04 aprile 2008

VISITE

Ho provato a simulare il colpo apoplettico ma niente.

Ho fatto battutacce del tipo "sa che il monorapporto singolo permette di penetrare meglio nella complessità del tessuto non antropizzato delle nostre terre" all'infermiera che mi stava facendo l'ECG e che mi ha risposto "salga e scenda dallo scalino seguedo il ritmo unno-duue-unno-duue".

Ho capito che la ragazza è appassionata di pallavolo e non ho insistito.

Mi hanno fatto abile alla pratica sportiva agonistica, il fatto che nel modulo di richiesta del certificato mi si rivolgessero le domande dando per scontato che fossi l'ATLETA mi ha commosso fino alle lacrime.

Il cardiologo mi ha solo detto di non esagerare con i bicchieri di vino...ho risposto che non sarà facile, ma che in ogni caso ci proverò.

Consiglio la visita per ammirare lo studio del cardiologo che possiede una foto autografata di Walter Bonatti (di cui dice di essere amico): guardandola mi sono interrogato sulla mia identità di genere.

Andate e poi ditemi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

chi è walter Bonatti??

ae

BOB ha detto...

Aaaargh!! .. come chi è!!
Antò... eh!
Vabbè che se si parla in questi post di "scalatori" si intende la facciata "b" del termine...
Ema: ho avuto lo stesso smarrimento quando ho conosciuto Simone Moro (mio coetaneo.. tra l'altro..)

ZIO PIPPO ha detto...

Walter Bonatti --> consiglio di andare su wikipedia.it
Negli ultimi tempi è ritornato all'onore delle cronache per la faccenda di Compagnoni e del K2

Unknown ha detto...

Per non essere troppo enfatici Bonatti è stato (ora va per gli ottanta) uno dei più forti alpinisti di tutti i tempi. Nel 1965 decide di chiudere con l'alpinismo scala, a dicembre, la nord del Cervino (prima assoluta) in solitaria, saluta tutti e si da alle esplorazioni extraeuropee. Aveva 35 anni. Solo da poche settimane il CAI lo ha riabilitato restituendogli l'onore alpinistico vilmente infamato da Compagnoni, Lacedelli e Ardito Desio!
Consigli di lettura: "K2" edito da Baldini&Castoldi e "Montagne della mia vita" di cui non ricordo l'editore.