...siete dei ribaldi.
"Si vai da Priori, a farti sistemare le ruote e già che ci sei pure un'aggiustatina ai freni!". Avete detto, vai vai.
Io vado: voi tutti sapete cosa mi è successo lo scorso anno da Priori, lo sapevate che quando vado in quel posto io mi turbo.
Lo scorso anno ho resistito...ma voi avete voluto mettermi alla prova ancora una volta.
Proprio io, l'ultimo arrivato il cucciolotto del gruppo...
Rossa e bianca, filante, slanciata, leggera e forte, piena di molle...disponibile ad ogni rapporto, anzi a molti rapporti, moltissimi, molti più di quanti io possa immaginare ormai.
E poi la sella Tundra oh la sella Tundra, il mio perineo da anni anela la sella Tundra, se la sogna di notte, si sveglia in preda ad atroci dolori e urla inascoltato: voglio la sella Tundra, la voglio.
Ecco il quel posto succedono cose terribili, voi lo sapevate e mi ci avete mandato apposta per mettermi alla prova.
La forcella Epicon (mai un pubblicitario fu più profetico), 100mm che entrano ed escono che assorbono ogni più piccola fottuta asperità, per la gioia di mani polsi braccia e spalle. E-P-I-C-O-N- me lo ripeto come un manta E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N...
Mi avete voluto mettere alla prova ed ho resistito, ma per quanto ancora, per quanto...E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N E-P-I-C-O-N
31 marzo 2009
TEMPTATIONS
?????!!!!!
questi ragazzi sono troppo avanti!!!
http://sassibikers.blogspot.com/2009/03/record-di-peso.html
Mur de Grammont
Ghido se Mario va a fare il Fiandre l'anno prossimo lo accompagnamo? Questo video girato sul Grammont mi ispira....
30 marzo 2009
Operation My name is Lobos
Si fa presto a dire Dyson
Ma voi avete questo con filtro EPA per le microparticelle (un toccasana per chi sofre di allergie)
29 marzo 2009
Vorrei una city bike di lusso...
Me la regalate? La fanno anche in versione singlespeed, customizzabile in una ventina di colori diversi... Sono austriaci. La versione da donna si chiama Sissy, quella da uomo Franz Joseph...
27 marzo 2009
La vera spuma!
PS comunque siamo molto buoni e vi abbiamo a cuore e clickando sul titolo del post potrete gia avere delle risposte
26 marzo 2009
25 marzo 2009
I LOBOS CI SONO!
ORTLAND - La rivoluzione avanza silenziosa nelle strade di Portland. La portano avanti uomini e donne senza bandiera, ma con la testa protetta da caschi colorati: indossano giacche di plastica per ripararsi dalla pioggia e ganci alle caviglie per non sporcare i pantaloni. Ogni mattina marciano compatti a un ritmo regolare: quello dei pedali delle loro biciclette. Portland, la più grande città dell'Oregon, universalmente riconosciuta come la città più bike-friendly degli Stati Uniti, da qualche anno è l'epicentro di un movimento che, lentamente ma senza sosta, si sta diffondendo in tutto il paese: l'affermazione della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo alla macchina nei grandi centri americani.
A Portland, buona parte della città si muove su due ruote: le piste ciclabili sono numerose, i parcheggi per bici anche, molti negozi hanno un ingresso riservato ai ciclisti e i fattorini pedalano fra un ufficio e l'altro senza sosta. Le mamme poi girano con bici speciali, con una sorta di grande cesta di plastica nella parte posteriore: qui, assicurati da cinture di sicurezza, i bambini giocano in tranquillità. "Portland non è Amsterdam. E gli Stati Uniti non sono l'Olanda - spiega Jeff Maples, firma di punta del quotidiano "Oregonian" e autore di ""Pedaling Revolution", un libro che racconta l'ultima rivoluzione dell'America - ma il numero delle persone che usano le due ruote negli ultimi due anni è aumentato in tutto il Paese: i ciclisti hanno imposto alle città di creare spazi e regole per loro e nei prossimi anni il trend non potrà che aumentare".
A spingerlo, secondo esperti, ci sarà più di un fattore: la drammatica crisi economica che attanaglia gli Stati Uniti e che spinge migliaia di persone a tagliare ogni possibile costo, comprese auto e benzina. L'enfasi che sempre più medici mettono nella necessità di condurre uno stile di vita sano e di fare movimento. L'aumento dei mezzi di trasporto pubblici (la maggior parte dei quali c'è un posto per le bici). La riscoperta dei centri delle città - downtown - come spazi di vita e non solo di lavoro, con il conseguente abbandono delle villette di periferia che per anni hanno rappresentato il modello ideale di casa degli americani. E la "rivoluzione verde" promessa da Barack Obama: più finanziamenti per energie alternative e trasporto pulito, meno enfasi sulle auto. "Obama - insiste Maples - è stato il primo candidato alla presidenza a parlare di bici come mezzo di trasporto pubblico e a sollecitare l'appoggio dei gruppi su due ruote durante la campagna elettorale".
Così a New York nuove piste ciclabili hanno reso la Grande mela un luogo vivibile per i ciclisti, risultato inimmaginabile fino a qualche anno fa. A San Francisco, i raduni del movimento su due ruote Critical mass raccolgono ogni anno migliaia di persone. E anche a Phoenix, una delle metropoli più estese degli Stati Uniti e una di quelle con il numero maggiore di automobili, i ciclisti cominciano a non sentirsi più come animali rari: "Molti automobilisti pensano che io sia un poveraccio - dice un ragazzo su due ruote femo al semaforo - ma siamo sempre di più a girare in bici, e oggi ricevo molti meno insulti di un anno fa".
"Non credo che arriverà mai il giorno in cui vedremo ogni americano andare in bici: è una cosa che devi davvero volere e amare. Non può essere imposta - conclude Mapes - ma le cose stanno cambiando. E non poco. Dieci anni fa il mio libro non sarebbe mai stato accolto con favore. E cinque anni fa gli automobilisti non sarebbero stati così rispettosi con me e con gli altri ciclisti nelle strade delle grandi città. Andiamo verso un futuro in cui, soprattutto nelle grandi città, ci sarà una sempre maggiore scelta nei mezzi di trasporto. Sempre più auto finiranno in garage. E io sono fiducioso che nelle strade americane ci saranno sempre più biciclette".
(Tratto da la Repubblica del 25 marzo 2009)
24 marzo 2009
JD-Pod
Riunione Lobos importante!
- Raccolta iscrizioni 6Hr Singlespeed di Cremona e organizzazione logistica
23 marzo 2009
FAMILY CARS
Ieri guardando Mud che in pochi secondi ha caricato la sua bici sul mezzo, mentre io armeggiavo con corde cordini e cartelli bianco-rossi ho pensato che il mio mezzo ormai è diventato insufficiente.
Il Doblò Jamaica mi pare in tono con le imprese Lobiche!
...devo iniziare a parlarne in famiglia...
(intanto cerco in qualche cassetto le vecchie Rizla King Size)
L'Autore presenta Un Anno da Lobos alla Stazione delle Biciclette, let's go support him!
Dalle 15.00 alle 18.30, fiera di associazioni cicliche e gruppi sportivi locali, presentazione prova del corso di monociclo, presentazione della collezione pedalate 2009.
Alle 17.00 presentazione del libro “Un anno da lupi” di EMA/tocrito, diario di un anno di pedalate dei Los Lobos della bassa.
A seguire aperitivo con formaggi, salumi e vini artigianali per concludere la giornata.
Vi aspettiamo
www.lastazionedellebiciclette.com
info@lastazionedellebicicette.com
tel +39 0255603730
22 marzo 2009
20 marzo 2009
Ridin' with the Kids
Ema qui servi tu!
Angus Young è nato il 31 Marzo 1955 in Australia e ieri sera a Milano a pochi giorni dai 54 anni ha fatto di tutto dallo spogliarello sino a mostrare le mutande , ha suonato coricato per terra, ha impersonato il diavolo.... è un caso grave?
P.S. Zio Angus spacca e anche gli Zii Rock che suonano con lui
NON POSSIAMO FARCELA 2
Ieri sera ho nuovamente ecceduto: Cabernet, e questa mattina mi sono svegliato storto, complice il tempo simil autunnale
E allora nella testa hanno iniziato a frullar numeri, statistiche, percentuali.
Vomito. I dati risalgono all'inizio del millennio 2000-2003.
Si tratta dei nostri pargoli.
Bene.
Il Piemonte aveva nel 2000 un'utenza potenziale (cioè il numero di bambini sotto i 36 mesi che avrebbero potuto chiedere di essere ammessi ad un nido) di 103839, la ricettività (pubblica e privata) era di 11160, in soldoni il Piemonte ha aveva una percentuale di accoglienza dell'10,7. Cioè ogni 10 bambini che potenzialmente possono andare al nido solo UNO di loro ha il posto garantito. Poi probabilmente mica tutti e dieci chiedeno il servizio quindi le probabilità di entrare in graduatoria aumentano.
Altra Regione altre percentuali.
Emilia-Romagna: %accoglienza=18,3%, quasi doppia rispetto al Piemonte. La più alta d'Italia.
Calabria: %accoglienza=1,9%, la più Basssa d'Italia. Ogni 100 bambini che potenzialmente potrebbero richiedere il servizio concorrono per DUE solo posti.
Molise, Sicilia, Campania, Puglia simili alla Calabria.
Il centro nord meglio ma tutti intorno al 10%. Il mitico nord-est arriva al 7,8 la Lombardia al 9,7%.
Mi fermo no anzi altri dati mi frullano veloci.
Numero di figli per donna (2002)
Italia=1,29 (dato in leggere crescita al 2008,ma se si scorpora il dato extracomunitario ci si è elevati di poco)
Irlanda=2
Svezia=1,71
Finlandia=1,76
Danimarca=1,76
Francia=1,89
USA=2,09
Possiamo farcela?
Certi dati mi frullano veloci e feroci e mi dico...No non possiamo farcela e come padre so di non potermi permettere un pensiero di questo tipo...un certo senso di sconforto rimane
19 marzo 2009
PUNTI DI VISTA
Primi anni settanta, ambulatorio di neurologia Padova.
"E po', na volta, so andà in ostaria come che fasso senpre, e me xe vegnù in amente de domandar un goto de aqua, che Bepu- (oste e amico)- me gà vardà co l'ocio cativo. Go bevù sta roba e subito me xe vegnù mal, ma un mal, partùto, al stomego, se capisse, ala testa, anca su la schina, zò pa le gambe, fin su le òngie. Na roba tremenda, no giera pi bon de dormir, e cativo -e qui il tono saliva - dotore, cativo, che mi mujer poareta ga ciapà tante parole, cussì....no saveva gnanca mi parcossa, sarà stà perché giera malà mi. Dèsso voleva domandarghe, dototre, se me pol far male, sta aqua, se go da far qualche cureta, o se posso star tranquil."
Il dottore risponde. "El staga pur tranquilo, no ghe capitarià niente."
Negli anni settanta, chiosa il neurologo, il maschio veneto che frequentava l'ambulatorio era sempre sospettato di etilismo, spesso con ragione. Il dialogo standar era di questo tenore:
Bon giorno, dotore
Buon giorno. Bèvelo vin?
Chi mi? Mi no, mai, sior.
E lavorando?
Ah ben, alora, lavorando, salo come xe? Lavorando, sì sior, ghe ne bevo.
E quanto lavòrelo?
Tantìsimo, dottore profesore.
(tratto da Vuol dire di Alberto Schon)
Oggi mi sono svegliato così, a volte accade, non ci posso fare nulla.
Ieri sera ho ecceduto con un bianco etneo molto promettente dell'Azienda Vinicola Cottanera.
18 marzo 2009
17 marzo 2009
sbavate, le Kelly son tornate!
Kelly Bikes is Back In BizPosted: March 12th, 2009 by Karl Rosengarth
Chris Kelly has re-launched the Kelly bike brand that had been dormant since “forces beyond his control,” as he put it to me, led to the dissolution of the original LLC in 2007. The dissolution ended a 21+ year run that began in a tiny redwood shack in the back yard of Grandma Kelly’s house in the Fruitvale district of East Oakland, CA where the first 30 or so Kelly brand frames were crafted.
In the intervening years, Kelly had time to reflect upon the difficult decision that he had to make in 2007. Then last summer, with his four year old daughter upon his knee, Kelly experienced the epiphany that would lead to the resurrection of the brand (he’d wisely retained trademark rights after the dissolution). Kelly told me that his daughter looked up at him and said: “Daddy we need to start Kelly bicycle company so we can fix people’s bikes and make bikes for them.”
Kelly knew in his heart that it was the right thing to do. He told me that he has always loved building bikes, and that there had been a steady stream of folks approaching him and asking him to build them a bike. He also stated, quite frankly: “Dude, I needed the money.”
Why not re-fire the torch and make a living doing what you love to do? In a nutshell, that’s exactly what Kelly has done. The Kelly website has all the particulars on the Kelly product lineup which includes bikes, forks, Take Offs, apparel, frame repair, and powdercoating. Kelly told me that he’s trying to build up stock on popular items such as forks and his Take Off shifter mounts. Bikes are pretty much built to order at this point. If you’re interested, it would be wise to get your order placed toot sweet.
NON SIAMO PRONTI
Oggi andando a Bergamo fra Cremona e Brescia accendo la radio e mi sorbetto il programma Melog 2.0 condotto da Gianluca Nicoletti.
Si parla di scuola anzi di un certo modo di stare a scuola.
Mi incuriosisco e scopro che esiste un sito dove i ragazzi mandano le foto delle note disciplinari che i loro insegnanti diligentemente hannno annotato sul registro.
Il solerte webmaster le ricopia in bella calligrafia e le mette in rete.
C'è di tutto.
Ma il fatto che i ragazzi e le ragazze facciano delle vaccate durante le ore di lezione è molto secondario al fatto che degli adulti si prendano la briga di annotare con un linguaggio, da verbale dell'Arma, le "imprese" dei ragazzi; una glorificazione non richiesta, ma pateticamente elargita.
Quando vedo queste cose mi viene da pensare: che non siamo pronti, non ce la possiamo fare.
Ecco alcuni esempi:
Alunni non identificati registrano sul cellulare il suono della campanella e la fanno suonare 5 minuti prima della fine della lezione. L'idea è stata poi passata alla classe adiacente
Gli alunni P.S. ed M.F. al posto di seguire la lezione pomeridiana costruiscono con pennarelli ed evidenziatori la spada di GURRE STELLARI
S.T. cinguetta dalla finestra nella speranza di attirare un passero in classe
16 marzo 2009
endorfine sulla 3tre
Photogallery
15 marzo 2009
Compleanno
Volevo ringraziarvi tutti per gli auguri, soprattutto perchè sono arrivati in un giorno in cui ero piuttosto impegnato, e invece di pedalare con gli amici biker ero a casa a montare la nuova cucina che dopo mesi di attesa era arrivata.
Per la cronaca la cosa ha portato via praticamente tutta la giornata, con momento topico quando forando il muro per montare una staffa per il piano di marmo
abbiamo bucato un tubo dell'acqua, proprio come nella comiche, solo che nessuno rideva tanto...
fortunatamente stava arrivando l'idraulico che ha sistemato tutto e anche oltre.
Ieri poi sono andato all'ikea per uno dei mobiletti che mancano e che ho già montato (cristonando come sempre per le istruzioni svedesi...), in pratica dovrei essermi aggiudicato il diritto ad una ss usata per le prossime tappe lobiche......
un abbraccio a tutti!
according to me (at present)
Vedo il post di Martino che parla di dispensatori di adrenalina a due ruote e la prima cosa che mi viene in mente (un po' tipo test psicologico) è la foto che vedete sopra (solo un esempio per la categoria). Lo so che molti tra i lobos/tribol arrivano persino ad odiare le moto ma io sono fatto così, forse sono un po' tarato, ma io vedo la bici soprattutto come un mezzo di allenamento, fatico a pensarla come un dispensatore di adrenalina, perchè per me questo tipo di sensazioni dovrebbero provenire da qualcosa che fa bruuuuuuuuuuuuuuuuummmmmmbrrrrrrrrruuuuuuummmm. Non nego assolutamente che una bici possa dispensare forti emozioni adrenaliniche, anzi sono smanioso di imparare a vivere la bici in questo modo e spero che le prossime esperienze mi insegnino qualcosa in questa direzione, ma allo stato attuale delle cose (ovvero al mio odierno livello di conoscenza) una bici, per estrema che sia, non mi riesce a trasmettere quello che mi trasmette una motocicletta.
PS quindi scusatemi se non mi esalto più di tanto per delle bici da downhill...
MOVIMENTI
Uno dei gesti atletici più belli del rugby: semplicità, coordinazione, potenza e bellezza.
Lui è il Baronetto Johnny Wilkinson fantastico mediano d'apertura inglese.
PERCHE'?
Prima assoluta per me su una bici da discesa.
Alla fine della prova mi sono rimaste irrisolte alcune questioni:
Perchè il terreno sembrava appiattirsi così tanto con il mio posteriore sopra a tale mezzo?
Perchè riuscivo a scendere a velocità folli in tutta sicurezza?
Perchè io oggi, invece di andare a fare una passeggiata, ho provato la bici di cui sopra?
Adrenalina sopra i capelli ed adesso ho il mal di testa!
tour de fiorenzuola
13 marzo 2009
QUALCHE CONSIGLIO DA UNO TOGO....
In attesa di incontrarci su una pista o ancora meglio al MR MIG Kamp
vi lascio due dritte…
- Usate sempre (SEMPRE !!) il casco ed il paraschiena.
Meglio se insieme alle altre potrezioni.
- Formate una crew e girate insieme ai vostri amici per aumentare la motivazione e la
sana competizione che spinge a dare sempre il meglio ma anche per aumentare la
sicurezza di tutto il gruppo.
- Date sempre un occhio alla pista e a chi vi circonda. Alle volte il rischio non siete voi...
- Non siate timidi e non vergognatevi di chiedere consiglio ai bikers più esperti, soprattutto
se dovete affrontare una pista o un freeride a voi sconosciuto.
- Non “strafate” cercando di dimostrare di essere i migliori a tutti i costi, ma fate solo quello
che avete veramente voglia di fare.
- Osservate i pro rider e cercate di imparare lo stile e la tecnica da loro!
- Progredite per gradi. Se non ve la sentite di fare un salto, girate pure su quello più piccolo
dove invece siete a vostro agio. Prima o poi raggiungerete la sicurezza per saltare anche
i jump più impegnativi.
- Cercate di essere completi. Non fossilizzatevi sempre nello stesso spot. In bike, come in
tante altre cose, girare il più possibile e frequentare posti diversi è basilare se si vuole
crescere!
- Ridate come vi sentite voi, non seguite le mode! Se vi piace fare un trick o vestirvi in un
certo modo, non fatevi influenzare da chi vi dice che siete fuori moda!
Fatelo però in sicurezza e ben protetti.
Vi aspetto al Mr.Mig Kamp !!
www.mrmig.it