01 agosto 2009

DECORO: una definizione antica

Nel 1548 il pittore veneziano Paolo Pini illustra alcune regole di condotta che, secondo lui, dovrebbero illuminare e guidare la vita di un Artista, di un vero Artista.
Scrive il Pini: "E sopra il tutto aborrisca il pittore tutti li vizii, come l'avarizia, parte vile e vituperosa nell'uomo, il gioco pernizioso e forfantesco, la crapola, madre dell'ignoranza e dell'ozio; né vivi per mangiare, ma si cibi sobriamente per sostentazione propria; schiffasi d'usar il coito senza il morso della ragione, qual è parte che debilita le potenzie virili, avilisce l'animo, causa malencolia et abbrevia la vita; non pratichi persone vili, ignoranti o precipitose, ma la sua conversazion sia quelli da chi si può imparare et acquisire utile et onore. Vesti onoratamente, né mai stia senza un servitore; usi tutte le comodità che può e che sono fatte per l'uomo".

Mi domandavo: il Toga Party rientra nella crapola?

3 commenti:

ghido ha detto...

Assolutamente NO!

PS "mai stia senza un servitore; usi tutte le comodità che può e che sono fatte per l'uomo"...

spiedo ha detto...

Le comodità sono decorose!

Ilaria ha detto...

Emaaaaaaaaaaaaaaaa..... è materia mia e quindi qui devo fare la maestrina:
Paolo PinO, Dialogo sulla Pittura, 1548.