10 gennaio 2009

A FABER

L'11 gennaio del 1999 Fabrizio De Andrè muore di tumore a Milano.
Per il mio sentire uno dei cantautori più grandi che abbiamo prodotto.
Per chi lo ha amato c'è poco da dire, per gli altri spero che se ne possano innamorare:

Creuza de mä

Umbre de muri muri de mainé
dunde ne vegnì duve l'è ch'ané
da 'n scitu duve a l'ûn-a a se mustra nûa
e a neutte a n'à puntou u cutellu ä gua
e a muntä l'àse gh'é restou Diu
u Diàu l'é in çë e u s'è gh'è faetu u nìu
ne sciurtìmmu da u mä pe sciugà e osse da u Dria
e a funtan-a di cumbi 'nta cä de pria
E 'nt'a cä de pria chi ghe saià
int'à cä du Dria che u nu l'è mainà
gente de Lûgan facce da mandillä
qui che du luassu preferiscian l'ä
figge de famiggia udù de bun
che ti peu ammiàle senza u gundun

E a 'ste panse veue cose ghe daià
cose da beive, cose da mangiä
frittûa de pigneu giancu de Purtufin
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi

E 'nt'a barca du vin ghe naveghiemu 'nsc'i scheuggi
emigranti du rìe cu'i cioi 'nt'i euggi
finché u matin crescià da puéilu rechéugge
frè di ganeuffeni e dè figge
bacan d'a corda marsa d'aegua e de sä
che a ne liga e a ne porta 'nte 'na creuza de mä

7 commenti:

ghido ha detto...

Chi va dicendo in giro
che odio il mio lavoro
non sa con quanto amore
mi dedico al tritolo,
è quasi indipendente
ancora poche ore
poi gli darò la voce
il detonatore.

Il mio Pinocchio fragile
parente artigianale
di ordigni costruiti
su scala industriale
di me non farà mai
un cavaliere del lavoro,
io sono d'un'altra razza,
son bombarolo.

Nello scendere le scale
ci metto più attenzione,
sarebbe imperdonabile
giustiziarmi sul portone
proprio nel giorno in cui
la decisione è mia
sulla condanna a morte
o l'amnistia.

Per strada tante facce
non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza
si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia
per non piangere da solo,
io sono d'un altro avviso,
son bombarolo.

Intellettuali d'oggi
idioti di domani
ridatemi il cervello
che basta alle mie mani,
profeti molto acrobati
della rivoluzione
oggi farò da me
senza lezione.

Vi scoverò i nemici
per voi così distanti
e dopo averli uccisi
sarò fra i latitanti
ma finché li cerco io
i latitanti sono loro,
ho scelto un'altra scuola,
son bombarolo.

Potere troppe volte
delegato ad altre mani,
sganciato e restituitoci
dai tuoi aeroplani,
io vengo a restituirti
un po' del tuo terrore
del tuo disordine
del tuo rumore.

Così pensava forte
un trentenne disperato
se non del tutto giusto
quasi niente sbagliato,
cercando il luogo idoneo
adatto al suo tritolo,
insomma il posto degno
d'un bombarolo.

C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali.

Ma ciò che lo ferì
profondamente nell'orgoglio
fu l'immagine di lei
che si sporgeva da ogni foglio
lontana dal ridicolo
in cui lo lasciò solo,
ma in prima pagina
col bombarolo.

Ilaria ha detto...

Emaaaaaaaaa..... io continuo a pensare che i Lobos abbiamo sempre avuto legami inconsci, che non sapevano di avere e che piano piano vengono alla luce.
So a memoria tutte le canzoni di De Andrè, a dodici anni (dovevo ancora compierne tredici...) ero in terza fila al concerto del Tour di Nuvole. Nel '98 ho visto l'ultimo concerto, prima che il tour di Anime Salve venisse interrotto.
C'è una frase di Fossati su De Andrè che mi piace moltissimo: "Giornate intere di bonaccia, calma quasi piatta, e poi improvvise scosse elettriche con rincorse verso l’alto o verso il basso. In alto lo spirito filosofico e in basso il fondo dei garbugli umani. Secondo l’umore, secondo la giornata. Troppo terribilmente intelligente per definirlo un buono. Ma quest'ultimo era il Fabrizio che preferivo."

Anonimo ha detto...

Mentre scrivevo il post, ho cancellato una frase relativa a Fossati, mi pareva eccessiva. L'hai messa tu, va bene così anzi meglio. Faber uno dei più grandi e in sua compagnia, ancora vivente vivadddddio, c'è Fossati: entrambi liguri entrambi di Genova, come Lauzi.
@Ghido: non potevi che citare quella canzone, il solito eversivo bombarolo.

ZIO PIPPO ha detto...

Dire qualcosa su Fabrizio non è facile.
Dalla nostra adolescenza in poi era parte di noi almeno la parte del disincanto, la parte della ricerca della verità, la parte della giustizia sociale

Non è facile dire qualcosa

ZIO PIPPO ha detto...

La parte della ricerca dell'amore

gallinarandagia ha detto...

ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona durante la lavorazione di un suo lp nel 1981,nella sala di incisione dove lavoravo, grande pesona anche dal lato umano.

BOB ha detto...

Titanino = ecco un altro esempio della correttezza del "Teorema di Kevin Bacon"...