23 maggio 2013

A Paz



Ventitré maggio del 1956 nasceva a San Benedetto del Tronto Andrea Pazienza.
Morirà 32 anni dopo.
Per me, adolescente brufoloso, appassionato di fumetti, fu una scoperta importante e sconvolgente.
Restano i suoi disegni, le sue illustrazioni, il suo nodo di narrare un'epoca.
A quel tempo leggevo molti fumetti francesi: Kaza, Moebius, Bourgeon, e poi i sudamericani: Munoz, Sampayo, Breccia, le avventure di Corto Maltese, e poi la scoperta di Pazienza, Scòzzari, Liberatore, Tamburini, Igort, e ancora altri della "scuola bolognese". Svettava su tutti la forza narrativa di Pazienza. Poi più avanti incontrai Pier Vittorio Tondelli, ma ero già più grande: le storie disegnate cercavano nuove parole per raccontare la vita.
Pazienza rimane nella mia memoria come un grandissimo disegnatore, capace di raccontare, anche in poche tavole, un'Italia meno dicibile, spesso oscura, violenta, tragica, sommamente romantica.
Un saluto a Paz!

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