29 aprile 2010

PANOPTICON

Carissimo Emanuele Bruno,

se hai una tessera UCI (Unione Ciclistica Internazionale) dovresti pure
conoscere le regole di tale federazione e nel momento in cui hai fatto una
tessera rossa così bella e prestigiosa, le hai anche accettate.
I dati in essa contenuti, se pur sensibili, non sono un segreto, ma anzi
servono agli organizzatori di una gara per poterti identificare.

In quanto al Chip è di gran lunga più vantaggioso tenersi i 10 euro di
cauzione che avere restituito il chip, quindi puoi tenerlo e lasciare a
Chempionchip i 10 euro (non sono nostri).

Quel chip viene messo davanti alla signorina, per rispetto di tutti gli
altri partecipanti che non sono tenuti a credere incondizionatamente alla
tua onestà sportiva (ma forse questo è un concetto troppo basso e di
spicciola praticità, per essere compreso da chi ama la filosofia) e la
tessera trattenuta, come peraltro avviene in tutte le gare UCI, perchè quel
chip tu te lo faccia togliere dalla signorina al momento del ritiro della
tessera, in modo che tutti gli altri concorrenti siano garantiti della tua
condotta di gara regolare.
Già perchè io come direttore di gara non posso imporre agli altri 839
iscritti di fidarsi di un onesto lavoratore padre di famiglia, ma posso
chiedere a te nel rispetto degli altri di indossare un chip e di verificare
poi che esso non sia stato manomesso. (prova un pò a chiedere al saggio
Bernardo, il tuo neurone più anziano, come ci è venuta questa paranoica
idea)
Comunque tranquillo, come abbiamo fatto per gli altri, avremmo mantenuto
riservatezza e non ti avremmo tacciato come un truffatore reietto e
merdaccia (sai anche questi sono dati sensibili).

Se poi il chip era troppo stretto e ti procurava lancinanti dolori potevi,
come hanno fatto altri, recarti dalla signorina che te ne avrebbe
gentilmente consegnato un altro, che avresti dovuto comunque indossare
davanti a lei, più largo, ma probabilmente per te ugualmente doloroso.

Se non costasse circa 1.000 euro a persona probabilmente ti faremmo anche
fare pipì davanti alla signorina, come avviene nelle gare organizzate
dall'UCI (ho fatto il commissario antidoping e ti assicuro avviene proprio
così) di cui sei titolare di una bella tessera rossa, e ti assicuro, non
troveremmo in quelle provette tutte urine di onesti lavoratori padri di
famiglia (neanche in una garetta come la 24h di Cremona).

Le signorine del check-in hanno semplicemente fatto il loro dovere, nel
rispetto delle regole, rispetto che con il tuo intervento non mi pare tu abbia
invece riservato a noi organizzatori in ugual misura.

ciao
Chicco

Ema, questa era la risposta seria, ora conoscendoti, capisco il tuo sfogo, ma tu capisci che non sono tutti come te e come la stragrande maggioranza dei Singlespeeder.

In una gara di pseudo agonisti, purtroppo le regole sono queste, senza voler spoetizzare troppo la tua anima, e per semplice tua conoscenza, ti basti dire che abbiamo 5 contestazioni della classifica di cui 4 relative alla classifica SS tra l'altro riguardanti posizioni di rincalzo (peraltro 3 di esse sono giuste e già corrette, causate da un nostro problema nella modalità di chiusura della gara).

Il prossimo anno farò di tutto per compensare il dolore causatoti dal chip, facendotelo togliere "oralmente" da una delle ragazze del check-in, accertandomi prima che a farlo non sia mia moglie!

Se non fossi tu, l'intervento mi farebbe inc@zzare, ma fatto da te ha tutto un altro significato e per molti aspetti, è da me perfino condiviso.

Probabilmente devo smettere di inc@zzarmi, per i chip gli i-pod (Conni, quell'i-pod te lo butto via, mi hai intasato la radio di segnalazioni da parte dei commissari di percorso!) e cominciare ad inc@zzarmi come te perchè mi hanno messo un chip troppo stretto!

bye Chicco

Il mio pizzino "Al limite" ha stimolato un certo numero di sollecitazioni tra cui quella del Direttore di Gara che molto sportivamente scende nella tana dei Lupi.
Premessa: quello che scrivo non può che rappresentare il mio pensiero non certo la "linea" di un intero gruppo per sua natura piuttosto eterogeneo e moderatamente anarco-elitario.
Voglio provare a rispondere a Chicco mi pare doverso. Mischierò serio e faceto.
Punto primo e ci tengo a dirlo, il lavoro fatto per organizzare un evento come la 24h di Cremona penso sia molto e di non facile realizzazione. Il mio scritto potrebbe far pensare, dato il tono volutamente ironico, che io abbia sottovalutato se non addirittura irriso il lavoro svolto dal comitato organizzativo.
Penso molto semplicemente che senza quel lavoro la 24h di Cremona smetterebbe di esistere: nessuno penso si arricchisca ad organizzare una ventiquattrore ne tanto meno penso sia gradevole la posizione di chi deve controllare che tutto vada secondo le regole.
Non sono certo di essere stato irrispettoso: ho fatto quello che mi è stato chiesto rapportandomi in modo assolutamente urbano come il contesto richiedeva. Però, però i pensieri ovviamente vengono, ho provato ad esprimerli in un tono ironico e grottesco, ma certi nodi restano e non tocca certo a me scioglierli. Forse penso possa infastidire il mio tono "saputo" di chi parla, discetta, critica, ma non si sporca le mani. A me darebbe fastidio. E poi non ho soluzioni da proporre.
Il mio campo di osservazione è molto ristretto per esperienza e storia, ma mi pare evidente che all'interno di un contenitore come quello delle 24h coabitano molti stili di partecipazione: ho qualche dubbio sul fatto che possano dialogare, ma siamo ad una gara mica al circolo Pickwick, e soprattutto possano continuare ad esistere.
Ad una gara le regole devono essere chiare, semplici e osservate. Per far sì che questo accada è inevitabile che ci sia qualcuno che si prende la briga di fare il lavoro di controllo.
A mio modo di vedere la 24h di Cremona è una gara, come tutte le gare dalla campestre scolastica alla finale olimpica, tocca far rispettare le regole, sperare che ci sia un autonomo senso di responsabilità ed autocontrollo è semplicemente ridicolo e forse pure inumano.
Bisogna anche dirlo più chiaramente, le regole che invoca il Direttore di Gara sono regole che "parlano" ad un gruppo di riferimento a mio modo di vedere minoritario, ma molto forte, diciamo culturalmente egemone. Su 850 iscritti quanti sono quelli che si avvicinano alla 24h con spirito agonistico (si preparano con metodo, magari alcuni di loro pure si additivano con sostanze dai poteri magici, gareggiano alla morte per vincere l'agognato trofeo)? Azzardo una cifra: 20%. Il restante 80% a mio modo di vedere, e non c'entra nulla l'anima poetica, si avvicina alla 24h con altre motivazioni.
La scommessa delle 24h è quella di provare a tenere insieme modi differenti di vivere il gesto atletico e l'esperienza ad esso connessa. Mondi molto diversi si sfiorano e spesso si scontrano. E' una scommessa: solo chi la gioca può dire se la sta vincendo, se la sta perdendo ma soprattuto se vale la pena giocarla ancora, questa partita. Il chip stretto di cui parla il Direttore di Gara è a mio modo di vedere, oltre che il peso di una responsabilità che comporta la gestione di un certo numero di lamentele anche il segnale che la 24h di Cremona, non so le altre, mostra qualche affanno (inestricabilmente connaturato al tipo di scommessa), a mio modo di vedere più che giustificato.
Io non penso che le operazioni di controllo siano al servizio di 850 persone, non lo penso proprio, sono al servizio di un modo di interpretare (assolutamente legittimo e pure condivisibile) la 24h che si chiama agonismo. 170 persone e le loro culture di riferimento sono quelle che hanno BISOGNO delle regole di controllo: senza queste regole, i 170 sublimerebbero, per riaddensificarsi in altro loco. Semplicemente una gara che non misura perderebbe di interesse non sarebbe una gara.
Se si accettano queste premesse, allora, ci sta pure il controllo delle urine e del sangue. Non cambia nulla si tratta solo di applicare un sistema più idealmente garantente: a me e all'80% degli altri partecipanti i controlli interessano poco, ma non perché non abbiano valore, ma perché appartengono ad un modo di vivere l'evento alieno (ma non certo disumano).
Dal mio punto di vista il problema, se tale lo si vuol vedere, non è risolvibile se non facendo un saltino culturale, ma rimanendo dentro il sistema agonistico le regole sono quelle che sono e vanno rispettate e fatte rispettare.
Non so se le 24h sono pronte a fare a meno degli agonisti, ne so se lo vogliono, ma certamente sono obbligate, se non asservite, a quel modello che sostiene e da senso alla pratica agonistica: il resto direi va da sè.

16 commenti:

spiedo ha detto...

Chicco adesso lo sai questo qui ride e scherza ma è un mostro di filosofo dialettico ... a me quando fa così incute anche un certo timore e non so se gli sistemerò la bici da corsa per le granfondo..... fa il disinteressato ma ha il tarlo del racer che ogni tanto gli affiora (io l'ho visto!)....

Anonimo ha detto...

la mia ignoranza mi fa paura, dovrò rileggere questo post 30 volte per capire e carpirne i mille significati e spunti che ha dentro!
ema è pazzo! Ed è cosa buona!

Anonimo ha detto...

...potete lasciarmi andare solo (in compagnia di Ghido) ad una GF? Potete fare questo?!?! Padre Crank...assistimi!

ema

Ilaria ha detto...

Vai Ema vai... così almeno ti renderai conto di persona e poi ritornerai a più sani propositi!

mr. friess ha detto...

Ema preparati, le GF su strada hanno percentuali diverse e invertite... credo che troverai spunti a bizzeffe!

mr. friess ha detto...

concordo su tutto, una sola cosa mi lascia perplesso, la 24 ore equiparata ad una gara UCI di professionisti..!!
Nella "normali" gare di FCI non mi è mai stata ritirata la tessera.

Anonimo ha detto...

voglio vedere ema in griglia ad una gran fondo bresciana esprimersi come nel post!!!
se succede vendo tutto.


lukegps

ghido ha detto...

Ema sei prolisso

France ha detto...

dai luke, i granfondisti bresciani e non, lo scambierebbero per un alieno...!

Anonimo ha detto...

è vero ema è un alieno anche fisicamente ... è troppo magro


lukegps

Anonimo ha detto...

è vero ema è un alieno ... anche fisicamente. è troppo magro


lukegps

Chicco27 ha detto...

Grazie della risposta Ema, ben scritta ma sopratutto molto centrata.
Solo su una cosa non sono assolutamente d'accordo: come te anche io mi illudevo che solo il 20% guardasse la classifica......invece temo che le percentuali siano esattamente invertite.

Credo comunque che il tono altrettanto ironico della mia risposta, ti abbia lasciato intuire qual'è la mia posizione personale, ma in quei 2 giorni, le considerazioni personali le devo lasciare da parte.

Tieni comunque sempre in considerazione l'ipotesi futura di un "asportazione orale" del chip da parte di una delle ragazze.

Con sincero apprezzamento.

bye Chicco

Anonimo ha detto...

Io desidero assolutamente fare la pipì davanti alle signorine!

Alex

gallinarandagia ha detto...

ema è attratto dai vari aspetti del ciclismo ..ottimo ! si deve provare per valutare. serica gambetta gabra , il cotone bianco nei buchetti del naso ed i moschini che ti girano attorno visto che ti massaggerai con la crema alla sugna di maiale e olio di oliva...

BOB ha detto...

Ema! m'è toccato andare su wikipedia per sapere cos'è il panopticon

Carletto ha detto...

Bob, tu che hai controllato, che è? una parola aliena?

Anche io credo che le percentuali siano assolutamente inverite, forse un UN percento non era interessato alla classifica, tutti gli altri erano tremendamente legati alla classifica, per avere una posizione in più nell'ordine d'arrivo sarebbero disposti a vendere l'anima al Diavolo.

EMA vai ad una granfondo e poi se ne esci vivi fisicamente le ripercussioni sulla psiche saranno profonde. Cerca anche di partire unpo davanti e poi vedrai quanti insulti riceverai!!!

Ema sei forte.