20 aprile 2010

Al Limite

-Nome prego: Emanuele Bruno; -Cognome: Gandolfo.
Consegno la tessera UCI.
La signorina scartabella un pacco di fogli, scrive i miei dati e mi consegna la liberatoria. Firmo e aspetto.
-Vai a quel tavolo, che ti danno il chip e il pacco gara.
-Grazie!
Penso al pacco gara, gli assoni delle mie pochissime cellule cerebrali attive iniziano una danza panica, urla di gioia indescrivibili squassano le meningi.
In questo stato estatico mi avvio garrulo verso l’agognato dono.
Mi sposto all’altro tavolo, consegno il primo foglio e aspetto.
Mi danno il chip e si requisiscono definitivamente la tessera UCI insieme alla solita cauzione.
Ho un primo segnale di un’incipiente diverticolite.
Perché! Strano, è normale, vai in un posto ti chiedono chi sei e cosa fai lì e se hai il titolo per farlo, e poi si prendono un pezzo di plastica con foto e dati sensibili.
Forse mi dico si tratta di una strategia per aumentare la probabilità che le persone riconsegnino il chip, visto che perdere 10 euri va bene, ma privarsi della tessera che permette di partecipare alle garette domenicali può far male.
Forse insisto, mentre il dodicesimo diverticolo inzia a pulsare con più vigore, il “sequestro della tessera” non è altro che un indizio che si sta entrando in un mondo a parte.
Si viene privati, temporamenamente della propria identità, per assumerne un’altra, nel migliore dei casi. Nel peggiore si è condannati all’anomia. Brutta storia penso, bruttissima.
Sono lì al tavolo dei chip che contemplo questi pensieri e sento una voce di donna che mi invita perentoriamente ad agire.
-Il chip te lo devi mettere adesso, qui e davanti a me!
-Prego?!
Fatico a riemergere dai fumi dei miei pensieri, ma sento che il tredicesimo diverticolo si è formato.
-Si il chip te lo devi mettere adesso, qui e davanti a me!
-What?!
Ritorno in me.
-…e perché devo fare una cosa del genere?
- per evitare che poi ve lo scambiate il chip!
- ehhh, ci scambiamo cosa?
Il tredicesio diverticolo sta ormai gocando a briscola, in coppia, con il quattordicesimo diverticolo.
Eseguo l’ordine, mi metto il chip e torno da dove ero venunto.
I passaggi sono così articolati: “sequestro dell’identità”, brevissimo momento di crisi e poi nuova identità.
Pochi minuiti e bisogna riconfigurare il proprio essetto mentale.
Sono stato obbligato, penso, a fare un’azione per me senza senso ma l’ho fatta.
Non sono per nulla sereno.
Nella mia vita civile una sola istituzione si permette di sequestrare temporaneamente la mia identità: il carcere.
Strano mi dico, cosa c’entra il carcere con la 24h di Cremona. Non saprei dire, ma l’analogia si pone evidente.
Si pone in modo ancora più evidente quando mi invitano a fare un’azione che dovrebbe evitare il rischio di commettere azioni fraudolente.
Straniamento, forte senso di vertigine, il quattordicesimo diverticolo scende a bastoni, boom, si becca un vaff sonoro dal suo compagno di squadra il tredicesesimo diverticolo.
Si mi dico io sono qui per farmi un giretto in bici e passare qualche ora piacevole con degli amici. Mi dico. Ma mi devo dire che forse non tutti sono lì insieme a me per farsi un giretto in bici con gli amici.
Vengo trattato come uno che potrebbe commettere azioni illecite come scambiarsi un chip. Penso tre cose. La prima quella che mi fa più male: non ho capito dove mi trovo.
La seconda l’organizzazione è una struttura paranoica e si copporta di conseguenza. Possibile! Meglio assecondare.
La terza: ci sono stati episodi di scambio di chip e allora l’organizzazione è corsa ai ripari. Se possibile mi sento ancora peggio.
Sento Bernardo il neurone più anziano che mi è rimasto che inizia ad innervosirsi.
Penso a persone come me, umani, genitori di figli minorenni, lavoratori onesti, magari moderatamente evasori, con una moglie, degli amici, dei vecchi genitori da accudire, penso a tutto questo e provo a pensare a queste persone che si scambiano i chip, si mi immagino il tipo che consegna il suo chip a mazinga z che fa il giro in due minuti netti mentre lui con il prezioso profilattico, omaggio birichino dell’organizzazione, si accoppia voluttuosamente con la serie sterzo di ultima generazione in fantacarbotitanato.
Si penso alla scena e mi vien da sorridere, e intanto mi incammino verso il Lobos Village.
Mi guardo in giro vedo facce come la mia, corpi più o meno atletici, sento voci, vedo persone che parlano che preparano le loro bici che sistemano le brandine per la notte. Vedo la scena del tipo che stantuffa nella serie sterzo di ultima generazione mentre mazinga z fa il tempo con il suo chip. Mi vien da sorridere, ma anche da chiedermi che ci faccio qui, io. Un reclusorio, privato della mia identità e trattato come un potenziale truffatore.
Tutto ciò è profondamente indecoroso.
Sento il chip che pulsa alla caviglia, vorrei strapparlo e buttarlo via, ma poi penso che non mi ridarebbero la tessera UCI, che è rossa di un rosso molto bello. E allora desisto, penso anche che se buttassi via il chip poi dovrei subire un processo pubblico nel quale tutti direbbero che ho barato, che ho tradito lo spirito della 24h di Cremona, che sono una merda d’uomo, non potrei più guardare mia figlia, perderei gli amici, tutti sputerebbero a terra al mio passaggio, tutto per un fottuto chip di merda. Verrei espulso da Cremona e mandato a Stagno Lombardo in esilio a zappare la terra senza sosta per anni. E tutti passando diranno ai loro figli: “ ecco lo vedi quello là è uno di quei pezzi di merda che si scambiano i chip, è un truffatore un reietto una merdaccia da cui tenersi lontani!” Ecco questo direbbero. Un colpo non forte ma inatteso mi riporta al presente, mi giro è Giulio Tremonti che mi chiede conto dell’Unico 2009. Scappo a gambe eletave urlando frasi indicibili.
Il chip pulsa e stringe la caviglia. Fa male!
Sono arrivato ormai al Lobos Village mi avvicino e vedo da lontano una sedia da regista, seduto mollemente adagiato su di essa un uomo occhi chiari, capello fluente atteggiamento molto blasé, in attesa, guarda l’orizzonte. Non possono esserci dubbi è JD e siamo alla 24h di Cremona.
I diverticoli hanno ormai concluso la loro partita a briscola e dormono sereni il sonno dei giusti.
Io mi sento a casa, riconosco i volti amici, ogni reclusorio ha i suoi spazi di libertà.
Mentre mi sto cambiando mi fermo e penso: “ e se il prossimo anno mi chiedono di pisciare davanti alla signorina per l’indispensabile analisi, sa, ci sono persone che si prendono sostanze dopanti…dobbiamo vigilare”.
Sorrido a denti stretti, stringo il cinghino dello scarpino metto la testa fuori dalla tenda e mi avvio verso la partenza…il chip stringe forte la caviglia, e fa male!

15 commenti:

spiedo ha detto...

... poi ci sono quelli che il chip se lo scambiano perchè sono dei casinisti..... lo hanno fatto per colpa nostra e anche un po per JD che in passato è partito senza, se l'è scambiato con Luke o non mi ricordo con chi....

mr. friess ha detto...

si però il metodo è quantomeno curioso e unico almeno finora.
Ha anche costretto Ed a tornare per la tessera...!!

cochese ha detto...

ogni anno se ne inventano una di nuova....

ghido ha detto...

“ e se il prossimo anno mi chiedono di pisciare davanti alla signorina per l’indispensabile analisi, sa, ci sono persone che si prendono sostanze dopanti…dobbiamo vigilare”

ti piacerebbe mostrare il faggio ad una signorina..... PORCO!!!

Ilaria ha detto...

Ema non farti turbare... poi ci racconti anche la parte bella??

Cristiano Bertossi ha detto...

pensa che sono stato minacciato di squalifica perchè il chip l'ho tolto non in loro presenza ... poi hanno capito che non poteva certo imbrogliare per la classifica ... e mi hanno ridato l'identità ;)

Anonimo ha detto...

Chip e non cheap. Infatti io non lo ho riconsegnato. Mè costato 10 euri, ma sono soddisfatto di averlo in tenuto in ostaggio.

Se il prossimo anno ci sarà l'antidoping vinceremo il primo premio della squadra più felicemente dopata.

Lapo

Carletto ha detto...

Ema, pensa che era solo CIP, se ti davano anche CIOP c'era da ridere.
Io ho sentito dire che il prossimo anno ci sarà ancora il CIP ma sarà da apporre alla terza gamba per non limitare la prestazione delle zampe addette alla pedalata. Pare pure che sia una signorina che oralmente apporrà e toglierà il CIP. Sembra siano già aperte le iscrizioni.

BOB ha detto...

in questo caso si chiamerà CHOMP CHOMP

Anonimo ha detto...

visto che mi avete tirato in ballo a sproposito vi dico cosa mi è successo due anni fa: mi hanno dato un chip difettato. ho corso come il mio solito la 6H con l'mp3 e non mi sono accorto che il mio chip non faceva bip. quindi la mia stupenda prestazione (probabilmente avrei vinto!!!) non è stata rilevata. a proposito: legalizziamo l'mp3 in queste endurance, io mi rompo i coglioni a sentire il rumore della catena per 6 ore filate. JD

Cristiano Bertossi ha detto...

se il prossimo anno ci sarà il CHOMP CHOMP stai pur certo che non me lo tolgo da solo ........

spiedo ha detto...

CHOMP = Masticare
CHUPA= Meglio!!

Tutti rimandati in suoni da fumetti!

Bob ha detto...

Ostrega! che figura...

Anonimo ha detto...

...siete tutti molto pessimi!

ema

Chicco27 ha detto...

Carissimo Emanuele Bruno,

se hai una tessera UCI (Unione Ciclistica Internazionale) dovresti pure
conoscere le regole di tale federazione e nel momento in cui hai fatto una
tessera rossa così bella e prestigiosa, le hai anche accettate.
I dati in essa contenuti, se pur sensibili, non sono un segreto, ma anzi
servono agli organizzatori di una gara per poterti identificare.

In quanto al Chip è di gran lunga più vantaggioso tenersi i 10 euro di
cauzione che avere restituito il chip, quindi puoi tenerlo e lasciare a
Chempionchip i 10 euro (non sono nostri).

Quel chip viene messo davanti alla signorina, per rispetto di tutti gli
altri partecipanti che non sono tenuti a credere incondizionatamente alla
tua onestà sportiva (ma forse questo è un concetto troppo basso e di
spicciola praticità, per essere compreso da chi ama la filosofia) e la
tessera trattenuta, come peraltro avviene in tutte le gare UCI, perchè quel
chip tu te lo faccia togliere dalla signorina al momento del ritiro della
tessera, in modo che tutti gli altri concorrenti siano garantiti della tua
condotta di gara regolare.
Già perchè io come direttore di gara non posso imporre agli altri 839
iscritti di fidarsi di un onesto lavoratore padre di famiglia, ma posso
chiedere a te nel rispetto degli altri di indossare un chip e di verificare
poi che esso non sia stato manomesso. (prova un pò a chiedere al saggio
Bernardo, il tuo neurone più anziano, come ci è venuta questa paranoica
idea)
Comunque tranquillo, come abbiamo fatto per gli altri, avremmo mantenuto
riservatezza e non ti avremmo tacciato come un truffatore reietto e
merdaccia (sai anche questi sono dati sensibili).

Se poi il chip era troppo stretto e ti procurava lancinanti dolori potevi,
come hanno fatto altri, recarti dalla signorina che te ne avrebbe
gentilmente consegnato un altro, che avresti dovuto comunque indossare
davanti a lei, più largo, ma probabilmente per te ugualmente doloroso.

Se non costasse circa 1.000 euro a persona probabilmente ti faremmo anche
fare pipì davanti alla signorina, come avviene nelle gare organizzate
dall'UCI (ho fatto il commissario antidoping e ti assicuro avviene proprio
così) di cui sei titolare di una bella tessera rossa, e ti assicuro, non
troveremmo in quelle provette tutte urine di onesti lavoratori padri di
famiglia (neanche in una garetta come la 24h di Cremona).

Le signorine del check-in hanno semplicemente fatto il loro dovere, nel
rispetto delle regole, rispetto che con il tuo intervento non mi pare tu abbia
invece riservato a noi organizzatori in ugual misura.

ciao
Chicco

Ema, questa era la risposta seria, ora conoscendoti, capisco il tuo sfogo, ma tu capisci che non sono tutti come te e come la stragrande maggioranza dei Singlespeeder.

In una gara di pseudo agonisti, purtroppo le regole sono queste, senza voler spoetizzare troppo la tua anima, e per semplice tua conoscenza, ti basti dire che abbiamo 5 contestazioni della classifica di cui 4 relative alla classifica SS tra l'altro riguardanti posizioni di rincalzo (peraltro 3 di esse sono giuste e già corrette, causate da un nostro problema nella modalità di chiusura della gara).

Il prossimo anno farò di tutto per compensare il dolore causatoti dal chip, facendotelo togliere "oralmente" da una delle ragazze del check-in, accertandomi prima che a farlo non sia mia moglie!

Se non fossi tu, l'intervento mi farebbe inc@zzare, ma fatto da te ha tutto un altro significato e per molti aspetti, è da me perfino condiviso.

Probabilmente devo smettere di inc@zzarmi, per i chip gli i-pod (Conni, quell'i-pod te lo butto via, mi hai intasato la radio di segnalazioni da parte dei commissari di percorso!) e cominciare ad inc@zzarmi come te perchè mi hanno messo un chip troppo stretto!

bye Chicco