensato siamo in recessione.
Poi ho anche pensato che quelli dell'IDISU sono dei pidocchiosi.
E forse pure ignorantissimi: come spiegare allo studente israeliano che per il Santissimo Natale se vuole mangiare deve andare al ristorante o cucinarsene da sè.
O forse bisogna pensare che Cremona è sommamente provinciale, fiera di esserlo, e che quindi se ne fotte delle sfumature: chiudono le scuole, l'attività accademica è sospesa, ergo lo studente non esiste più.
Facendo due conti quanti studenti fuori sede possono rimanere a Cremona: 10, 15, 20. Fanno al massimo 40 pasti al giorno per 15 giorni 600 pasti. Contando che una quota lo studente comunque se la paga avranno risparmiato 3000/5000 euri. Se va bene.
Scusate quando mi prende così: per pochi minuti ho rivisto il sole poi più nulla solo nuvole.
Sto per rispolverare il Garant del nonno, rubo una Ibis e torno in montagna...

16 dicembre 2008

ORMONI



Ogni volta che mi avvicino al magistero poetico di S.B. dentro di me succede qualche cosa di brutto che non riesco a comprendere. E mi vien voglia di menare le mani...

POETI

Io ci provo.
Da pochi giorni è in libreria l'ultima fatica poetica di S.B.: "Fra le tue braccia", presumo edito da Mondadori.

Piccolo succoso anticipo:

Senso di insensatezza
Assaporo una fine
Irreale smarrimento.

Io mi fermerei per non interrompere il meraviglioso momento riflessivo che penso di avervi donato.

Salvaci tu!




Mi buco la lingua: sarò desensibilizzato?

15 dicembre 2008

Mick is Evil !




Ecco cosa mi ha scritto nella mail di oggi: Having corrupted Northern Italy with the way of the singlespeed, 96er etc - I now bring you the next niche that you must all obey - 2 speed with coaster brake (no shifter cables required):-http://hubstripping.wordpress.com/
Alison's old singlespeed is soon to become Alfine powered. I have built the wheel, just need to modify the dropouts in a milling machine.


E' il nostro Guru non c'è niente da fare....

Sono io. Non vi faccio pena?

CULTURE



Certo Dante, gli Allori, i Miti, ma vogliamo parlare del popolo aborigeno vessato dal potere plutocratico delle multinazionali, ne vogliamo parlare?

Dante disse: "Toga! Toga!"


Secondo la mitologia greca, la ninfa Dafne fu trasformata nell'alloro per sfuggire al dio Apollo che di lei si era invaghito e la inseguiva eccitato. Apollo non è riuscito a fare sua la ninfa, come i fulmini non riescono a colpire l’alloro secondo la credenza popolare. Forse per ciò i poeti cercavano di cingersi la testa con una corona d’alloro: per sopravvivere alle tempeste dei fulmini interni della attività creativa, e ai fulmini esterni della socialità coattiva.