Vivo in pianura padana da circa 8 anni e mi trovo a fare nuovi pensieri.
Da questo deduco che l'ambiente ha una sua influenza nefastissima sul mio fragilissimo sistema nervoso.
Penso che vorrei essere un plantigrado e andare in letargo. Da metà novembre a metà marzo un bel rifugio mediamente tiepido e chi si è visto si è visto, si fottessero le cassandre economiche e gli inviti a consumare dello psiconano.
Poi ho anche pensato che vorrei essere una rondine.
Fine settembre prendo armi e bagagli e passo ottobre alle Lipari, Novembre a Creta e il resto del tempo che manca al 21 marzo alle Canarie. Poi lento rientro via Agadir, Tangeri, Barcellona, Arles...
Ecco questo vorrei per il mio fragile e deperibile corpo mortale.
Chiedo troppo?
24 novembre 2008
PENSIERINI
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7 commenti:
Ma... secondo me è la pianura, non tanto l'inverno. Bisognerebbe spostarsi in alto, al di sopra delle nebbie, tra le nevi soffici.
Una bella malga tra i boschi, dove svegliarsi la mattina tra caldi piumini...
Ema certe letture in giornate come ieri non possono che lasciare il segno...
io sarei decisamente per l'ipotesi rondine.
@ghido, ma vuoi mettere tre mesi alle canarie a leggere, prendere il sole e andare in bicicletta. Malga, boschi, caldi piumini, uhhhh no no, sole, aria ricca di iodio, strade linde, mare, il mio organismo ha scelto, purtroppo gli eventi della vita sono adati in altra direzione!!!
ma c'è sempre il superenalotto! Io poi ho la pianura nel DNA. Il mio sguardo deve poter spaziare all'infinito come può accadere solo in pianura ed al mare. La montagna per me è un attrezzo sportivo (bici, sci...) ma il paesaggio montano un po' mi opprime
Ghido Ghido... tu non sei mai stato in cima ad una montagna... di quelle alte però!! Poi riparliamo di sguardo che spazia...
sapevo sarebbe arrivata questa obiezione! è ovvio che quello è il non plus ultra dello sguardo che spazia, ma è giocoforza un momento, un breve intervallo tra la salita e la discesa
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