23 aprile 2012

Musica, maestro




Ci voleva un maestro, un direttore d’orchestra per portare a termine questa Liegi.
Si doveva avere l’abitudine a confrontarsi con una numerosità d’elementi di Mahleriana memoria.

Il susseguirsi di ascese e discese senza sosta alcuna, gli elementi pervenuti lì apposta per rendere martiri i partecipanti e l’alba e il tramonto congiunti dalla partenza all’arrivo, hanno reso epico un percorso di fronte al quale inchinarsi, per portarne rispetto.


Liegi – Bastogne - Liegi, andata e ritorno. In musica.  



6 commenti:

France ha detto...

massimo rispetto

bravo martino, tutti si sono comportati onorevolmente

spiedo ha detto...

Paolo ha due mani emozionanti sulla tastiera, è stato un momento magico di quelli da ricordare.

Bellissimo post Martino!

spiedo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Borz ha detto...

il pianista sull'ocenano.. di sofferenza e fatica!!!! grande paulo!!!!

cochese ha detto...

Pianista per sempre!! Che momento e bravo Martino che ti sei messo alla prova con coraggio!!

ghido ha detto...

mani magiche, davvero magiche