Basta non pensare alla bicicletta come lo si è sempre fatto. E cercare nelle sue parti e nell'andamento delle sue linee uno spazio che possa ospitare le nostre visioni. E' in fondo un attrezzo che ci veicola nello spazio e nei pensieri ed al quale dovremmo essere devoti. Una riflessione lisergica, che può apparire deviata ma che vi sarà più chiara osservando le opere di questo artista giapponese.
Noi di fronte ad un attacco manubrio abbiamo impulsi di azione sportiva o di possesso consumistico. Lui vede oltre.
http://www.ko5.jp/
4 commenti:
E' un oltre che non mi entusiasma. Andrò a vedere.
opss... ho schifato Ema :-)
orpo ma quei cosini sull'attacco manubrio sono spermatozoi!?!
No non mi hai schifato.
Avendo fatto arti marziali per molti anni, ho una certa conoscenza della cultura giapponese. E mi pare che l'operazione sia un po' brignalesca: manca di sintesi, mi pare un'idea superficiale, a perte gli aspetti estetici. Però dico così guardano due foto senza rifletterci troppo.
Sarebbe interessante chiedere all'artista il suo punto di vista.
ema
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