06 marzo 2009

The night of the wolf...

Ho scoperto che se supero una certa ora della notte (indicativamente le 1.30) e tengo la mente occupata posso aspettare il mattino sucessivo senza sentire il bisogno di dormire.
Scatta qualcosa dentro di me per cui la mia anima trova una quiete impensabile di giorno, lontana dalle preoccupazioni, pacificata, e il mio cuore sembra battere ad un ritmo più lento, sereno e calmo.
Il corpo si abbandona, si ammorbidisce, e non sento più quell'eccesso di energia che spesso non so come consumare e che mi brucia dentro di continuo.
Di notte, mentre tutti dormono, il tempo sembra dilatarsi e tutto appare più semplice, limpido, senza i rumori del giorno, le luci, il caos che confonde e distrae.
Di notte le mie emozioni si fanno chiare, mi siedono accanto e mi sorridono, mi parlano come farebbe un amico, mi chiedono di essere accolte per ciò che sono, diventano malinconiche, dolci e struggenti. E io lascio che mi prendano per mano e mi portino a spasso tra i miei ricordi, i volti, le parole, in attesa che torni il sole, sperando che domani arrivi un minuto più tardi per non doverli lasciare.
Stanotte poi c'è la pioggia, sento il suono delle gocce che cadono sul tetto della mia camera ed è una ninna nanna per gli insonni, è musica per l'animale notturno che si è risvegliato sotto la mia pelle.

Yaldaboath
Saklas
I'm calling you
Samael
You are not alone
I say
You are not alone
In your darkness
You are not alone
Baby
You are not alone

8 commenti:

spiedo ha detto...

Ilaria Allupata!

tarantola ha detto...

il tutto mentre martino russava?

Anonimo ha detto...

...te...ma....mi chiedo....ma uno normale in questo gruppo c'è???!!!

ghido ha detto...

Mud! avevi ancora dei dubbi?

Ilaria ha detto...

Tara Martino non russa ancora di fianco a me... almeno non tutte le sere.

Anonimo ha detto...

La notte è affascinate.
Una cosa che appartiene solamente alla notte lo è particolarmente: il silenzio.

Più di una volta ho cercato di immaginare come sarebbe bello poter invertire il giorno con la notte, dedicando alla parte più produttiva quell’attenzione che usualmente non le viene dedicata.
Ai tempi dell’università, studiare di notte era affascinate.
Vivere quando gli altri dormono e dormire quando gli altri vivono…

Martino

ghido ha detto...

Chi mi conosce sa quanto io vi capisca..

Carletto ha detto...

Capita molto spesso anche a me di non riuscire a dormire di notte, a volte la causa è il porco che c'è in me e che vorrebbe vivere solo nelle ore notturne, a volte è il porco che ho appena ingurgitato e a volte sono i mocciosi che a turno si organizzano per rendere la notte più vivace. I miei desideri però sarebbero diversi, desidererei pedalare in notturna con una fioca luce nel silenzio del bosco, vorrei assaporare le salite pedalando lentamente per sentire lo sforzo lento nelle gambe, il fresco della notte e i profumi che in queste ore sono ancora più intesi. Forse di giorno si va sempre più veloci e anche il gesto pedalatorio è più spedito e le sensazioni più offuscate. La notte è la notte, la notte non è per tutti ma le emozioni che regala sono uniche. Spero di incontrarvi presto in un notturna in fuoristrada.